L'EDIZIONE TASCABILE DI UN VERO E PROPRIO LONG SELLER.
Alcuni tra i più bei racconti di Giovannino Guareschi letti, interpretati e messi a confonto con parobole e pagine del Vangelo, da vari esegeti come il cardinale Giacomo Biffi o scrittori come Giovanni Lugaresi e Giorgio Torelli. Ne esce un Vangelo ritagliato secondo lo stile schietto e sanguigno di Guareschi, un vangelo dei semplici.
Un approfondimento storico-teologico sulla figura di Gesù.
La risurrezione corporale di Gesù dai morti, in quanto operata dal Dio di Israele, esula dal campo d’indagine della scienza storica ed è, per conseguenza, un’ipotesi di per sé scientificamente indimostrabile. Ma non per questo si tratta di un’ipotesi irrazionale, né in contrasto con la scienza.
Un libro che rivaluta la cucina tradizionale, i prodotti poveri" e dei monasteri. "
L’Ultima cena che Gesù consuma insieme ai discepoli alla vigilia della sua passione è uno dei momenti più intensi e drammatici nel racconto dei Vangeli. Ma è anche il fulcro del Mistero cristiano, il momento cioè in cui quel Dio che si è fatto uomo per amore offre il suo stesso corpo e il suo stesso sangue come cibo e bevanda di salvezza, in un memoriale ancor oggi celebrato da milioni e milioni di fedeli in tutto mondo. Per questo l’arte cristiana, nei secoli, ha riprodotto innumerevoli volte questo mistico banchetto di duemila anni fa, sottolineandone ora il significato sacrificale, ora la rivelazione del tradimento di Giuda, ora il momento dell’istituzione dell’eucaristia. Ma spesso riunendo tutti questi aspetti in un’unica immagine di forte impatto visivo e di profonda valenza simbolica. In queste pagine vengono presentate alcune straordinarie opere che hanno per tema proprio l’Ultima cena, dai lucenti mosaici di Ravenna del VI secolo agli espressivi rilievi della scultura romanica, dai mirabili affreschi di Giotto alla raffinata pittura di Beato Angelico, dalle sorprendenti tavole dei maestri fiamminghi alle incantevoli composizioni rinascimentali del Ghirlandaio e del Perugino. Fino a quel capolavoro assoluto che è il Cenacolo di Leonardo da Vinci, vertice insuperato e insuperabile dell’arte di tutti i tempi.
L'umanità non vivrà in pace finché la fame non sarà sconfitta, finché coesisteranno coloro che banchettano quotidianamente e coloro che, alla loro porta o all'altro capo del pianeta, muoiono di fame". Il Papa ha chiesto a un gruppo di esperti di lavorare a un testo sulla difesa dell'ambiente, tema che occuperà una parte importante della seconda enciclica del suo Pontificato. L'enciclica "Laudato si'" si occupa del tema della povertà con ampio spazi per un forte messaggio in difesa dell'ambiente.
La Terra sta diventando una casa dalle mille crepe, che ne sfigurano la bellezza. L’emergenza creato impone a tutti, ai cristiani anzitutto, una nuova mentalità ed una serie di comportamenti virtuosi che modifichino gli stili di vita, passando dal dissennato sfruttamento alla responsabile custodia. Lo scienziato Andrea Masullo propone qui consigli intelligenti e pratici per uno stile di vita eco-sostenibile. Acqua, cibo, rifiuti, veleni, spesa, trasporti, elettricità, carta, lavatrice, frigorifero, automobile… sono le aree su cui intervenire con un’etica della responsabilità. Perché la Terra è casa nostra. Da custodire con passione.
Il libro presenta gli atti del convegno 2014 (9-12 dicembre) promosso, come ogni anno, dall’Istituto di Teologia della Vita Consacrata «Claretianum» di Roma. Titolo del convegno: "La gioia del Vangelo nella Vita Consacrata".
La centralità della famiglia non può rimanere uno slogan, ma deve concretizzarsi nella legge della Chiesa, nella liturgia e nella pastorale. Questa la convinzione dell'autore, «prete di strada» da sempre attivo nelle «periferie» care a papa Francesco, ma anche studioso di diritto canonico e parroco di una piccola comunità di duecento famiglie, che - con le sue variegate e a volte complicate storie familiari - rispecchia un po' il mondo, almeno quello occidentale. Punto di partenza della riflessione è la «prima tappa» del cammino indicato dal Papa alla Chiesa, il Sinodo del 2014, che ha espresso preoccupazione per la «crisi» della famiglia, ma non ha suggerito nessuna proposta concreta, confermando dottrine che nessuno ha mai messo in discussione. II Sinodo dell'ottobre 2015, per essere efficace, deve cambiare passo e promuovere la famiglia cristiana a protagonista della vita della Chiesa, riscoprendo il senso profondo del Sacramento del matrimonio. Don Vinicio espone - con la sincerità chiesta dallo stesso Francesco - le sue proposte, fondate sulla dottrina e sulla prassi, nella speranza che le indicazioni del prossimo Sinodo giungano come una «buona notizia» per tutti.
Aprire lo spazio del confronto tra la fedeltà a un carisma istituzionalizzato come quello di Teresa d’Avila e l’interpretazione creativa nell’oggi della storia è un’operazione rischiosa, ma da farsi. Può portare fuori strada, se non avviene sotto la guida fantasiosa dello Spirito per rispondere alle sfide lanciate dalla società odierna, oltre che dai nuovi orizzonti della teologia e della teologia della vita consacrata. Come figli di Teresa di Gesù abbiamo un’identità e un’appartenenza a un’istituzione che non possiamo svendere né sostituire per restare in superficie confusi e smarriti. È alla riscoperta di questa identità e del carisma fondazionale di Teresa di Gesù che intendo dedicarmi in questo lavoro, lasciando intenzionalmente che sia Teresa a raccontare di Teresa. La narrazione che la Santa fa della sua esperienza di vita attinge il proprio soggetto da Dio che le parla e verte sulla sua personale esperienza. Appunto per questo, il percorso narrativo non procede più dalla Parola di Dio a Teresa, ma da questa a Dio che le parla, spingendola a raccontare le meraviglie che egli ha compiuto nella sua vita.
La collana «Voci dal Carmelo» fa un salto indietro nel tempo. Proponiamo un testo medievale: una raccolta di «esempi e miracoli» che hanno per protagonista la Vergine Maria, patrona, madre e sorella dei Carmelitani. Ci si apre un mondo inatteso e sconosciuto, in cui forme e stili narrativi lontani dai nostri esprimono una profonda percezione capace di cogliere l’irruzione e il passaggio, pur delicato e silenzioso, del divino, del soprannaturale nel quotidiano. Le leggende intendevano accendere la curiosità negli uditori, invitandoli ad approfondire nella meditazione il significato suggerito dai fatti narrati. Sollecitano anche noi ad aprirci alla dimensione contemplativa della vita.