Questo secondo volume del Messale quotidiano ambrosiano”, relativo al Mistero della Pasqua del Signore, offre ai fedeli e ai diversi animatori liturgici per l’esercizio del loro ministero quanto serve ad una piena partecipazione alla messa festiva e feriale in Quaresima, nella Settimana Autentica e nel Tempo Pasquale.”
Un sussidio per seguire la Via Crucis.
Questo secondo volume del Messale quotidiano ambrosiano”, relativo al Mistero della Pentecoste, offre ai fedeli e ai diversi animatori liturgici per l’esercizio del loro ministero quanto serve ad una piena partecipazione alla messa festiva e feriale nel periodo di Pentecoste.”
L'entrata in vigore del nuovo Lezionario Ambrosiano (2008) ha comportato una serie di novità sia nella scelta dei brani biblici che vengono proclamati durante la liturgia eucaristica, sia nella struttura stessa dell'anno liturgico ambrosiano. Il presente volume, insieme ad una sintetica presentazione del nuovo Lezionario nella sua struttura e nelle sue peculiarità, propone anche una serie di cinquantadue commenti liturgici, storici e spirituali sui vari periodi dell'anno liturgico ambrosiano e sulla principali feste del Signore, della beata vergine Maria e dei Santi.
Formatesi come nazioni all'interno del Commonwelth bizantino ed evangelizzate ad opera di missionari bizantini attorno al sec. Vili, la storia religiosa ed ecclesiastica di Serbia e Bulgaria emerge a partire dai santi Cirillo e Metodio (sec. IX), la cui opera di evangelizzazione degli Slavi, nella loro lingua, diede importanti frutti nell'area balcanica. Attorno al Mille, comincia una staffetta politica e culturale tra Bulgaria e Serbia con la creazione di due Imperi splendidi di vita politica, religiosa, letteraria e artistica, il cui influsso si diffonde anche nel Balcano non slavo e nel resto della Slavia orientale. La caduta sotto il giogo turco alla fine del Trecento segna per i due paesi un grado di sviluppo diverso e una crescente arretratezza, da cui la Serbia comincia ad uscire all'inizio del Settecento e la Bulgaria si libera solo nella seconda metà dell'Ottocento; ma per entrambi il compito principale in campo internazionale è la ricerca di una collocazione congeniale tra Costantinopolì, Mosca e le potenze occidentali, con il problema dei modelli culturali sempre più secolarizzati dell'Occidente.
Analizza fasi, metodi e risultati della conquista e della diffusione dell'Islam, seguendo anche la sorte delle altre confessioni religiose soprattutto quella cattolica e quella ortodossa, con le loro ricche e articolate espressioni istituzionali e popolari - nel Balcano ottomano durante il processo, prima, di "islamizzazione" e, poi, di "de-islamizzazìone". L'Islam nel corso della lunga dominazione ottomana ha conquistato una grande parte del Sudest europeo, diffondendosi con vari mezzi e non sempre violenti nelle terre albanesi, bulgare, serbe e croate (specialmente nelle aree bosniaco-erzegovesi), greche, e la vita religiosa islamica ha influito sul costume, sulla mentalità sulla letteratura, sull'arte, sulla storia sociale e sulla cultura materiale del mondo balcanico. Dopo la fine del dominio turco, l'espansione territoriale dell'Islam ha subito progressivamente delle contrazioni; ma la sua presenza è rimasta numericamente rilevante, culturalmente forte e oggi manifesta anche un volto più marcatamente politico e aggressivo, in parte finanziato dall'esterno, e si rivela come fenomeno nuovo, da non considerare solo sul piano religioso.