M. Bertini che, da oltre vent'anni, appartiene alla folta schiera dei collaboratori di Madre Teresa e delle sue suore, narra in queste pagine la propria esperienza. E lo fa con sobrietà, con attenzione ai fatti e con estrema delicatezza nei confronti dei poveri, nei quali egli vede una scorciatoia o, forse, una via maestra per incontrare Cristo. Madre Teresa di Calcutta non ha mai cercato clamori e pubblicità. Eppure le sue idee e il suo esempio hanno fatto il giro del mondo. Non per questo si sente maestra ma, a ragione, noi possiamo definirla una testimone autentica del Cristo che lei ha cercato appassionatamente nei "più poveri tra i poveri" fino a divenire una protagonista per tutti coloro che scelgono di percorrere le sue strade. Quale il segreto di Madre Teresa? "Pregando, Dio mi mette il suo amore nel cuore e così posso amare i poveri".
Pur mantenendo il termine di "Diario", la pubblicazione accoglie tutti i materiali acquisiti dalla Fondazione "Don Primo Mazzolari": brogliacci e agende, note di cronaca e schemi di conferenze o di omelie, impressioni sugli avvenimenti e appunti di letture, promemoria di colloqui o riflessioni sulle cose.
Ciò risulta, leggendo questo libro su Don Milani, è la demolizione di alcuni luoghi comuni, a cominciare dal preteso influsso sul suo carattere e sul suo pensiero di una parziale ascendenza ebraica, che di fatto non pare averlo condizionato in alcun modo. L'obbiettivo di Don Milani era quello di un cambiamento non tanto sociale quanto spirituale, a partire dall'"immensa frode" di un seminario ancorato a schemi ottocenteschi.
Questo libro, frutto di una ricerca bibliografica condotta nell'arco di tre anni, vuole essere un contributo alla conoscenza di quanto è stato finora pubblicato intorno alla figura di Lorenzo Milani. La mole del materiale su don Milani - in larga parte di difficile reperimento, se non addirittura praticamente irreperebile, in quanto esistente in originale o in copia solo in una o due sedi specializzate in tutto il Paese - è andata crescendo a dismisura, al punto che orientarsi e procedere risulta spesso estremamente difficile. Questo lavoro si propone quindi come uno strumento per orientarsi e rimuovere almeno in parte gli ostacoli che si presentano al lavoro dello studioso, del ricercatore, dell'archivista e dello storico.
Nel corso degli ultimi decenni, dopo una accentuazione della speculazione filosofica di A. Rosmini, l'attenzione degli studiosi si sta fermando anche su quella teologica. La riscoperta della Sacra Scrittura e lo studio approfondito dei Padri della Chiesa hanno costituito un gran vantaggio per i teologi e per la teologia stessa. Tanto che Rosmini recentemente è stato additato come il pensatore cristiano che più di ogni altro fa riferimento alla Sacra scrittura nelle sue opere.
La presente raccolta di saggi si colloca in questo solco teologico a ridosso del bicentenario della nascita del prete filosofo cattolico. Nella loro specificità rivelano e sostengono "l'orizzonte sapienziale" del suo pensiero che trabocca dalla "penna di teologo, filosofo e maestro di vita spirituale" (G. Lorizio). La dimensione sapienziale va situata e interpretata "nella prospettiva dell'inclusione del momento scientifico in quello sapienziale", relativizzando, opportunamente, le pretese di scientificità a cui le teologie manualistiche hanno consacrato i propri sforzi.
"Il tema del rapporto filosofia, scienza, sapienza è ancora presente in gran parte della filosofia contemporanea. Emblematici sono i contributi di Husserl, Heidegger, Ortega y Gasset, Popper" (N. Galantino) in cui riverbera il senso delle domande che attraversano "il pensare" di Rosmini. Evidenti i punti di contatto ma anche forte la diversificazione. Proprio in base a quest'ultima possiamo indicare l'Autore come "alternativo" al pensiero moderno e pista da percorrere per non saltare a piè pari dal pensiero greco alla modernità stessa, anzi nei "tempi plurimi" del post-moderno intravedere un filo d'Arianna che possa far riprendere le fila del discorso, passando magari per il frontaliere (tra la filosofia e la teologia) dell'antropologia filosofica. Infatti "l'antropologia non si ferma al solo aspetto naturale, ma riceve un arricchimento soprannaturale e cristologico" pur rimanendo collocata nella concretezza della storia.
Storia che, in Rosmini, si invera in una Teodicea costruita con gli elementi fondamentali della metafisica cristiana, propri della concezione trinitaria dell'essere, caratterizzante l'ontologia rosminiana.
Nunzio Galantino è docente di antropologia filosofica presso la sez. San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'ltalia Meridionale e parroco in Cerignola (FG). Ha al suo attivo numerose pubblicazioni a carattere antropologico e la cura di una preziosa edizione critica del più famoso libro di Rosmini: Delle Cinque Piaghe della Santa Chiesa (San Paolo, Cinisello Balsamo 1997). Insieme all'amico e collega Lorizio ha curato il volume Metodologia teologica (San Paolo, Cinisello Balsamo 19972).
Giuseppe Lorizio è docente di Teologia fondamentale presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense. Ha dedicato buona parte della sua ricerca al pensiero rosminiano, pubblicando numerosi saggi ed ultimamente un Profilo storico-teologico di Antonio Rosmini (ed. Mursia-PUL, Roma 1997). Si è spesso occupato dei rapporti fra Cristianesimo, modernità e postmodernità, nel cui orizzonte va situata la sua ricerca intorno al Roveretano.
Raccolta di 26 saggi su Dio. SE DIO E`BUONO, PERCHE`ESISTE IL MALE? A CHE SERVE PREGARE? PERCHE`IL SILENZIO DI DIO? CHI DI NOI NON HA SENTITO O FORMULATO EGLI STESSO QUESTE DOMANDE, DI FRONTE AD AVVENIMENTI O PROVE DELLA VITA. ALCUNI RIMANGONO CON LE LORO DOMANDE SENZA RISPOSTA, ALTRI PERMANGONO NELL'INDIFFERENZA, IL DUBBIO O IL RIFIUTO. QUESTE DOMA NDE, NATE DA MOLTI INCONTRI, HANNO FATTO NASCERE QUESTO LIBRO. LE RISPOSTE TESTIMONIANO PRIMA DI TUTTO LA FEDE DEL POPOLO DELLA BIBBIA INTORNO ALL'ET ERNA QUESTIONE DOV'H DIO?" VENGONO ANCHE DA FRANCES CO D'ASSISI. LA SUA VITA DIMO STRA CHIARAMENTE CHE EGLI HA RISPOSTO A TALI DOMANDE CON REALISMO, NON SENZA SOFFERENZA, MA SEMPRE RADICATO NEL VANGELO DI CRISTO, E CON GIOIA. ASONO STATI PRESI IN CONSIDERAZIONE 26 PUNTI CHE CI SITUANO NELLA STORIA DEI CREDENTI, CHE HANNO RISPOSTO A MODO LORO, A QUESTE QUESTIONI FONDAMENTALI"