«Durante tutto il decennio (1919-1929) .... salari, stipendi e prezzi erano rimasti tutti relativamente stabili, in ogni caso non avevano subito un apprezzabile aumento. Di conseguenza ... i profitti erano aumentati. Tali profitti sostenevano le spese dei ricchi e inoltre alimentavano, almeno in parte, le speranze che erano dietro al boom del mercato azionario. Soprattutto essi incoraggiavano un livello molto elevato di investimenti in beni capitali. ... Quindi tutto ciò che interrompeva il flusso degli investimenti poteva causare dei guai ... perché non ci si sarebbe potuto aspettare automaticamente una compensazione mediante un incremento delle spese di consumo».
"La storia che leggerete in queste pagine è la storia di un orfano delle madrasse, un giovane, che non è esistito con il nome e il cognome che vi viene proposto, ma che esiste con decine di nomi e cognomi che, malgrado loro, condividono un passato che difficilmente viene a galla, perché molti di loro sono plagiati all'insegna del terrore per portare terrore nel mondo, nei modi più diversi, con il sacrificio delle loro vite, obbedendo a un movimento pseudo religioso, che non ha nulla a che vedere con la nobiltà e l'altezza dell'Islam. Questo racconto si snoda attraverso fatti e circostanze "reali" (alcuni dei quali datati diversamente dalla realtà per esigenze narrative), riportati prevalentemente dalla cronaca internazionale, ricercati, studiati, in alcuni casi vissuti personalmente, con lo scopo, di informare il lettore su un fenomeno che sta passando in silenzio, ma che ci riguarda molto da vicino e che impone a ogni europeo un'attenzione severa a ciò che sta muovendo nel mondo e nei Balcani in particolare. Fatti e eventi che richiamano alla mente dinamiche e cambiamenti, ritenuti, erroneamente, consegnati alla storia e che, al contrario, si stanno rivelando attuali e inquietanti, anche per l'indulgenza e indolenza con cui a volte li si considera". (Dalla prefazione dell'autore).
Il tema Ogm sta tornando prepotentemente di attualità, ora che è decaduta la moratoria imposta dall'Unione europea sulla coltivazione di piante geneticamente modificate e che ci si appresta a riesaminare la relativa normativa. Riassunta nelle sue linee essenziali la questione si pone nei seguenti termini: a distanza di circa undici anni dalla introduzione delle colture commerciali geneticamente modificate, attualmente solo quattro piante Ogm hanno conquistato posizioni di mercato significative (mais, cotone, colza, soia). La maggior parte degli altri nuovi costrutti hanno presentato gravi inconvenienti o sono rimasti allo stadio di progetti, a riprova della complessità intrinseca all'impresa affrontata. Dubbi crescenti sono venuti emergendo circa i vantaggi che gli Ogm offrirebbero in termini economici o agronomici. La posta in gioco è alta ed è necessario riportare il confronto a un livello di verifica scientifica che non lasci spazio ad ambiguità o ad alibi di sorta. Giaculatorie indignate o speculazioni interessate non sono ricevibili. E le accuse di scarsa scientificità che spesso i supporters del transgenico amano rivolgere con disprezzo ai loro interlocutori vanno rispedite al mittente. Facendo ripartire il confronto su un piano di parità, di reciproca attenzione e rispetto. Rinunciando a pregiudizi o preconcetti ideologici.
"Un'indagine iniziata per caso nel 2004 e che ancora oggi non ha conosciuto la parola fine. In tre anni quasi 100 arresti per un totale di oltre 82 milioni di euro sottratti alla Sanità pubblica laziale, questi i numeri salienti dell'inchiesta passata alle cronache come il caso "Lady Asl", dal nomignolo affibbiato dalla stampa alla principale protagonista, in negativo, della vicenda". Alessio D'Amato e Dario Petti ricostruiscono gli avvenimenti che si sviluppano intorno alla figura di Anna Giuseppina lannuzzi, passata alle cronache come "Lady Asl". Raccontano di un sistema fatto di tangenti, accreditamenti presso la Sanità laziale di strutture "fantasma", falsi mandati di pagamento, emissioni di fatture per prestazioni mai erogate e sparizione di fascicoli. Attorno a questo sistema ruotano personaggi noti e meno noti, alcuni con un ruolo da protagonista, altri solo sfiorati dallo scandalo, del quale restano ancora molti lati oscuri.
Come riuscire a passare dalla cultura del PIL (Prodotto Interno Lordo) alla cultura del BIL (Benessere Interno Lordo)? Bastano pochi semplici gesti quotidiani: gesti da cittadino, da genitore, da imprenditore, da figlio, da educatore, da politico. Comportamenti che non richiedono grandi sforzi, nessuna rinuncia, nessun sacrificio, solo buona volontà e consapevolezza. Per superare il circolo vizioso del PIL superfluo basta riflettere, evitare gli sprechi e attuare un consumo delle risorse consapevole dei bisogni delle generazioni che verranno. Utilizza la mappa del BIL, contenuta nel libro, scegli una direzione e scoprirai come ogni percorso genera un circolo virtuoso, orientato al vero benessere. Le schede, semplici e divertenti, ti aiuteranno a capire come è facile contribuire al BIL. Cerca gli altri effetti positivi non tracciati nella mappa, ipotizza nuovi percorsi, inserisci nuovi elementi e collegali a quelli già esistenti.
Il 28 febbraio 1986 il premier Olof Palme venne ucciso a colpi di pistola nel centro di Stoccolma. La sua vita si spezzò a soli cinquantanove anni. La regia e il killer dell'omicidio sono tuttora avvolti dal mistero. Ma di Palme si continua a discutere perché le sue idee hanno segnato la storia contemporanea della sinistra europea. Sensibile alle cause del Terzo mondo, fortemente critico del comunismo di Mosca e dell'imperialismo di Washington, fautore del "neutralismo attivo" capace di farsi ascoltare a Est e a Ovest come a Nord e a Sud, in prima fila nella lotta per il disarmo, tra i primi a considerare la liberazione della donna e le compatibilità ambientali come priorità di una sinistra moderna, Olof Palme è stato tra gli innovatori della socialdemocrazia del secondo dopoguerra. Ha cercato anche il dialogo con i comunisti italiani, in particolare con Enrico Berlinguer, che vedeva allontanarsi positivamente dall'Unione Sovietica. Questa biografia - che ne ricostruisce la vita e la misteriosa morte - è la prima del leader svedese a essere pubblicata in Italia.
Una bella nave, un "trealberi", si trova nell'Atlantico meridionale. D'improvviso una tempesta. Alla luce dei lampi, l'equipaggio scorge un'altra nave, priva di illuminazione, che corre a fianco. Ha verghe e sartie coperte di neve e vele disordinate. Nessun rumore, quindi non c'è alcuno a bordo. Eppure quella nave fila veloce sul mare come se un invisibile timoniere la guidasse. È una nave fantasma. I marinai, prima spaventati decidono di risolvere quel terribile mistero. "La nave fantasma" è il primo di questa raccolta di racconti straordinari di Salgari. Ne seguono altri che portano il lettore in isole misteriose, in deserti infuocati, in castelli della Bretagna frequentati dagli spiriti, in foreste dell'America meridionale dove si incontrano pericolosi vampiri, lungo le rive paludose del Gange. I più bei racconti di avventura di Salgari quasi sconosciuti. Età di lettura: 10-13 anni.