Per Platone, l’immagine (eidolon) ci allontana da quella verità che solo l’idea (eidos) può permetterci di raggiungere. O eidos o eidolon, dunque: o idea o immagine.
Ernst Cassirer rimescola le carte, ripensando il rapporto tra questi due mondi sotto la forma dell’e: idea e immagine. Poiché abbiamo e siamo un corpo, dobbiamo necessariamente passare per la mediazione delle immagini per attingere la conoscenza ideale. Un piccolo grande classico, capace di anticipare quella teoria delle immagini che domina oggi il dibattito delle scienze umane.
L’autore
Ernst Cassirer (1874-1945) è da annoverare tra i principali filosofi del Novecento, soprattutto grazie alle intuizioni esposte in Filosofia delle forme simboliche
Le "terre di confine" nelle quali ci conducono gli autori sono le neuroscienze: si esaminano i differenti aspetti dell'incontro che, tra difficoltà e resistenze, si è andato delineando tra psicoanalisi e scoperte neuroscientifiche, a partire dalle classiche proposte di Eric Kandel e prestando attenzione sia allo scenario internazionale sia al mondo scientifico italiano. I capitoli sono dedicati ai temi fondamentali in questo ambito, dal decision-making della neuroeconomia alla neurobiologia dell'innamoramento, dall'uso dei cognitive enhancers ai dilemmi morali della neuroetica, dalle nuove concezioni sull'inconscio al concetto di libertà e di libero arbitrio, dalla teoria della mente all'empatia, per dedicare poi un'attenzione speciale, e non priva di rilievi critici, al fenomeno del mirroring e alle sue implicazioni per la psicologia e la psicoanalisi. La prospettiva in cui gli autori mostrano l'opportunità di questo dialogo è quella di superare ogni arroccamento disciplinare per promuovere la rifondazione scientifica della psicoanalisi.
Come funzionano un'indagine e un processo penale? Quando si deve fare una denuncia? Chi è il pubblico ufficiale? Domande frequenti, che non trovano in genere risposte esaurienti. Per chi opera oggi nell'area sanitaria è importante saper inquadrare con sufficiente chiarezza i confini, i significati e, soprattutto, gli effetti dell'indagine e dell'azione penale. Con l'obiettivo di "mediare" tra la sfera bio-medica e quella giuridica, questo manuale fornisce gli strumenti essenziali per comprendere i principi generali del diritto penale e del diritto processuale penale, focalizzando l'attenzione sui reati e sulle leggi di particolare interesse sanitario.
"Benvenuti in questo viaggio nel cuore della nostra vita." Così Daniel Siegel ci invita a unirci a lui in un'esplorazione illuminante di ciò che significa vivere nel qui-e-ora, essere "consapevoli in modo mindful". La mindfulness non è affatto una pratica nuova. Antiche culture e religioni di tutto il mondo si basano su metodi differenti, dalla meditazione allo yoga al tai chi, per aiutare le persone a raggiungere il benessere sintonizzandosi con il presente. Siegel integra le scoperte di ricerche d'avanguardia con la saggezza delle pratiche di mindfulness per dimostrare come funzioni davvero questa capacità suscettibile di essere appresa e come il fatto di coltivarla possa arricchire la nostra vita. La consapevolezza dell'esperienza che si dispiega nel momento presente crea una sintonizzazione con noi stessi che attiva; specifici circuiti cerebrali, inducendo un'ampia gamma dì effetti benefici, dall'equilibrio emotivo al miglioramento del funzionamento cardiaco. Lo sviluppo di questi tratti ci consente di affrontare le sfide della vita con un senso nuovo di equilibrio e chiarezza.
Con una preliminare messa a fuoco sullo statuto della bioetica, sulla pluralità di prospettive presenti nel panorama attuale e sull'orizzonte laico entro il quale si inscrive il percorso d'analisi proposto, il volume affronta le implicazioni giuridiche, oltre che morali, degli interventi sulla vita resi attuabili dai progressi in ambito biomedico. Su queste basi, diviene possibile intraprendere una riflessione critica intorno alle questioni che animano il dibattito: i doveri del medico rispetto ai diritti del paziente, l'impatto della società multiculturaie sulla medicina, il consenso informato e il testamento biologico, i rischi derivanti dalle applicazioni della genetica, la procreazione medicalmente assistita e l'interruzione della gravidanza, nonché i temi bioetici di fine vita (stato vegetativo, eutanasia, cure di fine vita e dignità del morire). La sfida è individuare linee d'azione condivisibili e soluzioni applicabili, a livello normativo, nella deontologia e nel diritto, in una prospettiva orientata al rispetto delle differenze e alla valorizzazione dell'autonomia.
Celato nella nostra testa c'è uno straordinario marchingegno che ci allevia da molte fatiche ed è più potente dei computer di ultima generazione: il nostro cervello. Ogni giorno risolve gli innumerevoli problemi che un corpo (il nostro) gli crea muovendosi nel mondo che lo circonda, percependo oggetti e agendo su di essi, e lascia così la nostra mente libera di fare quello che più le piace: conoscere altre menti e stringere nuove amicizie. Tuttavia, come mostra Chris Frith in questo volume, anche le nostre menti sono invenzione dei nostri cervelli. Sensazioni bizzarre come quelle di un braccio di gomma, di un arto fantasma o di una mano anarchica; esperienze più consuete e rassicuranti come la vista di oggetti e di volti conosciuti; azioni, intenzioni, scelte, volontà: non c'è stato mentale, consapevole o meno, individuale o sociale, che non trovi nel cervello il proprio autore. Con buona pace di chi è ancora convinto che il mondo della propria mente non abbia nulla a che fare con quello del proprio corpo.
Adone il seduttore per eccesso di potenza sessuale è condannato all'impotenza. Marcel Detienne, storico e antropologo della Grecia antica, risale alla nascita del mitico personaggio dall'albero della mirra per delineare l'opposizione tra il bellissimo giovane e la terribile dea Demetra, tra gli aromi e il grano, tra quel che rappresentano gli uni e l'altro: eccitazione e norma, vanità e utilità. Adone è dotato di un'esuberante vitalità ma a lui si associano giardini sterili, fatti bruciare al sole della canicola, feste disordinate, che esaltano lo sfogo sfrenato della passione, provocato dai profumi al colmo dell'estate e pervertitore dell'istituzione matrimoniale. Così è tutto un ordine celeste e sociale che viene sconvolto. Come osserva Claude Lévi-Strauss,"la scrittura di insolita grazia" di Detienne non cessa di rivelare i legami del mito di Adone con altri miti apparentemente "primitivi", imperniati sulla seduzione erotica e le sue più varie manifestazioni, aprendo inedite prospettive alla ricerca antropologica.
Perché un adolescente può desiderare la morte? Gli autori indagano il rapporto tra suicidio e narcisismo nei "nuovi" adolescenti, insieme fragili e spavaldi, a partire da riflessioni che coinvolgono importanti mutamenti culturali dalle conseguenze ancora imprevedibili. Il testo si articola in due parti. Nella prima, la questione del desiderio di morte nei giovani viene affrontata nel contesto delle teorie psicoanalitiche evolutive: si individuano i fattori che facilitano l'ideazione suicidaria e si descrivono le dinamiche delle fantasie autodistruttive (fragilità narcisistica, mancata mentalizzazione del corpo, percezione di un ostacolo insormontabile, vendetta). Nella seconda parte si evidenzia come il modello di intervento proposto sia basato sul coinvolgimento, nella presa in carico, del contesto di vita degli adolescenti, in particolare del padre e della madre. Si analizzano le peculiarità del dialogo con chi ha deciso di darsi la morte e le questioni riguardanti il trattamento di preadolescenti o di adolescenti problematici; infine, si affronta il delicato tema dei colloqui con i parenti dei giovani suicidi. Un testo di grandissima utilità per i genitori, gli insegnanti, gli educatori e tutti i professionisti della salute mentale che si occupano di adolescenti.
Il disturbo di panico è una condizione psicologica invalidante, la cui diffusione crescente sollecita lo sviluppo di strategie d'intervento volte a coniugare rigore metodologico ed efficacia immediata. Il volume qui presentato arricchisce l'approccio metodologico cognitivo-comportamentale di strumenti operativi e teorici provenienti da altre tradizioni psicoterapeutiche, in primo luogo la psicoterapia cognitiva, la psicoterapia ipnotica e l'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), proponendo un modello d'intervento organico e coerente, nonché immediatamente applicabile. Come sottolinea Giovanni Liotti nella sua presentazione, fra gli aspetti originali del volume quello forse più interessante consiste proprio nella proposta di innestare nel solido tronco della tradizione terapeutica comportamentale e cognitiva una serie di approfondimenti capaci di integrare l'intervento di natura tecnica con l'esplorazione del mondo interno dei significati e della storia personale. L'analisi dei trascritti di veri dialoghi terapeutici, per la sua capacità di illustrare con minuziosa concretezza le procedure implicate, guida efficacemente il lettore nella comprensione delle dinamiche presenti nella terapia cognitiva e nell'espansione delle sue procedure di base.