Il presente testo mostra come sia possibile inquadrare l'origine ontologica dell'uomo e, in particolare, della sua struttura in rapporto alla coscienza originaria che qualifica la persona e che sembra il fondamento di tutta la realtà.
La psicologia della forma è più viva che mai. I suoi concetti più caratteristici, come quelli di "struttura", "integrazione", "globalità" e "globalizzazione" sono penetrati in più di un modello psicologico preconizzato da ricercatori e teorizzatori interessati ai problemi della personalità e dei processi cognitivi. Nelle vivaci conversazioni di questo saggio l'autore ritesse le vicessitudini di una scuola di pensiero, ripropone le difficoltà e i tentativi di una ricerca pionieristica, chiarisce incomprensioni, giustifica posizioni.
Per Skinner, noto psicologo americano, l'uomo è un serbatoio di possibili azioni il cui effettivo profilo è sottilmente controllato dai risultati seguiti a ciascuna di quelle azioni. Se gli effetti delle nostre azioni precedenti rappresentano le mani che scolpiscono il nostro comportamento, allora Skinner mette in dubbio il controllo autonomo che ognuno di noi ha sul suo stesso comportamento, lanciando una sfida a coloro che pensano che l'uomo abbia una certa misura di libertà.
Collocare storicamente il pensiero matematico significa inquadrare i suoi sviluppi nei luoghi e nei tempi in cui avvennero, ossia nella geografia e nella storia. È quanto gli autori cercano di fare in questo volume, rivolgendosi agli insegnanti della scuola primaria. Utilizzare la storia e la geografia della matematica per rendere meno ostica la materia ai ragazzi può essere la maniera per favorire un approccio didattico che ne faciliti l'apprendimento.
In questo libro viene proposta un'attività in più ai bambini di scuola primaria: l'analogia. Prima se ne impossessano gli insegnanti, discutendo tra loro e poi, con un passaggio didattico, creano le condizioni opportune per trasformare questo sapere in un sapere insegnabile, creando occasioni, attività, problemi e giochi.
Ogni volta che agiamo, pensiamo, entriamo in contatto con gli altri, offriamo alle emozioni la possibilità di esprimersi. Nel vivere quotidiano l'individuo è spesso costretto ad essere razionale, ma nel rapporto con le cose e le persone è inevitabile il suo coinvolgimento emotivo ed affettivo. Ad oggi sono molte le teorie che si interessano di dare senso e significato alle emozioni. In questo testo se ne analizzano anche i contesti, fornendo valide risposte.
Mentre di solito psichiatri e psicologi evitano la diagnosi di disturbo della personalità in età evolutiva, gli autori di questo volume credono che sia importante riconoscere la formazione del carattere nell'infanzia, studiando il temperamento del bambino e le sue relazioni.
"Questo volume spazia tra i temi e i problemi che l'esperienza storica e le istanze contemporanee pongono con particolare rilievo in un'epoca come la nostra, impegnata alla comprensione della realtà umana con modelli, parametri, linguaggi capaci di comprendere e di orientare da un lato la ricerca, dall'altro un conseguente impegno educativo". Dalla Prefazione di Armando Rigobe.
Questo saggio vuole essere una guida è una testimonianza sulla disabilità, su come essa venga affrontata dalle famiglie, dalla solidarietà che si genera tra i vari nuclei che debbono avere a che fare giornalmente con questo tipo di problematiche. Da questa solidarietà in seguito si valorizzano interventi congruenti ed efficaci che le famiglie mettono in atto quando affrontano i bisogni dei figli.