La ricchezza e l'attualità della tradizione filosofica ebraica
Il pensiero ebraico di fronte allo smarrimento contemporaneo
Mosès e Rosenzweig, Levinas, Sholam ecc.
In questo libro di incontri con l'amico Malka, Stéphane Mosès rievoca, in una straordinaria autobiografia intellettuale, l'itinerario che, dopo l'annientamento della Shoah, lo ricondusse gradualmente alla filosofia ebraica fino a fare di lui uno dei principali pensatori della modernità ebraica.
Dalla quarta di copertina:
In questo libro di incontri con l'amico Victor Malka, Stéphane Mosès rievoca, in una straordinaria autobiografia, l'itinerario intellettuale che lo ricondusse gradualmente alla filosofia ebraica – quasi annientata dalla Shoah – fino a fare di lui uno dei più grandi pensatori della modernità ebraica della seconda metà del XX secolo.
Dalla scoperta della ricchezza e dell'attualità di una tradizione filosofica e talmudica di cui ignorava tutto al ruolo avuto nella ricostruzione dell'ebraismo francese, dall'amicizia con Gershom Scholem all'impegno per far conoscere l'opera di Franz Rosenzweig, la storia di un uomo che ha contribuito in modo determinante a disegnare la modernità intellettuale ebraica degli ultimi decenni.
La vita e l'opera di Paolo di Tarso
La lettera ai Galati e la storia delle origini cristiane
In questo libro, Borghi ripercorre la lettera ai Galati in chiave esegetico-ermeneutica scientificamente divulgativa per farne emergere la rilevanza per la storia del cristianesimo e della cultura occidentale.
Una lettura attenta ai contesti storico-culturali dell'epoca nonché a quelli dell'Occidente contemporaneo.
Dalla quarta di copertina:
Di generazione in generazione, la Lettera ai Galati influisce sulla vita di donne e uomini distanti ormai millenni dal suo autore.
Nell'ambito del corpus neotestamentario e dei testi fondativi delle origini cristiane, lo scritto paolino è quindi importante sia per ragioni teologiche e antropologiche intrinseche sia rispetto alla storia del cristianesimo e della cultura occidentale.
Nel corso di una lettura esegetica e sapienziale del testo, Ernesto Borghi illustra così i fondamenti della vita cristiana presenti nella lettera sia nel contesto dell'antichità ellenistica del I secolo d.C. sia a confronto con talune condizioni socio-culturali dell'Occidente contemporaneo.
Il testo scritto è spesso un elemento fondamentale nella costituzione delle identità religiose.
Pertanto un'indagine storica sulle differenti modalità di produzione, circolazione, ricezione e conservazione del libro inerente un territorio che, come le Valli valdesi, è caratterizzato dalla presenza di lunga data di due diverse confessioni cristiane si rivela di grande interesse.
Il volume – che raccoglie gli atti del XLIV convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia – ne esamina in particolare tre aspetti: la stampa e la circolazione del libro tra il Piemonte sabaudo e l'Europa protestante; l'uso dei libri e la pratica religiosa tra cattolici e valdesi; infine, la formazione e la conservazione di biblioteche pubbliche e private nonché di istruzione e professioni.
Testi di: Alessandro Bima, Reinhard Bodenmann, Loris Canalia, Walter Canavesio, Paolo Cavallo, Paolo Cozzo, Andrea De Pasquale, Marco Fratini, Albert de Lange, Domenico Maselli, Roberto Morbo, Chiara Povero, Maria Prano.
Un delizioso libriccino illustrato che raccoglie dodici famose parabole di Gesù e le spiega ai più piccoli: la pecorella smarrita, il figliol prodigo, il seme di mostarda, la moneta d’argento, il tesoro nascosto, l’albero di fico…
Dalla quarta di copertina:
Gesù faceva dei "paragoni" – questo è il significato della parola "parabole" – molto semplici, perché tutti potessero riconoscere briciole della loro esperienza nelle storie che raccontava, ma soprattutto perché queste storie potessero "mostrare" le cose importanti che si possono vedere solo con gli occhi del cuore.
Ricordate che cosa diceva il Piccolo Principe? Le cose più importanti sono visibili solo col cuore.
Provate anche voi a leggere così questo libro.
Bibbia, parola degli uomini e Parola di Dio
Traduzioni e interpretazioni, due plurali d'obbligo
La retorica biblica, caratteristiche e differenze rispetto a quella classica
A partire dalla cosiddetta "lezione di Ratisbona" del pontefice Benedetto XVI e dalla risposta del vescovo luterano di Berlino Huber, giuristi, politologi, teologi e filosofi si confrontano da posizioni diverse sul rapporto tra fede e ragione, interrogandosi sull'influenza della religione sulla sfera pubblica.
Dalla quarta di copertina:
Dalla "lezione di Ratisbona" di Benedetto XVI alla replica del vescovo evangelico di Berlino, Wolfgang Huber: un problema che ha segnato la storia del cristianesimo occidentale si trova nuovamente al centro di un'accesa disputa sui criteri etici e politici della convivenza civile.
Fede e ragione oggi: non solo una riflessione sui fondamenti del cristianesimo e sui rapporti con la cultura religiosa e scientifica occidentale, ma una discussione sul rapporto tra religione e modernità, sul ruolo pubblico della religione e sulla laicità.
La crisi del pluralismo liberale, il "ritorno" del religioso sulla scena pubblica e il risorgere dei fondamentalismi ripropongono il nodo filosofico del rapporto tra fede e ragione.
Un testo dove giuristi e politologi, filosofi e teologi si confrontano e si incontrano nel tentativo di disegnare uno spazio di discussione tra credenti, protestanti e cattolici, e laici.
Da quando, nel 1896, il pastore Charles M. Sheldon (1857-1946) pubblicò in forma di romanzo i sermoni da lui pronunciati durante i culti pomeridiani della First Congregational Church di Topeka, il titolo della sua opera "Che farebbe Gesù?" è diventato una parola d'ordine per molti cristiani d'America. Venduto in diversi milioni di copie in tutto il mondo, questo classico del cristianesimo sociale propone infatti alle singole persone e ai movimenti che vi si ispirano una riforma della società intesa come realizzazione immediata e traduzione nella pratica del messaggio dell'evangelo. Un invito a seguire da vicino le orme di Gesù nel contesto della propria vita ed epoca.
Rifiutando il giogo dei discorsi "religiosamente corretti", Moser indica i percorsi lungo i quali affermarsi come cristiani nella società del XXI secolo, superando le alternative estreme di una spiritualità solo individualistica da un lato e di un'adesione incondizionata alle convinzioni di un gruppo dall'altro.
Materiale legale e culto sacrificale
Prescrizioni sui sacrifici, per la purità, il calendario...
La normativa cultuale data a Mosè sul Sinai