Indice del volume: Le basi dell'interpretazione: La confessione; La memoria; L'interiorità; Il dramma interno; Lo spirito, il senso, la religiosità e il cuore; La vita beata e la perfezione; L'eros e il cuore; La sapienza; La vita beata e il valore divino; Stupore di fronte all'esistenza; Creazione e Provvidenza; Il 'paganesimo' di Agostino; La madre; Lo sviluppo della situazione finale. La vita e la decisione: Infanzia, adolescenza e giovinezza; Roma e Milano; Chiarimenti; La decisione; Vita nuova.
Attraverso gli scritti di Ernesto Balducci su don Milani, che si snodano dal 1967 al 1992, possiamo cogliere le affinità e le enormi differenze tra due dei maggiori testimoni e interpreti del travaglio della Chiesa negli anni Sessanta. Due esperienze pastorali e pedagogiche che hanno seguito itinerari esistenziali differenti, ma si sono servite dello stesso linguaggio della fede. Ernesto Balducci (1922-1992) entra giovanissimo nell'ordine degli Scolopi. Nel 1958 fonda la rivista "Testimonianze" e successivamente raccoglie intorno a sé un folto gruppo di giovani nel "Cenacolo". Docente di storia e filosofia negli istituti dell'Ordine dei padri Scolopi, nel 1963 affronta il processo che lo vede accusato della difesa del primo obiettore di coscienza cattolico. A Firenze negli anni Cinquanta e Sessanta opera a fianco di Giorgio La Pira e Lorenzo Milani.
Pregare quindici giorni con Giovanni XXIII. Con questo intento, il card. Etchegaray, grande estimatore del papa buono che ha conosciuto personalmente, ha raccolto alcuni scritti da Il Giornale dell’anima disponendoli tematicamente sull’arco temporale di quindici giorni e accompagnando il lettore con brevi e incisive riflessioni sullo scritto e sulle dimensioni spirituali che esso spalanca. Un libro originale, semplice e profondo al tempo stesso, che permette di pregare lasciandosi ispirare dalla vita e dagli scritti del beato. In Appendice sono raccolte alcune delle più belle preghiera di Giovanni XXIII.
Il cardinale Roger Etchegaray è stato arcivescovo di Marsiglia ed è attualmente uno dei principali collaboratori di Giovanni Paolo II. Nella sua giovinezza conobbe personalmente il nunzio Roncalli divenuto poi Giovanni XXIII.
René Girard è nato ad Avignone nel 1923, laureato a l’Ecole des Chartres di Parigi, ha compiuto un percorso accademico negli Stati Uniti sino ad arrivare a insegnare alla prestigiosa Università John Hopkins di Baltimora, uno dei massimi pensatori del nostro tempo, ha concluso la sua attività accademica presso la Stanford Universty in California. In Italia ha pubblicato con successo presso l’Adelphi e la Bompiani e, recentemente, Vedo satana cadere come la folgore Adelphi.
Giuseppe Fornari è nato a Roma nel 1956, laureato in Filosofia all’Università di Padova, attualmente insegna a Treviso, è in stretto contatto con René Girard e ha curato tutte le sue opere apparse in traduzione italiana. E’ membro direttivo del COV&R (Colloquium on Violence and Religion), un’associazione di studiosi interessati all’antropologia mimetica.
Un libro sull'ordinazione presbiteriale, sul sacerdozio.
L'Autore suggerisce di leggere questo sacramento come un'offerta di perdono, sanante e salvifica da parte di Dio. Nel colloquio con il confessore, la colpa può essere riscoperta come un'opportunità per guardare nelle profondità del cuore e per riconoscere la propria autenticità.
L'autore spiega il rito dell'unzione degli infermi, rito pieno di simboli di tenerezza, che puo donare guarigione e consolazione a chi e nella malattia. Il libro e utile per tutti coloro che si prendono cura dei malati in famiglia o in ospedale.
"È Natale" dice il grande evento dell'incarnazione del Verbo, sconvolgente e perenne novità nella storia e in ogni storia del farsi carne della parola divina, e, insieme, il ripetersi rituale di una celebrazione entrata nella civiltà, che ha creato costume, con tutte le sue contraddizioni. Turoldo, con il tipico suo linguaggio di fede pura, immediata, e di denuncia senza veli dell'ipocrisia e della scandalosa, perfino orrenda, lontananza dal senso della festa, riporta il lettore al centro del gioioso annuncio di liberazione e all'inesauribile principio di umanità che scaturisce dalla presenza in mezzo a noi del Figlio di Dio.
"È Natale" dice il grande evento dell'incarnazione del Verbo, sconvolgente e perenne novità nella storia e in ogni storia del farsi carne della parola divina, e, insieme, il ripetersi rituale di una celebrazione entrata nella civiltà, che ha creato costume, con tutte le sue contraddizioni. Turoldo, con il tipico suo linguaggio di fede pura, immediata, e di denuncia senza veli dell'ipocrisia e della scandalosa, perfino orrenda, lontananza dal senso della festa, riporta il lettore al centro del gioioso annuncio di liberazione e all'inesauribile principio di umanità che scaturisce dalla presenza in mezzo a noi del Figlio di Dio.
Il presente lavoro vuole essere un contributo di ricerca e di esperienze, offerto a chiunque si prenda cura dei tossicodipendenti. Queste pagine intendono anche riaccendere la passione per l'uomo, coniugandola con la competenza e la professionalità, superando pressappochismo e dilettantismo, in un momento in cui le Comunità si interrogano sulla ragione d'essere.