In una società come la nostra in cui la comunicazione sembra essere la chiave di tutto, il dilemma delle relazioni umane è la "Babele" degli scontri caratteriali: ognuno capisce quello che gli serve e risponde unicamente a quello che vuole e può aver capito. L'ostacolo è rappresentato dalle interpretazioni, dalle proiezioni e dall'evocato emotivo che l'argomento suscita negli interlocutori, i quali sono poco disponibili a dare fiducia all'altro e quindi ad ascoltarlo. Un libro dedicato ai professionisti della salute e anche a tutti coloro che della comunicazione fanno oggetto di studio.
Il canto nella nostra cultura è una manifestazione artistica: ci ha accompagnati lungo il percorso evolutivo e racchiude in sé verità profonde, direttamente collegate alle emozioni. La voce e il canto sembrano essere coinvolti perfino nello sviluppo della coscienza. Le tre anime del suono non è un nuovo metodo di canto. È un viaggio attraverso i misteri della voce umana, affascinante terra di confine tra corpo e mente. Una ricerca sugli inciampi che ostacolano l'emergere del nostro naturale talento. Un libro rivoluzionario per attori, cantanti, relatori, insegnanti e professionisti della voce.
"Filosofia in Pillole" è un pamphlet, una sorta di esegetico viaggio nel mondo della filosofia che spazia su argomenti come: arte, amore, linguaggio, comunicazione, economia, politica e religione. Il volume è suddiviso in un decalogo (simboleggiato con caratteri ebraici) ove vengono trattate dieci tematiche principali; la prima parte del testo è costituita da fondamenti filosofici che poi si sviluppano su tematiche quali linguaggio, arte, comunicazione, politica, economia, religione. Alcuni concetti sono trattati in chiave ironica con il tentativo di alleggerire le tematiche più impegnative.
Questo saggio si propone di richiamare l'attenzione su quelli che sono i problemi di fondo che da sempre inquietano la umana coscienza quali il mistero dell'essere e il senso della vita. Nel nostro tempo tali problemi sembrano oscurati dall'invadenza delle conquiste tecnologiche, ma l'incalzare di molteplici e sempre più pressanti eventi, ascrivibili in parte proprio allo stesso progresso, rendono necessario il ricorso al pensiero per una garanzia di sopravvivenza in un mondo che sembra farsi sempre più ostile nei confronti dell'umano.
Il volume prende avvio dalla convinzione dell'autore che sia possibile e necessaria la comunicazione tra scienza e religione. Lo scopo è quello di fondare un discorso condiviso che superi lo smarrimento della società "liquida", nonostante l'assenza di un "quadro valoriale". Il saggio si rivolge a chi ritiene che la scienza possa aiutare gli indifferenti e gli apatici a riflettere sulla verità, mentre la fede può aiutarli a capire il mondo.
"I problemi, compresi quelli economici, non possono essere risolti semplicemente reprimendo le loro conseguenze; l'unico modo per eliminarli definitivamente consiste nel rimuovere le loro cause". Così l'autore introduce il tema della psicologia economica, intesa come strumento per accrescere la conoscenza dei problemi economici della società, che in sostanza sono "problemi umani, poiché l'uomo è al centro di ogni attività economica della società". Questo volume riguarda prevalentemente aspetti della psicologia economica applicata.
La necessità di promuovere la volontà, indispensabile nella scelta, produce errori che generano disfunzionalità e patologie. La ricerca dell'autore, strettamente connessa alla sua attività clinica, è volta a dar conto degli errori e dei possibili rimedi; nell'attraversare la neurobiologia ne offre un ottimo esempio di utilizzazione nella pratica. Punto d'arrivo è un'ultima polarità di processo, indicata nel titolo, che permette una serie di osservazioni, ipotesi e suggerimenti utili sia per lo sviluppo della ricerca che per le riflessioni del clinico.
In questo libro la psicoanalisi fa i conti con il suo passato disconoscimento della Religione e del Fattore religioso. Confrontando il proprio, con il pensiero religioso di personaggi come James, Tolstoj, Balzac, di filosofi passati e contemporanei quali Descartes, Hume, di scrittori, come Solzenicjn, o il narratore in lingua jiddish Singer, delle scrittrici Maraini e Arslan, l'Autrice sviluppa e realizza la sua scoperta dell'Istinto Religioso, da lei descritto nella sua funzione di fondamento innato della Religione Naturale e, transitivamente, delle religioni storiche.
Nel nostro Paese è sempre più difficile trovare lavoro, ma ciò non dipende sempre da condizioni esterne. È difficile rendersi conto dell'accanimento con cui ci si procurano degli ostacoli a livello lavorativo se non lo si confronta con gli studi che cento anni fa gli psicologi applicarono sulle cause dell'"epidemia" di isteria ed impotenza sessuale. Oggi si ricerca l'anamnesi e la diagnosi dell'impotenza lavorativa italiana, e la si cura come una tendenza più grave della precedente, perché un'astinenza sessuale felice era possibile, mentre la disoccupazione patologica è sempre devastante.
La nascita dell'idea di persona ha rappresentato una svolta nella storia universale. Il personalismo, che nel XX secolo ha costituito una grande prospettiva a livello giuridico e politico, è a rischio per la dissoluzione materialistica dell'umanesimo. Abbiamo bisogno di una prospettiva fondamentale, ontologica ed etica, per non sbandare e fronteggiare le sfide dell'epoca. Quella biopolitica, quella della pace e quella antropologica: non è forse la nozione di persona politicamente rilevante quanto l'etica?