"Almost Cut My Hair. Musica rock e società americana negli anni '60 e '70" è un'analisi della società americana alla luce dell'influenza che la nascita del rock'n roll ha avuto sulla cultura, sulla politica e quindi sulla storia di questo ventennio. L'opera, cui è preceduta un'imponente indagine su svariati fronti (accademico, letterario, giornalistico ed ovviamente musicale), approfondisce i legami tra la forza della nuova musica e i cambiamenti sociali che ne sono scaturiti, rendendo evidente come non si sia limitata ad essere il contenitore delle energie evolutive affermatesi nel contesto in esame, bensì vera origine dell'esplosione che ha irreversibilmente modificato la faccia degli Stati Uniti. Passando con destrezza dagli eventi storici e politici da un lato e quelli musicali dall'altro, l'autore ci regala in queste pagine tutto il fermento dei mitici '60s e la frustrazione dei decadenti '70s. L'opera è suddivisa in due volumi (1960-1968) e (1969-1979) ed è arricchita da recensioni e schede monografiche e risulta un'utile guida ad un ascolto consapevole del rock americano da Elvis Presley a Patti Smith.
Il complesso rapporto tra la monarchia e il baronaggio ha sempre condizionato la vita politica siciliana, e da esso ne discende tutta la storia costituzionale isolana. A supporto di questa ipotesi un Appel des Siciliens del 1817 rappresenta un vero e proprio manifesto del malcontento della classe dirigente e intellettuale siciliana nei confronti della monarchia borbonica alla luce degli accordi che scaturirono dal Congresso di Vienna. La perduta individualità della Sicilia, divenuta provincia napoletana, era mal digerita dal ceto nobiliare che, attraverso l'Appel, rivendicava le antiche origini della storia costituzionale isolana, risalenti al XII secolo allorché i baroni sedevano già in parlamento. Da questo incipit costituzionale bisogna, dunque, partire per spiegare le vicissitudini politiche, istituzionali e sociali dell'isola. Il tratto saliente che contraddistingue l'intera ipotesi interpretativa del documento preso in esame è che la classe baronale ha rappresentato l'elemento insostituibile della politica isolana, nonostante i continui cambiamenti di corona avvicendatisi nel corso dei secoli.
Nel contesto della crisi agraria che dagli anni Ottanta del secolo XIX colpisce anche la Sicilia, l'economia del vino appare inizialmente in forte espansione in virtù dell'eccezionale domanda che proviene dalla Francia. Il piccolo centro di Riposto, naturale punto di convergenza e di esportazione dei vini prodotti nell'entroterra etneo, conosce momenti di straordinaria crescita sociale ed economica e l'ascesa di nuovi mercanti, e torna a sognare di dotarsi di un porto efficiente. Presto però una diversa congiuntura conduce ad un crollo verticale delle esportazioni con esiti devastanti per l'economia del territorio. Fra i produttori e i commercianti etnei matura allora una cultura della crisi che porta a un più stretto confronto con le scienze enologiche e con gli istituti di istruzione agraria e a una costante richiesta di migliori infrastrutture, mentre prende corpo l'idea di puntare, attraverso la realizzazione di vini di più alta qualità, su nuovi mercati esteri.
Pur presentandosi relativamente unitario, il pensiero illuminista, e non meno l'atteggiamento, si espresse non solo in formule ideologiche e letterarie, ma vi si coglieva in forme e suoni, insomma nell'arte dell'epoca. Oltrepassando la generale portata definitoria in cui è stato indicato in molti modi, esso non si prospettava con omogeneità poiché non vi si rintracciava un sistema, sicché consentiva l'assunto secondo cui esso pervenne ad essere soprattutto un atteggiamento spirituale e culturale, non esclusivo dei filosofi, ma anche di parte della società intellettuale e borghese, sinanco di alcuni regnanti del tempo, a cui corrispose comunque un ampio clima d'opinione in cui si s'avvertirono, adiunte alle idee predominanti, le più varie accezioni ed originalità, sia ideali che geografiche o cronologiche.
Il volume raccoglie i contributi di diversi autori nel campo della psicologia clinica e della psicoterapia, muovendosi lungo la visione della conoscenza e dell'importanza del confronto tra i diversi modelli epistemologici e clinici per la cura del disagio psichico e per il benessere della persona e del collettivo. In tale senso l'attenzione sulla relazione, al di là della specificità dei singoli modelli, deriva dalla consapevolezza che essa rappresenta il fulcro di ogni processo di cura, in un periodo storico attuale in cui i disturbi legati alla sfera relazionale si impongono sullo scenario della Psiche individuale e sociale. Recuperare e restituire alla creatività una sua valenza psichica, significa collocarla in una visione simbolica e relazionale, spostando l'asse dalla creatività al fare creativo, alla poiesis come base poetica della mente, focalizzando l'attenzione sul processo creativo inteso come stile di lavorio che favorisce la trasformazione della propria storia, aprendosi agli orizzonti prospettici di una molteplicità di modi di vedere il mondo personale e sociale, l'Anima individuale e l'Anima mundi.
Il volume raccoglie contributi in forma di short paper presentati in occasione del Convegno finale realizzato nell'ambito delle attività di ricerca del Progetto di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) 2007-2009 "Mobilità del turismo regionale incoming. Aspetti socio-economici dei comportamenti e delle motivazioni" del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR). Il progetto è stato incentrato sull'analisi del turismo all'interno delle aree territoriali della Sicilia e della Sardegna. Lo studio è stato condotto con riferimento all'analisi delle motivazioni, dei comportamenti di spesa e del livello di soddisfazione dei turisti.
La neuropsichiatria infantile ha avuto in questi anni recenti un notevole impulso legato all' incremento epidemiologico di varie condizioni neurocomportamentali, quali i disturbi dello spettro autistico e la sindrome da disattenzione con iperattività e impulsività che causano, quasi sempre , un disadattamento funzionale dell'individuo affetto e un impatto sociale sfavorevole. Un'ulteriore ragione della crescita della disciplina è attribuibile alla sempre maggiore consapevolezza che i disturbi dell'affettività e dell'umore sono ben presenti nella popolazione infantile e adolescenziale e che, in molti casi, possono persistere in età adulta. L'interesse per antiche ma sempre attuali patologie come le paralisi cerebrali infantili, le epilessie, l'enuresi è rimasto immutato e la loro presentazione ne è la riprova. Altre condizioni emergenti, trattate sempre con stile chiaro e analizzate in prospettiva sia clinica che psicologica, sono l'anoressia nervosa e l'abuso su i minori che, oggi, costituiscono le nuove scommesse della neuropsichiatria infantile rivolta sia alla cura che alla prevenzione.