
Care famiglie, la vostra vocazione non è facile da vivere, specialmente oggi, ma quella dell'amore è una realtà meravigliosa, è l'unica forza che può veramente trasformare il cosmo, il mondo.
Benedetto XVI
Cari genitori,
queste pagine sono dedicate a voi,
che avete figli piccoli eppure non più piccolissimi, bambini e bambine che chiedono ogni giorno cura e attenzione
ma insieme cominciano a domandare il senso di ciò che fate per loro. La domanda “perché?” è tante volte sulla loro bocca…
Presentando il Catechismo dei Bambini,
i vescovi italiani scrivono che, se si aiutano i bambini di oggi «a vivere e a camminare da bambini alla presenza del Signore, nella gioia e nella serenità, nella dignità e nella libertà», si pone «la premessa migliore per il loro sviluppo armonico domani».
State collaborando dunque, come genitori, con il Padre del cielo
che plasma a poco a poco questi bambini
nella loro originale identità, tenendoli tra le sue mani con tenerezza e fiducia.
È un compito bello e impegnativo
al quale questo percorso vuole dare concretezza.
Buon cammino insieme!
Le tavole del trittico tracciano così tre cerchi concentrici sempre più ampi: dal discernimento in vista della vocazione presbiterale, alle “grandi tensioni del cuore” che sostengono un serio cammino di radicalità evangelica, agli atteggiamenti umani e spirituali previi a qualsiasi scelta determinata e che possano rendere autentica la “disponibilità a 360°” nei confronti della chiamata del Signore. Non è difficile individuare l’obiettivo che,
come “filo rosso” collega tutti i testi pubblicati: favorire le condizioni per un attento e sereno discernimento della propria vita, al fine di percepire la chiamata che il Signore rivolge a ciascuno.
La pubblicazione dei tre volumi idealmente accompagna tre anniversari di eventi che hanno segnato in modo definitivo la vita del card. Martini: il cinquantesimo di Professione religiosa solenne (2 febbraio 2012), il sessantesimo di Ordinazione presbiterale (13 luglio 2012), il trentesimo di cardinalato (2 febbraio 1983). Il Seminario ha inteso festeggiare queste ricorrenze e onorare l’Arcivescovo emerito, raccogliendo e riproponendo
frutti significativi del suo illuminante magistero.
Un manuale che risponde a questiti precisi e concreti. Come restare in contatto coi genitori di bimbi battezzati? Come avviare un confronto con chi non si conosce? Come sostenere i genitori nel loro percorso educativo?
Un testo che interpreta il sacramento come l'inizio del percorso di fede e non, come spesso accade, la fine.
Un testo invitante, ideale per genitori di bambini nei primissimi anni di età.
Il presupposto di partenza è semplice: "quando hai un figlio, tutto cambia".
Un libretto che offre parole nate dall'esperienza di altre coppie per accompagnare i cambiamenti quotidiani dei figli.
Nel 1960 Giovanni Battista Montini scrive una delle sue Lettere pastorali più preparate e per la quale si è più documentato, intitolata "Per la famiglia cristiana". Essa viene riproposta in questo volume, insieme a quattro omelie dell'arcivescovo in occasione di nozze, dal taglio più confidenziale. Da questa raccolta è possibile ricavare agevolmente il pensiero di Montini su quella che definisce una "vitale questione": il matrimonio e la famiglia, basilari per la vita umana e cristiana, oggi posti al centro dello studio sociologico, dell'assistenza caritativa, della cura pastorale e della meditazione spirituale. La riflessione di Montini risulta essere di grande attualità in una società in cui i principi fondanti del matrimonio e della famiglia devono continuamente confrontarsi con le trasformazioni della vita contemporanea.
La cristianizzazione dei territori del Nord America porta in sé l'impronta dell'intera Europa cristiana, la cui articolata complessità confessionale ha dato vita a una variegata fenomenologia di esperienze religiose e di modalità d'evangelizzazione. Oggetto di questi due volumi, tratti come di consueto dalla Settimana Europea organizzata dalla Fondazione Paolo VI di Gazzada (VA), è l'espansione religiosa dell'Europa Cristiana nel Nord America, con il ruolo avuto dalle diverse e multiformi esperienze religiose europee nella cristianizzazione di questi territori e delle popolazioni autoctone. Grazie all'intervento di studiosi specialisti vengono considerate le evoluzioni storiche del Protestantesimo americano, dell'Ortodossia e dei grandi flussi migratori tra Otto e Novecento al fine di delineare un bilancio dell'identità americana e delle sue attuali evoluzioni, che non sono prive di influssi sul futuro della cultura europea.
Due sono le decisioni attorno alle quali ruota il discorso sulla Confermazione: da un lato la scelta di Gesù di rimanere con noi attraverso il dono del suo Spirito e dall’altro la scelta di chi crede in lui di diventare suo “testimone”, cioè di «fare da ponte tra Gesù... e tutti quelli che Lui ci mette vicino». Grazie alla libertà, dono di Dio, queste decisioni non stanno in piedi da sole: l’una ha bisogno dell’altra, come se fossero la stessa scelta, la stessa «scelta decisiva».
La scelta decisiva è appunto il titolo della prima lettera ai ragazzi della Cresima della Diocesi ambrosiana scritta dal cardinale Angelo Scola. Scritta di suo pugno, a mano, è stata poi trascritta in una grafica che riprende la dimensione di una busta da lettere in cui si trova un dono prezioso e personale: il messaggio inviato dall’Arcivescovo di Milano a ciascun cresimando, nella speranza di incontrarlo poi, insieme ai genitori, ai padrini e madrine e ai catechisti, a San Siro il 2 giugno prossimo.
La lettera dell’Arcivescovo illustra in breve, in modo chiaro e diretto, ai ragazzi quale sia il significato del Sacramento della Confermazione. «La Confermazione, come tutti i sacramenti, è un incontro con Gesù - scrive -. È Lui, per primo, a confermare la sua amicizia con noi. Il Signore ti dice: “Mi impegno con te” e aspetta la tua conferma». Anche qui viene ribadito il doppio passaggio della Confermazione, cioè la conferma reciproca di un’amicizia, che impegna e responsabilizza sempre.
Dalla lettura de La scelta decisiva può partire un percorso di accompagnamento rivolto ai cresimandi, perché, grazie all’accoglienza del dono dello Spirito del Risorto, possano desiderare di vivere «da grandi» o «per dirlo con il vostro linguaggio - continua l’Arcivescovo - ... “alla grande”». E che cosa significa allora per i catechisti suscitare questo desiderio? Fare in modo che possa essere sempre alimentato e portare frutti. Agli educatori che propongono la lettura di questa breve lettera viene chiesto di aiutare i ragazzi a leggere «con verità» la loro vita, troppo spesso «intossicata» da ciò che non è amore e, soprattutto, di farsi testimoni, dimostrando che uno stile di vita che sia quotidianamente «risposta» a un amore ricevuto è davvero possibile!