Chiamiamoli Atti e non se ne parli più. Al termine di un convegno, di un simposio, di una "Tre giorni" che si rispetti, vengono raccolti e pubblicati gli interventi principali: servono non solo per la "memoria documentaria" di qualcosa di importante, ma anche per allargarne e prolungarne i benefici effetti. È quanto abbiamo fatto con i Festival Francescani del 2009 e del 2010 e quanto intendiamo fare ora per quello del 2011 che conclude il "ciclo di Reggio Emilia". Con "Francesco d'Italia", questo il claim del Festival Francescano 2011, ci siamo inseriti nelle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia, con pubblico riconoscimento della Presidenza della Repubblica e con motivazioni sempre più vaste e profonde emerse chiaramente negli interventi programmati per ricordare il rapporto tra Francesco e i francescani da una parte e l'Italia e gli italiani dall'altra.
Francesco non andò in Oriente per sete di martirio, come asserirono i suoi biografi, e non partì per andare dal sultano. Chiara Frugoni, con la competenza storica che le è propria, smonta molti luoghi comuni commentando e raccogliendo tutte le fonti di quell'evento, concludendo con un approfondimento sulle rappresentazioni iconografiche dell'avvenimento. Negli studi sulla vicenda esistenziale di San Francesco sembra acquistare sempre maggiore importanza il viaggio in Oriente, di cui parlano con stupore e ammirazione molti testimoni contemporanei. In un'epoca in cui la Chiesa si relaziona ai musulmani attraverso la crociata armata e lo scontro verbale, Francesco mostra che la testimonianza del Vangelo della fraternità è possibile anche con i credenti di altre religioni.
Una nuova edizione del libro di Mario Moiraghi su san Galgano e il mistero legato alla spada nella roccia ancora oggi visibile nella cappella di Montesiepi. Il volume si arricchisce di una sezione dedicata alle analisi commissionate dalla rivista “Focus” ed effettuate dal dipartimento di Geologia dell’Università di Padova. Le indagini, coordinate dal prof. Luigi Garlaschelli, chimico dell’Università di Pavia e membro del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), hanno potuto determinare nuovi elementi di analisi in merito alla datazione della spada e della Rotonda, nei suoi differenti corpi di fabbrica, ed esaminare la reliquia del cranio del Santo conservata nella chiesa. Un nuovo interessante tassello che completa l’appassionante mosaico iniziato con la prima edizione.
Ildegarda di Bingen, mistica del XII secolo, musicista, teologa, biologa, erborista e fondatrice di una comunità religiosa, riceverà il titolo di Dottore della Chiesa Universale il 7 ottobre 2012, durante il Sinodo straordinario dei Vescovi.
Queste pagine ritraggono la sua personalità incredibilmente affascinante e la sua fede profonda. Nel settembre 2010 sulla sua figura papa Benedetto XVI tenne la tradizionale catechesi del mercoledì dicendo: “La Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni del genio femminile apparse nel corso della storia”.
Una raccolta delle sue più belle preghiere completa questa piccola biografia.
ll testo di Gronau è molto bello e molto denso [...|. II merito maggiore dello scritto è quello di far cogliere la forza di verità delle parole e delle visioni di lldegarda. Dopo un autentico e colorito quadro storico e biografico i brani della "profetessa teutonica" sono raccolti per temi dall'autore in modo da evidenziare, insieme alia perfetta ortodossia delle sue parole, il loro straordinario contenuto di verità esistenziale. Con plasticità scultorea, la figura di questa donna, umile e autorevole, lucida e visionaria, ricca di conoscenze e competenze e insieme equilibrata e saggia, si fissa nella memoria del lettore come anticipatrice di quell'immagine che Giovanni Paolo II ha dato della figura femminile: colei che salva il cuore delle cose. [...] lldegarda si propone sulla scena del disagio umano, familiare e femminile di oggi, come una donna dotata di un sapere non esclusivamente intellettuale, anzi soprattutto esistenziale. II suo sguardo è rivolto alia realtà intera, in lutti i suoi aspeni. Ciò che vede e senle diventa in lei parola e canto, lode a Dio, espressa con tutta se stessa, corpo e anima. Che I'intera esistenza umana possa essere coinvolla nell'avventura di un significato positivo, identico a quello del mondo intero; che tutto dunque - dalla più piccola foglia dell'universo - possa essere colto dal cuore e dall'intelligenza umana come armonia, quindi come gioia, benessere, pienezza, è una aspirazione struggente dell'uomo d'oggi. E' il desiderio di cogliere l'unità del tutto, di non essere disperso nei mille frammenti del proprio sapere e delle proprie costruzioni tecnologiche. lldegarda è testimone del nostro tempo con la sua semplice e insieme elevata testimonianza.
Il volume non vuole offrire un'analisi risolutiva e definitiva della regola, ma proclamare piuttosto che le famiglie francescane - per quanto diverse per tradizioni storiche e con strutture giuridiche autonome - (ri)trovano in questo testo la base della loro unità fondamentale: una consapevolezza che permette a tutti loro di dire che quel modello di vita evangelica è la nostra regola". " Nel 2009, ad Assisi, migliaia di frati appartenenti alle tre famiglie francescane si sono dati appuntamento per celebrare insieme la memoria della comune origine e proclamare che la Regola è oggi motivo di convergenza tra esperienze francescane diverse e tuttavia originate (e unite) dalla medesima fonte di vita. Dodici frati provenienti dalle tre famiglie che professano la regola di Francesco si commentano insieme il testo ispiratore della vita francescana.
Ildegarda fu colta da visioni fin dai primi anni dell'infanzia, ma visse a lungo senza renderle pubbliche e, tanto meno, fissarle per iscritto. Fu solo nel 1136, all'età di trentotto anni, che la religiosa benedettina - diventata badessa del convento di Disibodenberg, sulle rive del Reno - decise di offrirsi allo sguardo dei suoi contemporanei nei tratti di una profetessa in contatto con l'aldilà celeste. Allora, le sue pagine furono sottoposte al giudizio del pontefice Eugenio III e, ottenuto l'avallo papale, cominciarono ben presto a diffondersi nel mondo cristiano. Ildegarda divenne consigliera di uomini fra i più noti e potenti di quegli anni - al punto che Federico Barbarossa la invitò nel suo palazzo di Ingelheim per consultarla - e predicò in chiese e cattedrali di molte città, fra cui Treviri, Magonza e Colonia. Tuttavia, non è Ildegarda visionaria e profetessa quella rimasta a noi più vicina; bensì quell'altra Ildegarda i cui libri, all'epoca, furono sottratti dalla raccolta delle sue opere inviate a Roma per il processo di canonizzazione. Erano libri che - come nel caso illustre di Cause e cure delle infermità - racchiudevano testimonianza di un'attività più terrena: quella di erborista e medica, che, per la sua familiarità col corpo e con gli elementi della natura, aveva ben motivo di suscitare inquietudine, tanto sembrava avvicinarsi a un sapere sotterraneo, confinato fra le tenebre.
Il volume nasce all’interno di un corso di formazione per insegnanti di religione dove si è tentato di delineare i grandi momenti della storia di Francesco e del suo movimento religioso. Quattro tappe sono state individuate nella ricostruzione di momenti nodali della sua esperienza: il momento della conversione fino alla nascita della fraternità (1184-1209), i caratteri iniziali del gruppo formatosi intorno a Francesco nei primi dieci anni (12091220), il processo travagliato della creazione di un corpo legislativo (1221-1223) e la conclusione della vicenda terrena con gli ultimi travagli e tensioni per la difesa di una identità minoritica. Il volume, libero da ogni apparato bibliografico e concentrato sui testi del Santo, si presenta accattivante nella lettura ed efficace
nell’offrire un’introduzione seria e documentata alla vicenda di Francesco.
Pietro Maranesi è professore di Storia e Teologia francescana e medievale nella Licenza in Teologia e Studi francescani dell’Istituto Teologico di Assisi e presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma. Al suo attivo ha diverse pubblicazioni, tra le quali L’eredità di Frate Francesco. Lettura storico-critica del Testamento, Porziuncola 2009, e Il Sogno di Francesco. Lettura storico-tematica della Regola dei frati minori alla ricerca della sua attualità, Cittadella, 2011.
In occasione dell'VIII centenario della conversione di Chiara, l'Istituto Teologico di Assisi ha voluto dedicare alla Santa una settimana di studi, i cui atti si presentano con questo volume. Si affrontano alcuni grandi temi e snodi dell'esperienza cristiana della Santa, quali la conversione, il ruolo storiografico della Leggenda su di lei scritta da Tommaso da Celano, il rapporto con l'Ordine dei Minori e la complessa questione della clausura. Ne esce la descrizione di una donna che ha voluto vivere con passione la sua esperienza cristiana nel contesto culturale e sociale del Medioevo e che è capace di dialogare con l'attuale contesto culturale per offrire parole profetiche a questa nostra generazione.
Il volume riunisce le traduzioni di vite" che l'Autore ha seguito nella sua lunga carriera accademica a partire da manoscritti antichi, soprattutto in arabo."
Questo volume contiene la pubblicazione degli del Convegno nazionale per i 350 anni della morte di S. Vincenzo de' Paoli e S. Luisa De Marillac (Roma 24-26 settembre 2010).
Alla luce della recente estensione alla Chiesa Universale del culto liturgico in onore di Santa Ildegarda di Bingen, già elevata a santità nel 1979 dal beato Giovanni Paolo II, il testo si interroga sul tardivo riconoscimento della monaca professoressa dell'Ordine di San Benedetto.