
Occorre comprendere e fondare la dignità della persona umana, cogliendone lo spessore metafisico e la ricchezza fenomenologico-esistenziale. La dignità della persona non è solo un'onoreficenza di cui fregiarsi, poiché implica il compito di realizzare con libertà e consapevolezza un'esistenza autenticamente umana. L'autorealizzazione che ogni uomo deve perseguire non è una faccenda privata, ma richiede la presa di coscienza che la propria esistenza è costitutivamente in relazione con gli altri.
L'autore di questo saggio ribadisce più volte la sua convinzione che non è possibile trovare la soluzione ai problemi del Welfare State negli scritti di Tommaso. Nel contempo, però, ha cercato di mostrare il valore e l'attualità della filosofia politica dell'Aquinate. Sostiene, infatti, che le opere politiche di Tommaso ammettono un tipo di "lettura" da cui emergono alcuni principi di giustizia politico-giuridica a partire dai quali l'interprete attuale può sviluppare una riflessione in grado di superare a testa alta il confronto dialettico con le proposte politiche moderne e postmoderne, nonché di contribuire positivamente alla soluzione dei problemi del Welfare State e alla costruzione di una società politica più giusta.