
Fra il 1943 e il 1945 tedeschi, fascisti e partigiani furono protagonisti della guerra combattuta in Italia. Mettendo a fuoco il tema dei patteggiamenti tra avversari, il volume si interroga sul carattere dello scontro che li vide contrapporsi e cerca di verificare se nel contesto di guerra totale siano esistiti spazi per una limitazione della violenza e per la conduzione del conflitto secondo canoni più tradizionali. Accordi e scambi di prigionieri, che sembrerebbero irrealizzabili nell'Italia di quegli anni, furono parte delle strategie messe in campo dai nazisti per fronteggiare la Resistenza. Accanto al ricorso alle tregue come tattica di lotta contro i partigiani, dal volume emergono la centralità della guerra e della violenza per il fascismo di Salò, le insidie rappresentate dai patti per la Resistenza, divisa fra il rifiuto delle tregue e le difficoltà materiali di partigiani e civili, e una maggiore propensione dei resistenti a patteggiare con i tedeschi piuttosto che con i fascisti. Questo atteggiamento dei partigiani, unitamente alla chiusura degli uomini della Repubblica sociale verso gli accordi, conferma lo scontro fra italiani come uno dei tratti portanti degli ultimi due anni di guerra in Italia.
Nell'era della globalizzazione le scelte di politica economica assumono un ruolo sempre più essenziale nelle strategie aziendali, proprio per effetto dell'integrazione finanziaria e reale. Al tempo stesso, le strategie delle grandi aziende, specialmente di quelle multinazionali, e gli andamenti dei mercati (in particolare di quelli finanziari) condizionano le scelte pubbliche in misura più incisiva e possono portare a conseguenze di rilievo anche drammatico per la vita quotidiana di tanti. Il libro indaga su questi temi, arrivando a discutere i maggiori problemi correnti alla luce dei principi fondamentali delle scelte pubbliche, sinteticamente esposti all'inizio della trattazione, e della logica della politica economica. Le principali modifiche della presente edizione riguardano: l'introduzione di nuovi concetti, come quello di crisi sistemica, e una diffusa applicazione dei concetti già presenti nel testo ai problemi posti dalla recente crisi finanziaria ed economica; le innovazioni di policy introdotte dalle autorità monetarie e fiscali in relazione alla crisi; le altre innovazioni nelle politiche degli organismi internazionali, in particolare dell'UE, per l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona; una nuova presentazione dei problemi di coordinamento internazionale, la puntualizzazione di numerosi altri concetti, una generale revisione del contenuto e l'aggiornamento dei riferimenti bibliografici alla luce delle più recenti tendenze dottrinarie.
Questo libro affronta le origini del cristianesimo percorrendo passo dopo passo e per ambiti geoculturali il percorso del movimento iniziato in terra d’Israele da Gesù di Nazaret e proseguito, attraverso le varie tappe della sua prima espansione, in ambito giudaico e soprattutto greco-romano e individua i vari gruppi che si sono man mano costituiti nel suo nome.
Il XX secolo ha visto le chiese cristiane in un certo affanno per quanto riguarda il loro rapporto con la società: l’allontanamento delle grandi masse operaie dalla pratica religiosa, l’ateismo comunista al potere in ampie regioni del globo, la radicale secolarizzazione occidentale, l’emergere, anche in contesti tradizionalmente cristiani, del pluralismo religioso. Il pensiero teologico ha reagito a tali sfide con grande vivacità, facendo del Novecento uno dei secoli più ricchi dell’intera storia del pensiero cristiano. Il volume ripercorre i principali snodi della riflessione teologica recente, guidando il lettore, anche profano, in un’avventura intellettuale che proprio la nostra cultura, ampiamente scristianizzata, merita di conoscere.
Il testo è una breve introduzione ai temi fondamentali della filosofia del linguaggio e si rivolge soprattutto ai giovani che si avvicinano per la prima volta a questa disciplina. Scritto in uno stile chiaro ed elegante, il lavoro si propone come una guida maneggevole per affrontare una materia che nel Novecento ha conosciuto sviluppi di cruciale importanza.
Il testo tratta gli argomenti di neuropsicologia clinica con uno stile agile e un linguaggio chiaro. Ai fini didattici, in questa seconda edizione, ampiamente rinnovata, sono presentate le più moderne nozioni sui rapporti mente-cervello, derivate sia dall'ambito più propriamente neuropsicologico che da quello delle neuroscienze cognitive. L'esposizione degli argomenti rimane tuttavia fondata sull'osservazione clinica, per offrire allo studente il quadro immediato di un paziente con disturbi neuropsicologici, con ampio riferimento all'esperienza professionale degli autori. Altrettanto rilievo è dato ai metodi di valutazione formalizzata, suggerendo prove specifiche per l'analisi dei singoli disturbi. Infine, in questa seconda edizione sono affrontati, per la loro rilevanza clinica, i temi del disturbo cognitivo lieve e dei disturbi neuropsicologici in età evolutiva.
Che cosa vuol dire fare peer education? Quali vantaggi derivano dalla sua applicazione? Quali teorie ne sono a fondamento? Il volume risponde a queste e ad altre domande sulla peer education, una metodologia di prevenzione dei comportamenti a rischio - come l'assunzione di droghe o alcol, la guida spericolata, il nullismo ecc. - particolarmente diffusi tra gli adolescenti e di promozione del benessere psichico, fisico e relazionale. L'intento è quello di fornire indicazioni teorico-operative che permettano a educatori, insegnanti, psicologi e, in generale, agli operatori del sociale di costruire un buon intervento di peer education. Ampia attenzione è rivolta alle modalità attraverso cui organizzare la formazione dei peer educator e alla descrizione delle diverse tecniche di conduzione di gruppo che facilitino il coinvolgimento attivo dei partecipanti e un apprendimento di abilità, e non solo di conoscenze.
Quanto furono presenti le donne sulla scena culturale della prima modernità? E quante di loro con le loro opere hanno dato un significativo contributo alla filosofia? Considerato il numero di autrici di notevole qualità filosofica e l’interesse mostrato per le loro pubblicazioni, suscita molta perplessità la quasi totale assenza di queste intellettuali dalle storie della filosofia scritte negli ultimi anni: nessuna donna è segnalata per aver dato un contributo significativo e originale al pensiero moderno. Il volume illustra la specificità del rapporto tra le donne e la filosofia moderna, rappresentandone i passaggi più significativi dalla umanistica querelles des femmes alla questione dell’educazione, dal principio di uguaglianza alla rivendicazione dei diritti, fino alla proposta di una nuova soggettività umana.
Che cos'è l'esistenza? Ci sono gli universali? Qual è la natura degli oggetti materiali del mondo che ci circonda? E, infine, le cose hanno un'essenza? Questi quattro interrogativi sono al centro dell'attuale dibattito filosofico e in particolare della disciplina che comunemente chiamiamo "ontologia". Il libro ricostruisce l'origine delle questioni proposte illustrando le risposte fornite dal pensiero greco, medievale e moderno. Lo scopo del testo è duplice: da un lato si vuole dare profondità storica al dibattito filosofico contemporaneo, evidenziando come problemi e soluzioni non nascano oggi ma affondino le proprie radici in una lunga e sfaccettata tradizione; dall'altro, s'intende mostrare come la storia delle dottrine ontologiche e metafisiche possa essere illuminata e meglio compresa se si tiene presente il modo in cui l'ontologia viene praticata oggi. L'ontologia e la sua storia sono, in questo quadro, due facce della stessa medaglia.
Questo volume parte da una considerazione: la cooperativa nasce quale forma sociale di gestione di un'attività imprenditoriale. Oggi, questa funzione sociale - peraltro costituzionalmente sancita - appare ancora attuale? E, soprattutto, trova corrispondenza nella concretezza quotidiana a livello giuridico, economico ed economico-aziendale? Stimolati da questi interrogativi, studiosi di diversa provenienza scientifica e geografica - in collaborazione col centro studi Impresa sociale e cooperativa (isco), e col gruppo Economia Responsabile (ECORES) che riunisce docenti e ricercatori della Facoltà di Economia di Firenze - si sono confrontati in un'ottica multidisciplinare su un tema trasversale quale la cooperazione. Un primo risultato-oltre alla personale consapevolezza dell'arricchimento culturale dei partecipanti - è rappresentato da questa raccolta di saggi, che si prefigge uno scopo ben preciso: contribuire al confronto scientifico-culturale sull'impresa cooperativa. Prefazione di Stefano Zamagni; postfazione di Guido Bonfante.