Robert Royal, storico e saggista cattolico statunitense, ripercorre le vicende dell'esercito più singolare del mondo in questa “storia autorizzata”, nata in collaborazione con il Comando delle Guardie e pubblicata in contemporanea in Italia e negli USA. Il testo ha un taglio divulgativo e ripercorre le vicende delle Guardie, dalla fondazione a opera del “papa guerriero” Giulio II, come corpo di mercenari specializzati fino alla trasformazione in tempi recenti in guardia del corpo personale del Papa, sopravvivendo alla soppressione degli altri corpi vaticani a carattere militare decretata da Paolo VI. Il racconto storico, ricco di aneddoti e dettagli curiosi (come la storia delle vistose uniformi delle Guardie, di foggia rinascimentale), fornisce anche un vasto affresco della storia italiana ed europea dal Cinquecento ad oggi, vista da un punto di osservazione particolare e privilegiato come sono Roma e il Vaticano.
L’opera è anzitutto destinata in prima battuta all’ambito monastico, a figure come il maestro dei novizi, i confessori, l’abate, tutti coloro che prestano un qualche servizio alla vita spirituale dei giovani professi. Il testo, schematico e non pedante, può essere letto anche da chi svolge un ruolo comunque formativo (catechista, animatore di gruppi parrocchiali) interessato ad approfondire queste tematiche. Il libro offre una serie di indicazioni teoriche e pratiche e, tenendo presente come riferimento la regola di san Benedetto, pesca nella tradizione cistercense, il cammino carmelitano e le scienze umane.
Dopo il fortunato “Era veramente uomo”, Bruno Maggioni torna a indagare sulla figura di Gesù, partendo da un aspetto preciso e con cui chiunque leggendo il Vangelo può imbattersi: il paradosso. Il libro passa così in rassegna i detti, i racconti, le parabole paradossali di Gesù, come pure i suoi gesti e le circostanze strane e sorprendenti della sua vita. Il testo, scritto, come è tipico di Maggioni, in modo piano e accessibile a tutti, senza tecnicismi, poggia su una scienza esegetica solida e indiscussa.
Al termine del libro, un accurato indice biblico mette in luce la fitta trama delle citazioni evangeliche che sorreggono la trattazione. Scopriamo così che quest’opera non si occupa di un dato “laterale” del Vangelo, ma punta diritto al suo cuore, fornendo una chiave di lettura globale della figura di Gesù.
Il libro racconta la figura e l’opera di don Luigi Di Liegro (1928-1997), fondatore e anima della Caritas diocesana romana, sempre in prima linea a fianco degli ultimi. Un sacerdote conosciuto da molti, ammirato e anche osteggiato come capita spesso a chi con semplicità e determinazione mette in pratica il Vangelo. Un carteggio, per lo più inedito, e molte testimonianze di chi ha lavorato con lui (a partire da quella di Maurice Bignami, ex-comandante di “Prima Linea”, pluriomicida, che lavorò molti anni nell’ostello Caritas alla stazione Termini, voluto da don Luigi).
In un mondo – quello legato all’economia e alla finanza – che è sempre più complesso e specializzato, la formazione specifica di chi è chiamato ad essere economo o amministratore nella vita consacrata è quanto mai necessaria. Quest’opera vorrebbe essere un primo passo per aiutare a rendere effettiva tale formazione, che deve rispondere a un criterio di competenza specifica in campo economico, ma anche essere in sintonia con il fine dell’istituto religioso e con i principi della giustizia e della carità che devono sempre regolare le scelte economiche.
Don Umberto scrive al suo amico Marco chiedendogli la conferma di una notizia di astronomia letta sui giornali; Marco gli risponde, esprimendo il suo desiderio di parlare, da ateo, di fede. La proposta è troppo accattivante per cadere nel vuoto… Così inizia lo scambio di e-mail tra l’ateo Marco Cagnotti e il credente Umberto De Vanna, realmente avvenuto nel corso di alcuni mesi. Marco è un giovane professore di materie scientifiche in una scuola, don Umberto è un prete salesiano. Il libro è il resoconto fedele dello scambio epistolare fatto via mail tra i due protagonisti . Uomini che partono da posizioni differenti su argomenti fondamentali della vita e che si incontrano sul terreno del confronto leale e personale. Anche graficamente il libro riprodurrà, in una sorta di diario telematico, la grafica della posta elettronica.
Il dibattito su questo tema è sempre più all’ordine del giorno, portato alla ribalta da casi limite come quello di Terry Schiavo o ancora più di recente dall’eutanasia per i malati terminali a New Orleans. Un grande tema, che suscita una folla di pensieri e interrogativi sulla dignità della vita e della morte, sul senso della sofferenza, sul diritto della persona e i suoi limiti ecc. Questo libro vuole esporre con chiarezza le ragioni dei pro e dei contro, senza prendere posizione a favore di una o dell’altra parte. L’autore, esperto di bioetica e sacerdote, non vuole entrare nel merito delle questione ma chiarisce i termini del problema a partire dal significato delle parole: eutanasia, accanimento terapeutico, terapia del dolore, “dolce morte” ecc. L’altro aspetto toccato è quello legislativo, inquadrato nell’attuale scenario europeo, in particolare viene presa in esame la legge sull’eutanasia approvata in Olanda.
Luigi Sartori fu testimone diretto del Concilio Vaticano II come giovane addetto alla sala stampa per la lingua italiana. In sostanza egli doveva redigere ogni giorno un bollettino (in italiano) di quanto si diceva nell’aula conciliare (in latino): una sorta di “concilio minore”.
Da questa privilegiata angolatura l’autore ricorda l’aria che si respirava nelle aule conciliari ripercorrendo l’ambiente teologico dell’epoca fatto di nuovi fermenti di pensiero e di inevitabili difficoltà. Il libro affronta poi le risonanze in ambito teologico del Concilio fino ai nostri giorni e il tema del dialogo ecumenico.
In ultimo si parla del passaggio da Giovanni Paolo II a papa Ratzinger e, a largo respiro, di vocazione sacerdotale, dialogo tra religioni, chiesa del futuro.
Il pamphlet di padre Sorge, da sempre attento osservatore politica italiana, vuole aiutare il lettore-elettore a risoprire i temi di fondo che stanno "sotto" la stratificazione della polemica politica. Non un testo di propaganda elettorale a favore dell’uno o dell’altro dei contendenti, ma un invito a "volare alto", a pensare alla politica al di là dell’appuntamento elettorale. Per questo l'autore si rivolge in prima battuta ai cattolici italiani, siano essi direttamente impegnati nella "cosa pubblica" o semplici elettori, perché sappiano recuperare l’anima della politica come "forma più esigente della carità" (Paolo VI). Nella sua analisi l’autore si sofferma con interesse sul tema della "laicità", parola oggi fin troppo richiamata e ancora ambigua, tanto da assumere significati diversi e opposti a seconda di chi la utilizza. Un libro ricco di argomenti "caldi", trattati con chiarezza e sobrietà, avendo come unico riferimento l’onestà intellettuale propria e di chi legge.
Il testo si presenta come un "commento spirituale" ai capitoli 5-7 del Vangelo di Matteo: la spiegazione del brano evangelico al centro della meditazione (che si appoggia a testi "scientifici" senza entrare in tecnicismi) è poi seguita da spunti di attualizzazione.