La cristianizzazione dei territori del Nord America porta in sé l'impronta dell'intera Europa cristiana, la cui articolata complessità confessionale ha dato vita a una variegata fenomenologia di esperienze religiose e di modalità d'evangelizzazione. Oggetto di questi due volumi, tratti come di consueto dalla Settimana Europea organizzata dalla Fondazione Paolo VI di Gazzada (VA), è l'espansione religiosa dell'Europa Cristiana nel Nord America, con il ruolo avuto dalle diverse e multiformi esperienze religiose europee nella cristianizzazione di questi territori e delle popolazioni autoctone. Grazie all'intervento di studiosi specialisti vengono considerate le evoluzioni storiche del Protestantesimo americano, dell'Ortodossia e dei grandi flussi migratori tra Otto e Novecento al fine di delineare un bilancio dell'identità americana e delle sue attuali evoluzioni, che non sono prive di influssi sul futuro della cultura europea.
Due sono le decisioni attorno alle quali ruota il discorso sulla Confermazione: da un lato la scelta di Gesù di rimanere con noi attraverso il dono del suo Spirito e dall’altro la scelta di chi crede in lui di diventare suo “testimone”, cioè di «fare da ponte tra Gesù... e tutti quelli che Lui ci mette vicino». Grazie alla libertà, dono di Dio, queste decisioni non stanno in piedi da sole: l’una ha bisogno dell’altra, come se fossero la stessa scelta, la stessa «scelta decisiva».
La scelta decisiva è appunto il titolo della prima lettera ai ragazzi della Cresima della Diocesi ambrosiana scritta dal cardinale Angelo Scola. Scritta di suo pugno, a mano, è stata poi trascritta in una grafica che riprende la dimensione di una busta da lettere in cui si trova un dono prezioso e personale: il messaggio inviato dall’Arcivescovo di Milano a ciascun cresimando, nella speranza di incontrarlo poi, insieme ai genitori, ai padrini e madrine e ai catechisti, a San Siro il 2 giugno prossimo.
La lettera dell’Arcivescovo illustra in breve, in modo chiaro e diretto, ai ragazzi quale sia il significato del Sacramento della Confermazione. «La Confermazione, come tutti i sacramenti, è un incontro con Gesù - scrive -. È Lui, per primo, a confermare la sua amicizia con noi. Il Signore ti dice: “Mi impegno con te” e aspetta la tua conferma». Anche qui viene ribadito il doppio passaggio della Confermazione, cioè la conferma reciproca di un’amicizia, che impegna e responsabilizza sempre.
Dalla lettura de La scelta decisiva può partire un percorso di accompagnamento rivolto ai cresimandi, perché, grazie all’accoglienza del dono dello Spirito del Risorto, possano desiderare di vivere «da grandi» o «per dirlo con il vostro linguaggio - continua l’Arcivescovo - ... “alla grande”». E che cosa significa allora per i catechisti suscitare questo desiderio? Fare in modo che possa essere sempre alimentato e portare frutti. Agli educatori che propongono la lettura di questa breve lettera viene chiesto di aiutare i ragazzi a leggere «con verità» la loro vita, troppo spesso «intossicata» da ciò che non è amore e, soprattutto, di farsi testimoni, dimostrando che uno stile di vita che sia quotidianamente «risposta» a un amore ricevuto è davvero possibile!
Questo anno pastorale è polarizzato dal Settimo Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà qui a Milano. Anche la proposta di Formazione Permanente del Clero intende porre l'attenzione sul tema della famiglia, visitandolo però da un punto di vista particolare. Lo dice bene il titolo che abbiamo scelto per questo nostro Quaderno: Generare alla fede. "Il ministero, la famiglia, la vita di Dio". L'ottica è quella dell'esperienza della fede e l'argomento specifico è il contributo che la famiglia e il ministero sono chiamati a offrire su questo punto in reciproca collaborazione.
"Crisi e travaglio" è il titolo del primo "Discorso alla città" pronunciato dal cardinale Angelo Scola. Da più di cinquant'anni è tradizione che l'Arcivescovo di Milano, ai primi vespri della Solennità di Sant'Ambrogio, si rivolga alla città, rappresentata da tutte le sue autorità istituzionali, civili e militari, e a tutta la Diocesi, per proporre alcune considerazioni su aspetti particolarmente urgenti della vita comune.
Musica ed accompagnamento per il preconio Pasquale ambrosiano.
"Voglio rinnovare il mio appello allo slancio missionario, anche simbolicamente lasciando in dono a tutte le comunità parrocchiali il nuovo Evangeliario ambrosiano: un segno potente di fede e di arte, per dire il nostro amore a Cristo e alla sua Parola, la nostra apertura al mondo contemporaneo e la fiducia audace nello Spirito santo che lo abita, la nostra nativa e liberante vocazione a realizzare la bellezza divina dell'umano e del cosmo." (Arcivescovo Dionigi Tettamanzi) L'Evangeliario è un libro liturgico: il suo scopo è quello di essere strumento di quella rivelazione che sorprese i pastori nella notte di Natale, avvolse di luce la loro vita così ordinaria e annunciò la grande gioia.Quella che era una notte come tutte le altre, la ripetizione di una fatica quotidiana, fu visitata dallo stupore; il buio che, come un'ovvietà, deruba il creato della sua bellezza si aprì alla luce che rivelava la presenza del Creatore; l'abitudine che rende sopportabile la noiosa vigilanza notturna conobbe il fremito di una attrattiva inaudita: "andiamo dunque... vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere" (Lc 2, 15).
"Se nella preghiera sembriamo noi che incominciamo a parlare a Dio, ad un certo punto ci troviamo a parlarecon Lui, infine scopriamo che pregare è ascoltare Dioche parla con noi!" (Carlo Maria Martini). Perché pregare, se la preghiera è un'esperienza così rara e difficile? L'atteggiamento migliore di fronte a queste difficoltàè quello dei discepoli che, dopo aver visto Gesù ritornare lieto e disteso dalla preghiera, gli hanno chiesto: "Signore, insegnaci a pregare!" (Lc 11,1). Gesù è il vero Maestro della preghiera e noi sediamo vicino ai suoi discepoli ed ascoltiamo la sua Parola. Innanzitutto Gesù ci rassicura: "Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro" (Mt 18,19). È meraviglioso scoprire la vicinanza di Dio in una famiglia che impara a pregare! Gesù non si dimentica mai di noi, conosce e condivide ogni nostra difficoltà. Ci accompagnerà nei nostri sforzi per imparare a dialogare con il Padre. Da qui è nato questo libretto. Contiene qualche riflessione sulla preghiera, e alcuni esercizi pratici. Buona preghiera in famiglia!
L'insegnamento su Gesù e il suo Spirito non è argomento banale. Chiede una guida esperta che sappia introdurre nella profondità e nella bellezza del cristianesimo. È quanto fa, negli scritti raccolti in questo volume, il teologo Giuseppe Colombo, sulla base di alcune catechesi del beato Giovanni Paolo II. Queste due specialissime guide si esprimono "con la libertà e la chiarezza di chi 'sa'. Affrontano, con intelligenza e coraggio, le questioni e le contestazioni che la storia della Chiesa ha conosciuto. Rileggono, con attenzione e profondità, le migliori pagine della Bibbia e della teologia cristiana. Si confrontano, quando necessario, con le espressioni più significative della cultura internazionale" (dalla Presentazione di monsignor Claudio Stercal).
Dalla morte di Adamo e di Eva a quella di Maria, passando attraverso quella degli uomini dell'Antico Testamento fino a quella dei Santi, la von Speyr prende per mano ciascuno di noi, immergendoci nel mistero della morte che è un modo attraverso il quale Dio ha scelto di farsi vicino all'uomo, riconciliandoci a lui, mediante la morte e risurrezione del suo Figlio. Nulla, infatti, dell'esperienza umana della morte, come abbandono e derelizione, è estraneo alla morte e risurrezione del Figlio. E la sua Chiesa, assieme alla Vergine Maria e a tutti i Santi, è chiamata sempre di nuovo ad immergersi in essa, così da poter testimoniare ad un mondo che è alla ricerca della Vita il luogo nel quale proprio la Vita ha scelto di farsi prossima a ciascuno.
In occasione del Natale il nuovo Arcivescovo di Milano ha deciso di rivolgersi ai bambini con una lettera a loro dedicata. Il cardinale Angelo Scola invita i più piccoli a scoprire che Gesù è vivo e cammina con te; li spinge a domandarsi che cosa c'entri Gesù con la vita di tutti i giorni (con la scuola, con la musica, magari anche con la malattia o la fatica di qualche membro della famiglia). L'Arcivescovo invita a riflettere sul fatto che Gesù Bambino è il dono più grande che gli uomini abbiano ricevuto e che si manifesta nella vita quotidiana di ognuno. Questo significa dire "Buon Natale!"