
Prakash, Alì, Karima ed i loro figli li incontriamo sul pianerottolo, mentre aspettiamo l'ascensore o sull'autobus o al supermercato mentre scelgono prodotti come quelli che cerchiamo noi. Ogni mattina entrano a scuola con i nostri figli. In alcune classi, addirittura, sono più loro con quei nomi esotici e con la pelle che tradisce la provenienza da un altro mondo che ci è arrivato fino alla porta di casa, con le fantasmagorie di colori, odori, idiomi, con le feste che non conoscevamo.
Marco Tecilla, il primo focolarino, racconta qualcosa di sé e del suo rapporto privilegiato con Chiara Lubich. Nello stile semplice e asciutto che gli è proprio, estrae dallo scrigno di una memoria ancora lucida episodi noti e meno noti che riportano alla Trento della seconda guerra mondiale e ai primordi dei Focolari.
La biografia di una donna che ha dedicato la sua vita alla promozione del dialogo tra Ebrei e Cristiani.
Pietro: l'uomo, il santo, la dottrina. Il suo ruolo in relazione agli altri apostoli, alla Chiesa e alla Chiesa di Roma.
Con uno stile narrativo vivace e romanzesco gli episodi più significativi dell'itinerario umano e spirituale di Giacomo il santo sepolto a Santiago di Compostela.
Il Commento ad Abacuc, composto tra il 389 e il 392, è dedicato a Cromazio, vescovo di Aquileia. Girolamo offre una lettura spirituale: Nabucodonosor è il diavolo e i Caldei sono i suoi seguaci, ovvero i demoni o gli eretici. Nel Commento ad Abdia, composto intorno al 396, gli Idumei che aggrediscono gli Israeliti alludono agli eretici che insidiano i credenti e li spingono ad uscire dalla Chiesa. Nei due commenti, seppure in misure diverse, Girolamo ricorre al suo repertorio esegetico consueto che combina letteratura patristica, cultura classica profana e tradizione giudaica.
Cristo come Capo del Corpo ecclesiale, pagine antologiche agostiniane tratte dai Discorsi, i Salmi e il Commento del Vangelo di Giovanni.
Lo studio nasce dalla diffusa consapevolezza che è necessaria oggi una teologia che nasca dal vissuto del credente, attenta ai segni dei tempi; una teologia che metta, cioè, in atto un dialogo fondato nell'esercizio rigoroso dell'intellettualità, ma insieme radicato nell'esperienza vitale del dono reciproco di sé. La teologia "in" Gesù nasce là dove ciascun teologo è talmente "povero" di sé da far vivere Gesù nella e come Chiesa, e cioè nella comunione fra tutti. I contributi tracciano un ricco e illuminante percorso di riflessione. A conclusione segue un suggestivo approfondimento della Chiesa anglicana, sul rapporto tra unità e verità in ambito ecumenico.
Eugippio, scrittore cristiano della tarda antichità, nato intorno al 460 e attivo nella prima parte del IV secolo, discepolo di Severino, divenne abate del monastero di Castellum Lucullanum a Napoli. Uomo di vasta cultura possedeva una fiorente biblioteca con un'ampia raccolta degli scritti di Agostino e un attivo scriptorium - ebbe corrispondenza con i personaggi più illustri del suo tempo. Il presente volume raccoglie la Vita di Severino, la Regola, gli Excerpta, tutti documenti storici importanti per conoscere la vita e la cultura del tempo.
Il Commento di Bonaventura al Vangelo di Luca risale agli anni 1254-1257, quando, maestro reggente, il francescano riprendeva le sue lezioni tenute da baccelliere biblico, ampliandole e trasformandole in "materia praedicabilis" ad uso dei predicatori. Questo intento emerge anche dalla forma letteraria: benché sia un prodotto universitario, non presenta questioni teologiche, ma è ricco di citazioni atte a fornire al predicatore ampia conferma di ciò che espone. L'opera è tradotta per la prima volta in una lingua moderna.