
Meditazioni quotidiane per il tempo dopo Pentecoste 2014.
L'immagine che meglio raffigura monsignor Ambrogio Trezzi è quella scelta per la copertina della biografia scritta da Ennio Apeciti: un sorriso caldo, uno sguardo colmo di gioia e due braccia aperte ad abbracciare coloro che gli sono di fronte. Perché l'intera esistenza del sacerdote di Paina di Giussano è stata guidata dalla felicità del donarsi, dello spendersi per chiunque avesse bisogno. Non c'è persona che l'abbia conosciuto, rivela don Daniele Gandini nella prefazione, che non abbia speso una "confidenza di bene", non c'è famiglia che non abbia narrato un segno di bontà lasciato nella loro vita. Quella bontà che è stata il filo conduttore della sua esistenza e che il titolo bene sottolinea, riportando una frase pronunciata da Monsignor Bernardo Citterio nel celebrarne le esequie. Pagina dopo pagina viene svelato ciò che ha animato monsignor Trezzi in tutta la sua vita: l'amore sincero per Dio e per i fedeli a lui affidati, di cui si sentiva padre a tutti gli effetti, come il buon pastore che conosce le sue pecore arrivando a offrire tutto sé stesso per loro".
La vicenda di Giacobbe è sorprendentemente moderna e coinvolgente per l'attualità delle tematiche che chiama in causa: inganni, furbizie, incoerenze, slanci di generosità, paure, coraggio e diffidenze; ma sopra ogni cosa si rivela un Dio che abita le contraddizioni con discrezione, pazienza e misericordia, raccogliendo ogni vita umana per condurla a una realizzazione inattesa e definitiva, e che riconsegna l'appartenenza al proprio popolo in una prospettiva nuova e più compiuta. L'esperienza di questo patriarca, figlio di Isacco e nipote di Abramo, offre dunque notevoli spunti per ripensare l'esperienza di fede del nostro tempo. soprattutto stimola a ripensare il tema dell'appartenenza alla Chiesa e il modo in cui quest'ultima sta di fronte alle contraddizioni dell'uomo moderno e della condizione giovanile in modo particolare.
Il volume raccoglie il testo integrale del "Discorso alla Città" tenuto nella Basilica di Sant'Ambrogio dal cardinale Angelo Scola. L'alimentazione, l'energia, il pianeta e la vita: l'Arcivescovo mette a fuoco i temi di Expo 2015, e quindi l'uomo e il suo rapporto col creato. Il pianeta è consegnato all'uomo per il suo "dominio"? O è intoccabile come qualcosa di "sacro"? L'autore tenta una risposta proponendo una "ecologia umana". A partire dal nesso tra bisogno e desiderio, affronta argomenti che domandano un "nuovo umanesimo", necessario per assicurare il futuro dei nostri figli. "In verità nutre la vita solo ciò che la rallegra".
"La dimensione contemplativa della vita" è il titolo della prima lettera pastorale che Carlo Maria Martini scrisse appena arrivato a Milano. E lo stesso titolo è stato ripreso per una nuova collana, diretta da Mons. Claudio Stercal e pubblicata da Centro Ambrosiano, con l'intento di proporre il pensiero e alcuni degli scritti più significativi del cardinale, attualizzandone i contenuti e commentandoli alla luce dei cambiamenti sociali intervenuti in questi anni. Questo è il primo volume a essere pubblicato, e contiene la visione di Martini sulla Chiesa, una Chiesa che non ha paura del presente perché capace di volgere lo sguardo al futuro, riuscendo ad amare e accogliere come nessun'altra istituzione da fare. Introdotte da una prefazione di Mons. Erminio De Scalzi, le parole di Martini si rivelano una volta in più coraggiose, mostrando grande affinità con quelle di un altro gesuita: il Cardinale Bergoglio oggi papa Francesco.
Anche quest'anno la tradizionale lettera di Natale dell'arcivescovo Angelo Scola ai bambini. Età di lettura: da 6 anni.
Chi l'ha detto che la Bibbia è noiosa? In questo libro troverai alcune storie bibliche sotto forma di racconti teatrali, da leggere nel tempo libero, raccontare in famiglia o mettere in scena in oratorio... Il modo più semplice per entrare nel grande libro della Bibbia è di seguire i personaggi nelle loro avventure. Ti ritroverai con Giona sul mare in tempesta, con Davide all'ombra di Golia il troglodita, oppure a Betlemme, nella notte luminosa che ha cambiato la storia, duemila anni fa...
La felicità è la piena realizzazione personale sono un desiderio di ogni giovane, un'aspirazione per la vita di ogni uomo o donna. Ma è davvero possibile raggiungere questo obiettivo? Ripercorrendo il "Discorso della montagna", Bortolo Uberti si concentra sulle Beatitudini: la via sicura da percorrere che Gesù ha indicato e spiegato a ciascuno di noi per conseguire una gioia piena e duratura già a partire da oggi, da qui.
“La pagina delle beatitudini è rivoluzionaria. Fa venire voglia di cambiare il mondo: per questo, prima di tutto, deve cambiare noi stessi; coinvolge tutti in un’avventura straordinaria”. L’uomo è un inguaribile cercatore di gioia, grande o piccola che sia. Tutto ciò che l’uomo pensa, decide e compie ha come scopo la felicità. Paradossalmente, anche quando sbaglia l’uomo agisce in ragione della propria felicità, magari distorta. Gioia è l’altro nome che si può attribuire al senso della vita, perché il senso della vita è essere felici. Il senso è quella forza che dà ragione alle nostre azioni, ai nostri desideri, alle nostre scelte, a ogni nostra battaglia. Il senso è ciò che ci permette di guardare avanti, verso il domani, con la certezza che sarà promettente. Ci permette di non smarrirci nel caos, di non rassegnarci al caso, di non sprofondare nel fango di ciò che non va e di ciò che fa male e fa del male.
Nei dieci capitoli del libro c’è tutto questo e anche di più. C’è la mucca di Chagal, il Fil al posto del Pil (felicità interna lorda), la grande G della Giustizia, il Faruest, Massimo Troisi e tanto altro ancora.
Un libro che si rivolge in prima battuta ai ragazzi ma non solo a loro, perché la ricerca della felicità, del senso, è una ricerca che non conosce età.
Una particolarità del volume è la presenza di QR code, che permettono l’accesso via smartphone e tablet a contenuti multimediali aggiuntivi.
Molto spesso una biografia non riesce a far emergere tutto lo spessore del personaggio la cui esistenza viene raccontata. Questo perché ci sono aspetti che sfuggono alla logica di una narrazione cronologica, aspetti umani e personali che non possono splendere adeguatamente semplicemente enunciandoli. "Malato di infinito", un volume che riesce a fare emergere appieno la straordinaria figura umana e spirituale di don Carlo Gnocchi mettendone in luce le virtù. Una vita, quella di don Gnocchi, spesa interamente al servizio dei più bisognosi e dei più fragili, raccontata dallo stesso don Carlo e da chi ha avuto il privilegio di essergli a fianco. Le testimonianze mettono in luce un sacerdote che il Cardinal Martini ebbe a definire un "imprenditore della carità", il cui agire creativo, lungimirante, coraggioso e profetico ne ha fatto un modello di umanità cristiana. Impreziosito da una prefazione del Card. Dionigi Tettamanzi.
Anche quest'anno il Centro Ambrosiano ha pubblicato il nuovo volume di "Ricerche storiche sulla Chiesa ambrosiana" con il contributo di diversi studiosi che lo arricchiscono mediante la loro collaborazione. Il volume di quest'anno si apre con una carrellata sul Medioevo di Mariano Comense, antica pieve della diocesi di Milano.