
Alva Noë affronta il problema della coscienza proponendo una soluzione sorprendente: abbandonare il paradigma che da duecento anni confina la mente all’interno del cervello.
Noë difende l’idea per cui, piuttosto che qualcosa che accade dentro di noi, la coscienza è qualcosa che noi facciamo, è definita dal nostro interagire con il mondo che ci circonda. Un testo provocatorio, che costringerà a riconsiderare la natura della coscienza e, più in generale, la natura della relazione mente-mondo.
L'autore
Alva Noë è professore di Filosofia all’Università della California a Berkeley, dove è anche membro dell’Institute of Cognitive and Brain Science.
Possiamo credere a ciò che vediamo con i nostri occhi? Solo in parte, le illusioni ci traggono in inganno con linee di uguale lunghezza quando tutti gli indizi suggeriscono il contrario.
Con numerosi e sorprendenti esempi – le figure ambigue, le figure impossibili... –, Gregory mostra che non sono i nostri occhi a sbagliare ma il nostro cervello. Ci affidiamo a presupposti innati sul modo in cui funziona il mondo, ci aspettiamo che un palazzo sembri piccolo perché è lontano. Se si crea un’immagine che mette in dubbio questi presupposti siamo indotti in errore. Vediamo ciò che ci aspettiamo di vedere. Se non fosse così, non vi sarebbero illusioni, e non esisterebbe alcuna magia.
L'autore
Richard Gregory, percettologo di fama internazionale, è stato professore di Neuropsicologia all’Università di Bristol. Nella collana Scienza e idee è stato pubblicato Occhio e cervello. La psicologia del vedere (1998).
L’obiettivo del volume è evidenziare il senso e lo scopo di una prescrizione farmacologica nel contesto di una specifica diagnosi.
La prima parte introduce ai principi della farmacologia clinica: i capitoli sono dedicati al ruolo che gli psicofarmaci hanno progressivamente assunto nel tempo, al meccanismo d’azione di queste sostanze e alle specificità di ciascuna classe di psicofarmaci. Nella seconda parte si affronta l’approccio farmacologico e gli obiettivi clinici della cura dei principali disturbi psichiatrici.
L'autrice
Maria Grazia Manfredonia, psichiatra, lavora presso la ASL di Viterbo.
Quali sono il ruolo e le responsabilità degli scienziati nella società contemporanea? Come può la ricerca scientifica mantenere la propria autonomia di fronte a sempre più pressanti esigenze sociali, vincoli politici, pressioni economiche? E come affrontare le sfide del rapporto tra scienza e società in un’epoca in cui temi come la clonazione o il cambiamento climatico polarizzano l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica?
Discutere di scienza porta inevitabilmente a interrogarsi sui rapporti tra la ricerca, i suoi risultati e il più ampio contesto sociale. Del resto, non si può comprendere la società contemporanea senza tener conto della scienza e delle sue più recenti trasformazioni.
In una nuova edizione riveduta e aggiornata e con numerosi esempi concreti, il volume costituisce una preziosa introduzione a tali temi, facendo il punto su un dibattito sempre più vivace e attuale.
Massimiano Bucchi insegna Scienza, Tecnologia e Società presso la facoltà di Sociologia dell’Università di Trento. Ha pubblicato numerosi saggi in riviste internazionali quali Nature, Science e Public Understanding of Science. Collabora a Nòva24-Sole24ore e Tuttoscienze-La Stampa. Tra i suoi libri Scegliere il mondo che vogliamo (Bologna 2006) e Handbook of Public Communication of Science and Technology (con B. Trench, New York 2008).
Cosa c’è dietro la violenza degli adolescenti contemporanei? Come aiutare un adolescente depresso? E sono i farmaci ciò di cui ha bisogno o è la famiglia che potrebbe aiutarlo nel modo più efficace? Sono alcune delle domande a cui il volume risponde, focalizzando l’attenzione sull’adolescenza problematica che si esprime attraverso la violenza, le dipendenze patologiche, la depressione.
Si presentano le linee teoriche che guidano il lavoro clinico con gli adolescenti secondo la prospettiva sistemico-relazionale, attraverso stralci di terapie condotte nell’arco di quarant’anni di esperienza.
Maurizio Andolfi insegna Psicologia dinamica all’università “La Sapienza” e dirige l’Accademia di psicoterapia della famiglia di Roma.
Anna Mascellani, psicologa e psicoterapeuta, lavora presso l’Accademia di psicoterapia della famiglia di Roma.
La scienza moderna è malata? A giudicare dalla rarefazione delle grandi scoperte negli ultimi decenni, ci si può legittimamente interrogare sulla sua buona salute.
I mali che la stanno stroncando? La tradizionale valutazione da parte dei pari è diventata un processo burocratico mostruoso e interminabile e la pubblicazione sulle grandi riviste internazionali un percorso di guerra che divora energie. Tra publish or perish (pubblicare o sparire) e corsa ai finanziamenti, il ricercatore è risucchiato in una competizione esacerbata che tende ad annientarlo.
Un pamphlet di grande attualità, i cui argomenti saranno condivisi da molti.
Laurent Ségalat, genetista, è direttore di ricerca al CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique).
Non è solo la mente a viaggiare, nella vita dei filosofi. Si pensi a Platone, che per tre volte affronta i rischi della navigazione diretto dalla sua Atene a Siracusa e viene anche rapito dai pirati, a Tommaso d’Aquino, obeso e placido domenicano che ha percorso l’Europa per terra e per mare, all’”eterno viaggiatore” Rousseau o alle peripezie di Nietzsche, da Röcken a Torino.
Unendo alla ricchezza di informazioni la leggerezza del linguaggio, il volume presenta dodici racconti su filosofi che hanno viaggiato, a cura dei più autorevoli esperti delle differenti epoche storiche e accompagnati da una cartina che riproduce l’itinerario dei nostri eroi.
Maria Bettetini insegna Storia della filosofia all’Università Iulm di Milano. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Breve storia della bugia (2001).
Stefano Poggi insegna Storia della filosofia all’Università di Firenze. Nelle nostre edizioni ha pubblicato La vera storia della Regina di Biancaneve (2007).
Contributi di M. Bettetini, G. Cacciatore, G. Cambiano,
M. Campanini, B. Carnevali, M. Ferraris, G. Francioni, F. Mignini, M. Piazza, F. Piro, S. Poggi, P. Porro.
Il volontario non è uno psicologo e non deve pretendere di esserlo, pur potendo svolgere una funzione assai importante nel sostenere i pensieri e i sentimenti dei bambini malati, in particolare quando lo sono di malattie potenzialmente fatali come i tumori. Un impegno assai complesso che esige una preparazione che tenga conto delle caratteristiche delle varie forme di malattie tumorali che possono interessare i bambini, delle fasi in cui si sviluppano e dell’impatto che possono avere sul bambino sul piano fisico ed emotivo, sull’umore, il comportamento, l’apprendimento.
Il volontario, in alleanza con gli operatori che curano e assistono il bambino malato su un piano medico-psicoterapeutico specializzato, può diventare una presenza su cui poter fare sicuro affidamento, tanto più quanto più la sua opera è fondata su conoscenze derivabili, come in questo volume, dal sapere di professionisti di lunga esperienza nell’ambito dell’oncologia pediatrica.
La prima riflessione sulla figura dello straniero in quanto tale, sul suo ruolo ambivalente, di minaccia e insieme di dono. Oltre ogni schematica contrapposizione tra rifiuto e accoglienza, emerge nell’analisi dell’autore l’irriducibile duplicità di una presenza con la quale ciascuno di noi è chiamato a confrontarsi.
Un testo asciutto e scritto con grande chiarezza, per capire a fondo l’inquietante prossimità dello straniero.
L'autore
Umberto Curi insegna Storia della filosofia all’Università di Padova. Tra le sue pubblicazioni, Meglio non essere nati (Bollati Boringhieri 2008) e, nelle nostre edizioni, Lo schermo del pensiero (2000).
In modo decisamente innovativo, Vasudevi Reddy mette in luce come già nel corso del primo anno di vita si sviluppi nel bambino la consapevolezza di differenti aspetti che riguardano la mente delle altre persone: l’attenzione, le intenzioni, le aspettative.
Secondo l’autrice, conosciamo le altre menti se vi rispondiamo. E vi rispondiamo con una profondità e intensità ancora maggiore quando siamo emotivamente coinvolti nella relazione.
L'autrice
Vasudevi Reddy insegna Psicologia dello sviluppo e Psicologia culturale all’Università di Portsmouth.