"Ciao, mi chiamo Katie e questo è il mio libro. Non l'ho scritto per dirvi quello che dovete fare (non ne ho la più pallida idea), ma solo per condividere le nostre storie, perché spero che alcune vi facciano capire che non siete gli unici a combinare casini. Amo i miei figli, li amo davvero, eppure vado fuori di testa quando il piccolo per gioco rovescia un'intera scatola di cereali sul pavimento o quando il grande si ostina a gironzolare per casa in calzini dopo che gli ho chiesto centotrentasette volte di infilarsi quelle maledette scarpe. Questo non significa che li amo meno... significa solo che ho bisogno di un altro gin tonic." Un libro irriverente - ed estremamente onesto - che spiega come sopravvivere alla gravidanza e ai primi anni di vita dei figli, mostrando come sia possibile per un genitore amare con tutto il cuore i propri bimbi pur considerandoli, a volte, decisamente irritanti.
Come dare efficacia e dignità all'ora settimanale di religione cattolica? Proprio per dare risposta a questa domanda nasce il volume, che si presenta come un contributo-guida alla prassi didattico-giuridica dell'insegnamento della religione cattolica (IRC) e offre una riflessione pratica sul fare religione oggi tanto agli insegnanti quanto agli studenti degli istituti superiori di scienze religiose che si preparano alla professione docente.
L’educazione affettiva resta un tema non affrontato perché non è facile parlare di amore con i bambini per noi adulti, eppure li lasciamo esposti a trasmissioni televisive che più che parlare d’amore fanno da agenzie matrimoniali o a fatti di cronaca dove amori malati consegnano loro vissuti patologici.
Avvertiamo un po’ tutti la necessità di avere uno strumento attraverso cui i bambini e i ragazzi, insieme agli adulti di riferimento – madri, padri, nonni, maestri, operatori dei Servizi Sociali e Sanitari, bibliotecari, ecc. –, possano parlare dell’amore per imparare a concepirlo, gestarlo, farlo nascere, crescere, curarlo quando si ammala, aspettando che gemmi e fiorisca in primavera, dia i suoi frutti d’estate, appassisca in autunno, geli
d’inverno. Questo libro è lo strumento pensato per parlare d’amore ai bambini della scuola materna e della scuola elementare. Le storie e le illustrazioni sono arricchite da una parte di accompagnamento alla lettura per supportare i genitori, gli insegnanti, gli adulti di riferimento, a costruire un universo di senso attuale intorno a un tema così complesso dicendo ai bambini dell’amore, di ogni tipo di amore, senza tacere e senza inutili giri di parole, con quelle più adatte per aiutarli a crescere innamorandosi dell’amore che ‘tutto può e tutto muove’ nel rispetto della libertà dell’altro.
Per diventare uno studente strategico, imparare con entusiasmo e raggiungere brillanti obiettivi. Per gli studenti full-time, gli studenti-lavoratori, le persone con un carico familiare da gestire... l'università rappresenta un percorso complesso, ma stimolante, apre opportunità qualificate di lavoro e, soprattutto, di crescita personale. Questo libro, grazie a uno stile informale e diretto, fornisce strumenti realmente utilizzabili e prende ad esempio testi realmente adottati in alcune facoltà: 1) Dalle scuole superiori all'università: tutto cambia; 2) L'apprendimento; 3) La lezione; 4) A casa: studiare per gli esami; 5) Le tecniche di apprendimento; 6)Il metodo messo in pratica; 7)Gli esami; 8) La tesi di laurea e oltre. Avere un metodo di studio efficace, adattato alle proprie peculiarità e al percorso specifico di studi e conoscere le tecniche di apprendimento più idonee (mappe mentali, conversione fonetica, memorizzazione formule matematiche e chimiche...) è essenziale per giungere alla laurea e poter aspirare a un avanzamento di carriera.
“Chi aumenta la propria conoscenza aumenta la propria ignoranza”, scriveva Friedrich Schlegel. “Io vivo sempre più avvertendo la presenza dell’ignoto dentro il noto, dell’enigma dentro il banale, del mistero dentro ogni cosa e, soprattutto, dell’avanzare di una nuova ignoranza dentro ogni conquista della conoscenza”, ci dice Edgar Morin.
Così in questo libro si spinge a esplorare i territori del sapere, in cui ci si imbatte
in una terna inseparabile: conoscenza, ignoranza, mistero. Tutti i progressi delle scienze suscitano nuovi interrogativi e sfociano nell’ignoto: quello dell’origine, della fine, della natura della realtà. Più si vede quel che c’è di razionale più bisogna vedere anche quel che sfugge alla ragione ma il mistero non svaluta affatto la conoscenza che vi approda, al contrario, stimola e fortifica il senso poetico dell’esistenza.
Le teorie di Janusz Korczak sulla realtà infantile hanno rivoluzionato non solo la pedagogia, ma l'intero modo di concepire il bambino nella società occidentale. Il medico e scrittore polacco capì prima di altri che l'unica strada per riconoscere i diritti dei bambini era quella di vedere e di sentire come vedono e sentono loro, di considerare il loro mondo allo stesso livello di importanza del nostro. Maturò l'idea, ancora oggi attualissima, che per aiutare i bambini nel loro sviluppo occorre considerarli nella loro interezza, unificando i saperi della medicina, della psicologia, della pedagogia, della sociologia, ma anche della storia, della poesia e della religione. Nato in una famiglia di origini ebraiche, Korczak fondò nel 1911 la Casa degli Orfani, un istituto autogestito dagli stessi bambini. Quando nel 1942 i nazisti prelevarono dall'orfanotrofio duecento dei suoi ospiti per condurli ai campi di concentramento, Korczak - che pure fino a quel momento era stato risparmiato per la sua notorietà - incapace di abbandonarli, decise di seguirli, trovando la morte nel campo di Treblinka. Narrata con ritmo incalzante, questa biografia letteraria scritta dalla filosofa Monika Pelz racconta la vita, le opere e il coraggio del grande pedagogo. Una vita che oggi, a settant'anni dal suo tragico epilogo, ha ancora molto da insegnare.
«Non accontentatevi di piccoli sogni, ma sognate in grande.» L’ha chiesto papa Francesco agli studenti universitari durante la sua visita a Bologna nell’ottobre 2017, ma è come se l’avesse chiesto a tutti i giovani che ogni mattina varcano l’ingresso delle loro Università carichi di preoccupazioni per l’esame imminente e di speranze per il loro avvenire.
Il Papa incoraggia l’Università a essere ancora culla di una cultura di speranza e di pace, affidandole tre diritti per rinnovare il sogno di un nuovo umanesimo: il diritto alla cultura, come coltivazione di un senso critico opposto ai «teatrini dell’indignazione»; il diritto alla speranza, come contrasto alle «frasi fatte dei populismi» e al «dilagare inquietante e redditizio di false notizie»; e infine il diritto alla pace come diritto di tutti a comporre i conflitti senza violenza.
Tre docenti, introdotti da una riflessione di don Marco Cianci, danno una lettura originale e coraggiosa del messaggio del Papa, che è insieme promessa e responsabilità.
Il canto di Marino accompagna i bambini ad accostarsi alterna della disabilità, con un'attenzione particolare all'autismo infantile. Un racconto delicato, nato da una storia vera, per educare i bambini a vedere oltre la diversità, e imparare a conoscere attraverso la creatività e l'immaginazione. Età di lettura: da 8 anni.
L'amore si impara come qualunque altra cosa nella vita. Non è definibile a parole, è piuttosto un modo di vivere, di essere e di sentirsi vivi. Se si assimila questo concetto nella forma più piena, spiega l'autore, si può alla fine ottenere dalla vita il premio più ambito: quello di essere completamente se stessi. L'arte di amare spiegata in tutti i suoi aspetti fisici e psichici.
Non è vero che tutte le famiglie felici si assomigliano. La felicità di una famiglia non è la totale assenza di problemi, non è un’unità di misura e nemmeno una foto incorniciata in bella mostra sopra uno scaffale del salotto. La felicità – in quel turbolento e sempre diverso ecosistema che si crea ovunque ci sia un rapporto tra genitori e figli – è piuttosto qualcosa che ha a che fare con la consapevolezza e l’autostima. Nelle parole di Alberto Pellai e Barbara Tamborini: «una famiglia consapevole ha un progetto e una direzione, non improvvisa le scelte educative e sa sfruttare i momenti chiave della vita». La più autorevole coppia italiana di psicoterapeuti torna con un libro unico nel suo genere, scritto nella chiave totalmente inedita del gioco e nel linguaggio semplice e comunicativo che ne ha già reso celebri gli autori, per insegnarci come il livello di autostima famigliare può condizionare l’insieme di abitudini, linguaggi e automatismi che regolano la vita quotidiana tra le mura di casa. Un manuale per potenziare l’autostima di tutti – dei grandi così come dei piccoli – attraverso un metodo fondato sui sei pilastri che reggono un nucleo domestico: la famiglia, gli amici, il corpo, le emozioni, la scuola e il lavoro, l’ambiente. Un viaggio da percorrere insieme, giorno dopo giorno, attraverso quiz, test, sfide creative e racconti esemplari per consentire a ciascuno di prendere coscienza dei propri pregi e dei propri difetti e sviluppare le competenze che possono fare di una famiglia una famiglia felice.
Il volume vuole essere una riflessione critica sul costrutto di competenza interculturale e, soprattutto, su alcuni nodi critici ad esso legati, che richiedono di essere affrontati facendo ricorso a strumenti, strategie didattiche e proposte operative con relativi adeguamento contestuale, concertazione e confronto di idee tra molteplici attori, in primis i docenti.
Presentazione del volume
Scopo precipuo del sistema educativo e formativo è, specialmente oggigiorno, in una realtà sempre più complessa ed eterogenea, promuovere lo sviluppo di competenze interculturali, il cui possesso è da ritenersi irrinunciabile per l'esercizio consapevole di una cittadinanza mondiale e per una piena inclusione.
Affinché tali obiettivi siano raggiunti, è necessario porre particolare attenzione al miglioramento del clima scolastico in termini di qualità delle relazioni ma altresì rispetto a elementi di carattere più propriamente organizzativo e gestionale della classe. Il presente volume vuole essere una riflessione critica sul costrutto di competenza interculturale e, soprattutto, su alcuni nodi critici ad esso legati, che richiedono di essere affrontati facendo ricorso a strumenti, strategie didattiche e proposte operative con relativi adeguamento contestuale, concertazione e confronto di idee tra molteplici attori, in primis i docenti.
Il testo è rivolto agli studiosi di problematiche pedagogico-didattiche, ma anche a studenti, insegnanti ed educatori, con l'intento di offrire stimoli per incrementare la qualità della scuola.
Marta Milani, dottore di ricerca, è assegnista di ricerca al Centro Studi Interculturali dell'Università degli Studi di Verona diretto dal professor Agostino Portera, nonché coordinatrice didattica del Master di primo livello in "Intercultural Competence and Management" e formatrice per il Gruppo Studio-Ricerca-Formazione Cooperative Learning. Al tema del presente volume ha dedicato diversi articoli apparsi in opere italiane e straniere e una precedente monografia: Competenze interculturali a scuola (QuiEdit 2015).