La percezione di sé, da parte di un bambino "diverso" (immigrato o disabile), è influenzata non solo dallo sradicamento dal proprio paese d'origine o dalle ridotte capacità determinate da una patologia, ma anche dalle rappresentazioni sociali che di tale condizione hanno quelli che entrano in contatto con lui. È questo modo di vedere e porsi nei suoi confronti che va curato e coltivato, perché è negli occhi degli altri che un bambino si rispecchia e si riconosce. Questo libro tratta argomenti utili a favorire la cultura dell'accoglienza e un'etica della responsabilità, e lo fa in veste di manuale operativo, capace di offrire con leggerezza strumenti preziosi per cogliere in ogni "diversità" un'opportunità.
Giochi,ed esercizi teatrali al centro dei quali è posto un singolare protagonista indiscusso: il libro. Questo libro presenta un percorso-laboratorio, che può essere proposto in ambito scolastico (a partire da! secondo ciclo della scuola primaria) come anche in altri contesti (biblioteca, centri estivi, università della terza età), articolato in giochi da fare in gruppo per sviluppare la capacità di comunicare (anche con il corpo), di controllare le proprie emozioni e di rielaborare le informazioni in modo critico. Le tecniche affrontate sono le più svariate e offrono ai partecipanti la possibilità di sperimentare gli elementi più caratteristi ci del linguaggio teatrale, in un alternarsi di giochi di espressione corporea e verbale, di spontaneità ed improvvisazione, individuali, di coppia e di gruppo. Alla fine del percorso gli autori propongono anche una traccia da seguire per organizzare un vero e proprio spettacolo teatrale, nel quale mettere in pratica le competenze acquisite. Un laboratorio da utilizzare non solo con i bambini, ma anche con gli adulti.
Dal 30 al 60% della giornata di un bambino della primaria è impegnata in attività di scrittura. È quindi importante, in caso di sospetto, poter valutare il grado di apprendimento delle competenze ortografiche ed intervenire con un trattamento mirato delle eventuali difficoltà. Questo test permette di valutare le capacità di scrittura lessicale e sublessicale in bambini dai 6 ai 14 anni attraverso 160 stimoli, suddivisi in 4 sezioni: parole regolari con corrispondenza fonema/grafema 1:1; parole regolari con corrispondenza fonema/grafema non 1:1 (parole che richiedono una conversione su base sillabica, per esempio che contengono i fonemi ([k], [g], [tS], [dJ]); parole a trascrizione potenzialmente ambigua (gl/li, gn/ni, br/bbr, cu/qu/cqu), non parole con corrispondenza fonema/grafema. Il CD-ROM allegato presenta un programma che velocizza la correzione e calcola automaticamente i punteggi.
Nelle scuole italiane l'integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali vengono costruite con responsabilità giorno dopo giorno, con fatica e possibili sconfitte, ma anche con successi e soddisfazione, attraverso progettualità aperte alla vita adulta. Questi Bisogni Educativi Speciali richiedono un'attenzione particolare ad alcuni aspetti ben precisi per la messa in atto di un'integrazione che sia realmente di qualità: la piena applicazione degli aspetti normativi; lo sviluppo di una vera e propria cultura dell'integrazione; una continua opera di ampia sensibilizzazione; percorsi educativo-didattici individualizzati sensibili alle differenze; l'attuazione di una didattica quotidiana e delle attività educativo-formative arricchite di "specialità"; la condivisione e lo scambio di esperienze e buone prassi; la continua attenzione alla ricerca nell'ambito della pedagogia speciale e dalla psicologia dell'educazione; l'alleanza tra le varie figure coinvolte, in primis la famiglia, e le diverse professionalità. Il processo di integrazione va alimentato per farlo crescere e per questo abbiamo bisogno di precisi indicatori di qualità e di modelli di riferimento condivisi (come la classificazione ICF dell'OMS). Questo lavoro ha lo scopo di guardare all'integrazione scolastica per fare il punto su quello che è stato fatto fino ad ora e sviluppare un'analisi della situazione attuale individuando nuovi percorsi per migliorarne la qualità.
L'ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) è il nuovo strumento elaborato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per descrivere e misurare la salute e la disabilità della popolazione. Esso rappresenta la versione definitiva e approvata a livello mondiale della Classificazione Internazionale delle Menomazioni, delle Disabilità e degli Handicap (ICIDH). L'ICF consente di cogliere, descrivere e classificare ciò che può verificarsi in associazione a una condizione di salute, cioè le "compromissioni" della persona, cioè il suo "funzionamento". Non è una classificazione che riguarda soltanto le condizioni di persone affette da particolari anomalie fisiche o mentali, ma è applicabile a qualsiasi persona, dove vi sia la necessità di valutarne lo stato a livello corporeo, personale o sociale. Si tratta di una rivoluzione della concettualizzazione della disabilità, che tiene conto di fattori contestuali e ambientali. L'ICF è uno strumento importante per i professionisti del campo sanitario e dei settori della sicurezza sociale, delle assicurazioni, dell'istruzione, dell'economia, del lavoro, in ambito politico e legislativo, e può essere utilizzato: come strumento educativo; come strumento clinico; come strumento di politica sociale; come strumento di ricerca; come strumento di raccolta e registrazione di dati.
Il volume presenta una proposta di intervento formativo denominata Percorsi di Promozione e Arricchimento del Legame Genitoriale, centrata sul potenziamento delle risorse intrinseche alla famiglia. È rivolto a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza degli interventi preventivi per la famiglia e la comunità e agli operatori che si occupano a diversi livelli della formazione dei genitori. A partire da un solido assetto teorico e metodologico - integrato e valorizzato dalla concreta esperienza formativa -, viene offerto al lettore un modello di intervento finalizzato a una riflessione e a un confronto sull'essere genitori in termini di identità e di competenze, e vengono presi in esame alcuni aspetti fondamentali del legame familiare quali le relazioni intergenerazionali, la storia familiare, la cura responsabile, la comunicazione e il conflitto genitori-figli. Lungi dal considerare i genitori soggetti passivi da "istruire", l'obiettivo è quello di sostenerne e potenziarne le competenze e le risorse, per incrementare i processi generativi nei legami familiari e sociali, anche grazie alla valorizzazione della relazione tra famiglia e comunità e all'attivazione di reti tra genitori e territorio.
Sono passati trent'anni dall'approvazione della legge 517 del 1977, che qualificò il contesto italiano come precursore a livello internazionale della full inclusion. Fu una scelta coraggiosa, da alcuni anche criticata come azzardata e precipitosa, che motivò, e per certi versi costrinse, la realtà scolastica italiana a rimboccarsi le maniche, elaborando e approfondendo analisi teoriche, prassi e strategie operative, modelli di intervento e di collaborazione, percorsi di formazione. Questo volume vuole fare il punto della situazione, per vedere cosa è cambiato e cosa si può ancora cambiare per migliorare la qualità della vita degli alunni con disabilità. Si tratta di un progetto che si avvale di contributi e orizzonti molteplici, così com'è, da un lato, sfaccettata l'esperienza di vita delle persone con disabilità e, dall'altro, complessa e ricca di contaminazioni la riflessione e l'operatività di quella disciplina di confine che è la pedagogia speciale. Vengono affrontati i temi della legittimazione teorica della pedagogia speciale, della fondazione giuridica ed etica dell'integrazione, verrà ripercorsa e analizzata la storia legislativa e culturale della scelta inclusiva italiana, confrontandola con le esperienze internazionali. Sono oggetto di approfondimento anche le altre dimensioni esistenziali (il contesto familiare, il gioco, la sessualità, la collaborazione con le altre figure di cura) e l'integrazione sociale più in generale, in un'ottica di progetto di vita.
Il titolo dell'opera prende spunto dal suggerimento di usare una scatola come contenitore per raccogliere le parole che i bambini usano e per riflettere insieme su di esse, imparando gradualmente a classificarle in modo corretto e ordinato. Approfondisce in particolar modo il tema della motivazione degli alunni a conoscere e a comprendere la lingua per utilizzarla in modo consapevole, coltivando il piacere di lavorare con le parole. Il volume affronta la sfida che ogni insegnante si trova a dover fronteggiare quando si pone l'obiettivo di "rendere vivace e vitale" l'apprendimento delle forme, dei significati e delle strutture linguistiche dell'italiano. Il libro, destinato alla scuola primaria (ma con indicazioni utili anche per la scuola secondaria di primo grado), propone numerose e collaudate attività di morfologia e di sintassi, da inserire negli schemi di progettazione annuale già predisposti, adattandole al contesto specifico della classe in cui si interviene. Le metodologie alle quali si fa costante riferimento nel volume sono ispirate alla "didattica attiva": la discussione, il lavoro di gruppo, la costruzione collettiva e compartecipata delle conoscenze, la riflessione sul sapere linguistico che l'alunno già possiede e che manifesta attraverso la propria produzione scritta o orale.
Il libro analizza la situazione di apprendimento del bambino dislessico per fare il punto di quello che si può fare in particolare a scuola e in famiglia, indicando i materiali più adatti per una didattica specializzata e per un buon lavoro a casa. Il testo guida inoltre criticamente il lettore nella corretta fruizione dei materiali video contenuti nel DVD e dei materiali di intervento didattico e abilitativo presenti nel CD-ROM. Il DVD contiene videointerviste ad alcuni dei massimi esperti italiani (Giacomo Stella, Enrico Savelli, Enrico Ghidoni e Cesare Cornoldi) nel campo della dislessia, accanto a testimonianze di logopedisti, insegnanti, familiari e adulti che raccontano in prima persona la loro esperienza, presentando quindi la problematica da diverse prospettive e con diverse colorazioni emotive. Il CD-ROM contiene numerosi materiali stampabili in formato PDF (articoli, parti di libri, schede operative) e versioni dimostrative di software educativodidattici, che consentono di approfondire la tematica, fornendo un ampio ventaglio di quelli che sono gli strumenti e le metodologie più attuali fornite dalla ricerca scientifica.
Il libro affronta i comportamenti che caratterizzano il disturbo ossessivo compulsivo. All'interno di un percorso di auto­aiuto, vengono suggerite alcune tecniche che possono contribuire, anche con il conivolgimento della famiglia e del partner, a liberarsi del problema, e viene chiarito quando è il caso di rivolgersi a uno specialista.