A cinquant’anni dal Vaticano II, ecco un utile strumento per riflettere su alcuni temi che la riforma liturgica ha messo in atto e su qualche problema ancora irrisolto: * partecipazione dell’assemblea * coro liturgico * strumenti e forme musicali * il silenzio * la solennità celebrativa * la formazione * il repertorio * l’Ave Maria ai matrimoni * il gregoriano * il cantore solista… Una formazione in forma di narrazione semplice e piacevole accessibile a tutti, esperti e non.
Destinatari
Tutti, operatori pastorali in genere e animatori musicali e liturgici in particolare.
Autore
ANTONIO PARISI, sacerdote-musicista della arcidiocesi di Bari-Bitonto. Da circa trent’anni è attivo a livello nazionale con vari incarichi presso l’Ufficio liturgico nazionale della CEI. Ha composto circa 200 canti liturgici pubblicati dalle Paoline. Collabora con le più importanti riviste liturgiche nazionali. Attualmente anima e promuove una serie di iniziative e di eventi musicali nella propria diocesi: Istituto diocesano per animatori musicali della liturgia, Rassegna «Notti Sacre», Auditorium diocesano Vallisa.
Questo volume, 70° della collana MSIL, contiene una raccolta di studi multidisciplinari nell'ambito del canto destinato alla vita liturgica. A questo progetto, curato da Leandra Scappticci, hanno collaborato 37 studiosi appartenenti a istituzioni universitarie, monastiche e culturali di tutto il mondo che hanno avuto legami con Giacomo Baroffioe che gli hanno voluto rendere omaggio pervenendo a questi originali studi. Una miscellanea di studi interdisciplinari volti a porre le basi per affrontare le rigorose ricerche che prendono in esame non solo il mero dato musicale, ma che siano coerenti con gli intenti didattici e scientifici della produzione di Giacomo Baroffio, uno dei più grandi compositori di musica liturgica dei nostri tempi, a cui questo lavoro è dedicato.
"Il tema che è stato prima di tutto affrontato, e che in un certo senso nella chiesa è preminente, tanto per sua natura, che per dignità - vogliamo dire la sacra liturgia – è arrivato a felice conclusione e viene oggi da Noi con solenne rito promulgato. Per questo motivo il nostro animo esulta di sincera gioia. In questo fatto ravvisiamo infatti che è stato rispettato il giusto ordine dei valori e dei doveri: in questo modo abbiamo riconosciuto che il posto d'onore va riservato a Dio",
Con queste parole entusiaste, il 4 dicembre 1963 papa Paolo VI salutava la promulgazione della Costituzione sulla sacra liturgia "Sacrosanctum Concilium", primo fra i documenti emersi dal Concilio Vaticano II.
A cinquant'anni da quello storico evento, la Facoltà Teologica di Sicilia ha tentato di raccogliere la preziosa eredità, declinando, nella polifonia dei contributi qui raccolti, gli accenti, le sfide e le provocazioni che quel testo ancora oggi offre alla vita, al pensiero e alla preghiera della Chiesa.
I contributi, racchiusi nelle pagine che seguono, riflettono sensibilità teologiche ed ecclesiali diversificate.
Contenuto
Tra un approccio preoccupato di indicare strategie pratiche di partecipazione alla liturgia e un approccio orientato a definire teologicamente il concetto e l’importanza della partecipazione, qui si è seguita una terza via che accosta l’esperienza celebrativa nelle sue diverse forme, lasciandosi istruire anzitutto dalla storia. Contributi di: Anna Maria Calapaj Burlini, Loris Della Pietra, Luigi Girardi, Andrea Grillo, Andrea Nicolotti, Francesco Pieri, Renata Salvarani, Roberto Tagliaferri, Aldo Natale Terrin.
Destinatari
Liturgisti, presbiteri e laici impegnati.
Autore
LUIGI GIRARDI è preside e docente di liturgia presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina di Padova e insegna teologia liturgica e sacramentaria a Verona. Ha offerto diversi contributi, in particolare sull’iniziazione cristiana e su tematiche di teologia liturgica in rapporto alla questione rituale. Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo: Il rito in Sacrosanctum Concilium. Status quaestionis e spunti propositivi, in A.N. Terrin (a cura), La natura del rito. Tradizione e rinnovamento, Edizioni Messaggero - Abbazia di Santa Giustina, Padova 2010; L’ermeneutica dei libri liturgici e la comprensione del sacramento, in S. Ubbiali (a cura), «La forma rituale del sacramento». Scienza liturgica e teologia sacramentaria in dialogo, CLV - Ed. Liturgiche, Roma 2011.
Questo libro è una storia che narra della liturgia nella nostra cultura europea, dalle origini fino al presente. È una sequenza di fatti che mostra come molte volte nella storia cristiana il culto divino ha corso il rischio di voler fare della fede uno sguardo verso l'alto, che contempla le cose eterne dimenticando le provvisorie, per cui più intensa è la fede più distratto si fa il cuore di fronte alle circostanze di questo mondo. Un culto plasmato su tali paradigmi non può che incoraggiare un ideale ascetico di fuga dal mondo. Nello spirito della riforma liturgica, inaugurata dal concilio Vaticano II, l'azione contemplativa si immerge invece nel divenire della storia e trova il suo vero luogo nella mutevolezza; il che implica una serie di riforme nella nostra tradizione.
A distanza di nove anni dalla pubblicazione del volume "Pietà popolare e liturgia. Teologia, spiritualità, catechesi, cultura" (che prendeva in esame l'importante ruolo che la pietà popolare ricopre nel tessuto culturale ed ecclesiale, con una sezione dedicata alla regione Calabria) si è ritenuto opportuno proporne una nuova edizione, riprendendo le tematiche di maggior interesse in quanto la sfida della pietà popolare costituisce per la Chiesa di oggi una fondamentale opportunità di formazione e di evangelizzazione. In particolare questo 69° volume della collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, prende in esame il rapporto tra la liturgia, che costituisce l'essenza del culto cristiano, e tutte quelle manifestazioni religiose che caratterizzano la pietà popolare, focalizzandosi su come questo rapporto si sia evoluto con i mutamenti della società contemporanea. Il libro risulta dunque un utile strumento per tutti gli educatori del mondo ecclesiastico, affinché possano attivare un insieme di percorsi formativi, in stretto dialogo con la celebrazione liturgica, volti a coinvolgere maggiormente il fedele.
Educare non significa moltiplicare le parole, ma trasmettere dei valori attraverso l’esperienza. I figli conoscono l’amore dei genitori e apprendono uno stile di vita sperimentandolo attraverso i rapporti familiari. Allo stesso modo la madre Chiesa genera i suoi figli, fa loro conoscere l’amore di Dio e li educa alla vita secondo lo Spirito in modo particolare attraverso l’esperienza sacramentale, cioè attraverso la liturgia. Essa, infatti, costituisce «la prima e per di più necessaria sorgente dalla quale i fedeli possano attingere uno spirito veramente cristiano» (SC 14). Pertanto non ci può essere una corretta comunicazione della fede senza un uso corretto del linguaggio simbolico della liturgia. Nella celebrazione liturgica i gesti, gli atteggiamenti, le cose, i luoghi, le persone, la musica, il canto non hanno nulla da spartire con la spettacolarità che gratifica i sensi, ma non cambia il cuore. Il linguaggio simbolico della liturgia è lo strumento con il quale Dio parla al suo popolo e lo educa alla vita in Cristo.
Questo libro esce in nuova edizione con un’appendice sulla forza educativa della liturgia e sull’arte del celebrare e si presenta come un utile strumento per quanti intendono partecipare al culto della Chiesa attivamente, consapevolmente e fruttuosamente. Potrà essere di particolare aiuto a sacerdoti, collaboratori laici, gruppi liturgici e catechisti che intendono collaborare con competenza alla missione evangelizzatrice della Chiesa.
L'autore
Silvano Sirboni è presbitero e parroco nella diocesi di Alessandria, di cui è anche direttore dell’Ufficio Liturgico. Si è specializzato in liturgia presso l’Institut Catholique di Parigi. È docente di liturgia presso il SIT di Alessandria, affiliato alla Facoltà teologica di Milano. È condirettore di Rivista di Pastorale Liturgica. Collabora a diverse riviste, tra le quali Servizio della Parola, Vita Pastorale, La vita in Cristo e nella Chiesa, Famiglia Cristiana. Autore di numerosi articoli e libri,
ha pubblicato presso le Edizioni San Paolo: La Grande Settimana. Conoscere, celebrare vivere la Settimana santa; L’Avvento. Conoscere, celebrare e vivere la speranza cristiana; Cosa sono i sacramenti?; Il linguaggio simbolico della liturgia. I segni che manifestano e alimentano la fede. Presso l’editrice Queriniana: Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. Conoscere, celebrare e vivere la Messa.
La categoria di simbolo da tempo è al centro di una vasta riflessione: fa incrociare diverse discipline e interseca problemi molto lontani. Questo libro vuol essere una maneggevole introduzione al tema e insieme una base di partenza per riflessioni ulteriori, in campo filosofico e teologico: infatti proprio dalla “questione simbolica” passano oggi alcune delle strade più promettenti per la filosofia e la teologia a venire.
Gli autori
Stefano Biancu insegna etica presso l’Università di Ginevra ed è professore a contratto presso l’Università Cattolica di Milano. Dottore di ricerca in filosofia e scienze umane (2006) e in teologia (2010), ha pubblicato La poesia e le cose. Su Leopardi (Milano 2006) e Saggio sull’autorità (Milano 2012), oltre a numerosi saggi su riviste internazionali. Ha recentemente curato i volumi: L’uomo e la rappresentazione. Fondazioni antropologiche della rappresentazione mediale e dal vivo (2012); Culpabilité et rétribution: essais de philosophie pénale (2011); Autorità. Una questione aperta (2010). Direttore responsabile di Munera. Rivista europea di cultura, dal 2012 collabora con il Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Kessler di Trento. Andrea Grillo, padre di Margherita e Giovanni Battista, è professore ordinario di teologia dei sacramenti e filosofia della religione presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo in Roma. Insegna liturgia presso l’Istituto di Liturgia Pastorale dell’Abbazia di Santa Giustina in Padova, presso l’Istituto Augustinianum in Roma e presso l’Intitut Superieur de Liturgie di Parigi. Tra le sue pubblicazioni: Riti che educano. I sette sacramenti, Assisi 2011; Introduzione alla teologia liturgica. Approccio teorico alla liturgia e ai sacramenti cristiani, Padova 1999 (2a ed. 2011); Grazia visibile, grazia vivibile, Padova 2008; Oltre Pio V, Brescia 2007.
Per tutte le cose da fare, soprattutto se sono di una certa importanza, ci si prepara. Così deve essere anche per chi proclama la parola di Dio nell'assemblea liturgica e il manuale di Iotti, sperimentato nella formazione di lettori per le parrocchie, si propone di servire allo scopo dosando aspetti teorici e pratici. Le riflessioni iniziali, di tipo spirituale-ascetico, giustificano la trattazione più direttamente tecnica e operativa della seconda parte, a tratti minuziosa: come presentarsi al leggio, come leggere, come impostare la voce, come utilizzare il microfono. Il manuale per proclamare la Parola in assemblea segue la pubblicazione dello stesso autore "Guidare un coro liturgico", documentazione di un'attività di animazione operativa nelle parrocchie.
Il libro pubblica gli Atti della 63° Settimana Liturgica Nazionale tenutasi a Mazara del Vallo dal 27 al 31 agosto 2012.
Dall'autore de 'I nuovi Unni', la ricostruzione dell'appello rivolto a Paolo VI nel 1971 da 57 esponenti del mondo culturale inglese per salvare la Messa Tridentina. In questo suo ultimo lavoro l'Autore mette in luce un episodio poco noto nel mondo cattolico italiano e legato alla tradizione liturgica della Chiesa. Si tratta dell'appello rivolto a Paolo VI per salvare la Messa Tridentina sottoscritto il 6 luglio 1971 da 57 esponenti del mondo culturale inglese, tra i quali la nota scrittrice Agatha Christie, il cui nome è stato successivamente associato all'indulto concesso dallo stesso Pontefice.