
Questo manuale conduce passo dopo passo nel mondo della comunicazione e dell'informazione pubblica, disciplinate dalla legge 150, che diventa il filo rosso di un discorso che mai prima era stato affrontato in modo così organico e attento a tutte le sfaccettature, non ultima l'ICT. Entra sia nei meccanismi della burocrazia italiana che nei processi che governano il newsmaking, la notiziabilità e le opportunità offerte dai molti strumenti informativi qui presentati. Fornisce basi teoriche, informazioni pragmatiche ed esempi pratici di facile attuazione per un addetto stampa che esca dall'angusto ruolo di referente dei mass-media per divenire motore della comunicazione pubblica. Un fornitore di informazioni, non un venditore di notizie, un ascoltatore del cittadino non un funzionario. Un professionista dell'informazione che mette insieme competenze professionali, tecniche culturali, amministrative, giuridiche e informatiche per operare in tempi ristretti e su più fronti informativi. Il volume è una guida indispensabile per i giornalisti che intendono proporsi come addetti stampa ad una p.a., agli addetti stampa che desiderano ordinare le molte nozioni che hanno scoprendone di nuove, ai comunicatori pubblici, agli amministratori e ai politici che ambiscono governare in modo più consapevole i processi comunicativi, agli studenti di corsi universitari e master in relazioni pubbliche.
Vistosamente arretrata rispetto al resto dell'Europa occidentale, nell'arco di poco più di un secolo dall'Unità nazionale l'Italia è riuscita a raggiungere e in alcuni momenti a superare il gruppo delle nazioni leader del continente. Un successo incontestabile, ottenuto nonostante l'incerto e talvolta drammatico percorso della sua politica estera, partita da premesse inadeguate e nell'affannosa e spesso velleitaria ricerca di uno status internazionale di prestigio. La discontinuità delle scelte e dell'impegno, l'improvvisazione e la mancanza di una chiara visione dell'interesse nazionale sono fattori che hanno caratterizzato negativamente il ruolo internazionale del nostro paese dalle origini a oggi. Dopo la ricostruzione politica ed economica seguita al secondo conflitto mondiale, la politica estera italiana ha avuto fasi di equilibrio e di iniziative anche lungimiranti. Ma il quadro odierno non è confortante, con l'Italia che oscilla tra acritico consenso alle politiche della strapotenza americana e un'adesione episodica e priva di progettualità ai problemi dell'integrazione europea. Giuseppe Mammarella e Paolo Cacace delineano le ragioni storiche di una crisi di identità che impedisce all'Italia di assumere un profilo internazionale di concreto spessore.
Lo scenario geografico dell'economia mondiale è profondamente mutato in questi ultimi decenni: l'emergere di nuove aree produttive, la rottura di equilibri consolidati, le trasformazioni politiche di una parte del mondo, la crescente interdipendenza tra le varie regioni del globo hanno prodotto nuovi scenari economici e geopolitici. "Geografia dell'economia mondiale", coniugando tra loro i fattori di natura politica, strategica, culturale e sociale, illustra in modo sistematico le profonde trasformazioni territoriali dell'economia dalla scala locale a quella globale e stimola alla riflessione sul significato delle tendenze in atto e sulla loro evoluzione futura. Riscritto in prospettiva delle nuove impostazioni didattiche, il libro, giunto alla quarta edizione, guida lo studente nello studio della geografia economica, delineando un quadro chiaro e completo dei rapporti tra le diverse forme dell'economia e gli spazi geografici del pianeta.
Poco più di dieci anni fa, Tonino Cantelmi presentò in un Congresso di Psichiatria a Roma i primi quattro casi italiani di Internet Addiction. Era il 1998 e i giornali italiani riportarono la notizia nelle prime pagine, facendola rimbalzare in tutto il mondo. Oggi il focus si è spostato dal paradigma della tecnodipendenza alla consapevolezza che l'impatto della tecnologia digitale sulla mente umana possa essere alla base di una "mutazione antropologica". Questo libro è il punto iniziale di un nuovo filone di ricerca che vede come obiettivo l'esplorazione della mente umana, proprio mentre è in atto una fatidica e imprevedibile mutazione antropologica, quella dei "nativi digitali". In questo volume, che analizza diversi aspetti della psicopatologia del cyberspazio, molta attenzione viene dedicata all'approfondimento sociologico, psicologico e psichiatrico - degli avatar, personaggi digitali stilizzati, creati per partecipare e comunicare nelle comunità virtuali. Gli autori analizzano le implicazioni che comporta il quotidiano vestire i panni dell'avatar e il rapporto di questo alter ego con il vero io del suo creatore.
L'informatica è sempre più presente, nelle attività lavorative come nella vita quotidiana, mentre il tempo che si può dedicare allo studio e alla formazione è sempre più ridotto. I libri della serie Pocket Apogeo rispondono alla sfida: volumi da portare con sé, brevi corsi per imparare tutto quello che serve di un linguaggio, di un sistema operativo, di un programma applicativo o di un particolare campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Volumi compatti, dunque, ma non a scapito della qualità: la brevità è ottenuta eliminando il superfluo ed escludendo l'inessenziale, puntando invece a quanto serve veramente per avere le idee chiare e sapersi orientare. In questo volume: "Web usabilità 2.0"
Ogni società, in ogni epoca storica, si pone la domanda "dov'è Dio?" e dà una risposta che indica un modo prevalente di intendere la religione. Questa è la sua "matrice teologica". La società moderna ha dato una risposta altamente ambivalente, non sapendo reggere la distinzione fra immanenza e trascendenza di Dio. Oggi, c'è chi è compiaciuto e chi rimane deluso da come la religione viene configurandosi in Occidente, ma un fatto è certo: né l'attuale danza degli dei, né il riemergere dei fondamentalismi possono caratterizzare la matrice teologica della società in via di globalizzazione. La tesi del libro è che la società dopo-moderna dia una risposta tanto semplice quanto enigmatica: Dio è nella relazione perché è relazione. La matrice teologica della società dopo-moderna è all'insegna di una trascendenza che non è solo un "andare oltre" (un oltrepassamento), ma anche e soprattutto uno "scendere fra", nel senso di andare alla radice delle relazioni umane e sociali.
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Fare geografia con i più piccoli può essere facile se si utilizza il filtro della fantasia con il quale i bambini osservano il mondo. Le fiabe e i miti vengono utilizzati per costruire percorsi e per cominciare a rispondere alle prime domande sul mondo. Il libro è ricco di spunti in cui i racconti fantastici assumono una funzione organizzatrice nell'esplorazione dello spazio vissuto e nella prima scoperta del mondo accendendo la curiosità e l'attenzione.