
Florenskij è il più importante pensatore russo del XX secolo. Sacerdote sposato della Chiesa ortodossa, matematico e ingegnere, filosofo e teologo, fu fucilato nel durissimo gulag delle isole Solovki nel 1937. Il saggio, interamente rivisto dall'autore, affronta alcuni dei nodi cruciali - per impegno filosofico e intensità teologica - della sua vastissima produzione: il fulcro riguarda il rapporto tra linguaggio della verità e quello della bellezza. Radicato nella tradizione filosofica patristica e nella propensione estetica dell'ortodossia, Florenskij mette a fuoco una "metafisica concreta" dove "tutto è significato incarnato e visibilità intelligibile". Da una parte egli svolge la critica della ricerca razionale del vero svolta secondo le strade dell'Occidente, dall'altra indica nelle vie del simbolo, dell'icona, della parola e del culto il sentiero attraverso cui la verità si rivela all'uomo. Gli opposti, la distanza e la differenza - scogli su cui si arenerebbe la ragione - convivono nella bellezza come splendore incarnato del vero, che è amore vivo e pieno di grazia. Nelle pagine di Valentini il lettore troverà concentrati vari libri: una aggiornata biobibliografia di Florenskij; un trattato di teologia della bellezza (la teologia dell'icona, la bellezza come via per andare a Dio, il simbolismo ontologico dell'opera d'arte); un trattato di filosofia della religione in una prospettiva ermeneutica in cui l'amore, più che il raziocinio, giunge alla sapienza ed esprime sapienza.
Descrizione dell'opera
Non c'è dubbio - dice Turoldo - che senza la Vergine madre la creazione sarebbe incompleta, e la storia dell'uomo senza il suo Salvatore: perciò disperata.
Nel titolare la sua raccolta di poesie dedicate a Maria, egli s'ispira alla locuzione che Paolo VI pronunciava durante il VII Congresso mariologico celebrato a Roma il 16 maggio 1975 al Pontificio Ateneo di Sant'Antonio. In quella occasione il pontefice rimandava alla Vergine non solo come «via veritatis», ma anche come «via pulchritudinis»: via da seguire se si vuole raggiungere la beatitudine promessa. «Una beatitudine che non può essere tale se, appunto, è solo verità. La verità da sola può fare anche male. La verità la possiedono anche i dannati. Ma la bellezza! ... Infatti Dostojewski dice che sarà la bellezza a salvare il mondo. Ed io, senza sconvolgere nessun ordine, ma solo per dire quanto più mi preme, precisamente vorrei qui proclamare, avanti a ogni altra urgenza, la via della bellezza. Poiché senza bellezza non c'è neppure verità: Dio è la stessa infinita pienezza del bello, altrimenti non è neanche vero e neanche buono» (dalla Presentazione).
A vent'anni dalla morte, le EDB rendono nuovamente disponibile il suo splendido laudario.
Sommario
Presentazione. Dio non fa più paura. Preghiera alla Vergine. Anche Dio sarà triste. Madre dell'uomo. Ma ora sei nostra madre. De profundis. A te, o Padre. Si è aperto il cielo. Come nessuno. O figli, udite. Come gazzella. Più della terra. Per i servi di santa Maria. Fede e silenzio. Solo dei poveri. Ora la Scrittura. Senza di lui. Silenzio di millenni. È scritto, Madre. E tu la Donna. Chiesa che ascolta e cammina. Figlia di Sion. Ecco tua madre. Sei la pietà. Solo tu credevi? Lo stesso vento. Con ali d'aquila. Non chiedete segni. Sei la terra obbediente. Anima mia. Cose grandi. È venuto il tempo. Di ogni gente oppressa. La nuova aurora. N on lo sapevi. Come credevi? Non abbiamo più vino. Bisogna cantare. Così il miracolo. Un altro avvento. Fiorisca nel canto. Aiutaci, o madre. Verrà una donna. Ecco, la Vergine concepirà. Basta che creda la vergine. Immagine sei della Chiesa. Nato da donna. Perché, o fanciulla, non parli? Come la Vergine. Come una vela. Da vergine intatta. Insieme a te. La santa terra. Arca nuova di un popolo nuovo. Figlio della Bellissima. Una vergine-madre ti diamo. La splendida aurora. Come dentro un'arnia. A cosa pensavi, Maria? Chi è mia madre? La tua pietà. Città dell'amore. Appena credere. Ma tu credevi. Per saper piangere. Chissà le volte. Sia Pentecoste perenne. Madre di gloria. Il nostro Magnificat. Madre, vogliamo. Servi della Vergine. Congedo. Cantico della Vergine.
Note sull'autore
DAVID MARIA TUROLDO (1916 - 1992), frate dei Servi di Maria, con padre Camillo De Piaz diede vita al centro culturale Corsia dei Servi. Per circa trent'anni fu priore e parroco dell'abbazia di S. Egidio a Fontanella, frazione di Sotto il Monte, dove diresse il Centro di Studi ecumenici. Poeta, notista, per il suo stile profetico e anticonformista fu definito "coscienza inquieta della Chiesa". Al suo funerale presero parte più di 3000 persone. Fra le sue pubblicazioni: Io non ho mani (1948), La terra non sarà distrutta (1951), Udii una voce (1952), Se tu non riappari (1963), La passione di San Lorenzo (1978), Il sesto angelo (1976), Lo scandalo dello speranza (1978), O sensi miei (1990), Canti ultimi (1991).
Descrizione dell'opera
Il volume, che raccoglie scritti brevi e di grande leggibilità del card. Kasper, pronunciati nei dieci anni in cui egli era vescovo di Rottenburg-Stoccarda, si propone come libro di lettura spirituale per rendere viva la fede cristiana.
I testi si riferiscono soprattutto a visite nelle parrocchie, negli ospedali, nelle carceri, ai raduni per i giovani: «Il mio grande tema era l'evangelizzazione, svolto secondo il motto episcopale che avevo scelto: dire la verità nella carità. Per me era soprattutto importante far comprendere a chi mi ascoltava che il Vangelo di Cristo rimane sempre giovane e attuale. Non si può e non si deve inventare un altro Vangelo, esso resta quello che ci è stato rivelato una volta per tutte. Tuttavia il Vangelo deve essere tradotto nel mondo di oggi e reso attuale quale messaggio liberatore di vita, di speranza, di conforto, di incoraggiamento e di gioia» (dalla Presentazione).
Le riflessioni del card. Kasper si sviluppano in due volumi e traducono nella pastorale quotidiana il suo pensiero teologico e la sua personale esperienza di fede.
Sommario
PRESENTAZIONE. «Quando parlavo alla mia gente...». Nota di lettura. Vivere dei sacramenti. Tacere - ascoltare - rispondere. Maria, archetipo nella fede. Fede - Solo l'amore conta. Musica sacra - Musica liturgica. Vecchiaia, malattia e commiato dalla vita in questo mondo. Dio, la fonte della vita eterna. Angeli: ci sono? Grandi figure e modelli.
Note sull'autore
WALTER KASPER (Heidenheim/Brenz - Germania, 1933) già professore presso le facoltà di teologia di Tubinga e Monaco di Baviera, nel 1989 è nominato vescovo di Rottenburg-Stuttgart. Nel 2001 Giovanni Paolo II lo crea cardinale e lo nomina presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, di cui è stato segretario dal 1999 ed è attualmente presidente emerito. Ha ricevuto riconoscimenti ufficiali e lauree honoris causa da numerose università nel mondo (Washington, Baltimora, Strasburgo, Tubinga). È membro delle Congregazioni per la dottrina della fede e per le Chiese orientali; del Pontificio consiglio della cultura; del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica; del Consiglio ordinario della Segreteria generale del sinodo dei vescovi. Presso le EDB ha pubblicato Non ho perduto nessuno. Comunione, dialogo ecumenico, evangelizzazione (2005) e Chi crede non trema. 1. Il sì di Dio e l'agire cristiano (2012).
"Il mio auspicio è che il volume possa avere una adeguata diffusione per suscitare, ai diversi livelli, una maggiore attenzione alle persone che vivono l'esperienza di una continua mobilità: attenzione alla loro vita, alla loro storia, alla loro cultura, al loro lavoro, alle loro esigenze sociali, alla loro fede. E insieme suscitare attenzione verso tante altre realtà umane esistenti, poco appariscenti e silenziose, ma ricche di umanità e desiderose di un riconoscimento, di una solidarietà e di un annuncio di speranza e del Vangelo." (dalla Presentazione) Nato come riflessione sull'esperienza di accompagnamento pastorale dei circensi, il libro introduce nell'ambiente con competenza e ironia, offrendo un gustoso e unico spaccato di questo popolo perennemente in cammino e del suo mondo viaggiante. Presentazione di mons. Sergio Pintor. Prefazione di Alessandro Serena.
La preghiera del Padre nostro unisce il cielo e la terra e ci conduce fra le braccia di Dio.
I sette doni dello Spirito Santo ci aiuteranno a diventare come Gesù!
Le diocesi delle Marche propongono un cammino comune di confronto e approfondimento in vista del Convegno ecclesiale regionale, in programma ad Ancona e Loreto dal 22 al 24 novembre 2013. Il titolo, "Alzati e va'", richiama una pagina degli Atti degli Apostoli (8,26-40) in cui Filippo, guidato dallo Spirito, intercetta una domanda di senso e di compagnia da parte dello straniero per offrirgli la carità della verità rivelata.
Lo studio, che costituisce il più importante lavoro teologico dell'autore e conserva a tutt'oggi grande attualità, si muove sul campo di una riflessione fondamentale del linguaggio in vista di una ermeneutica teologica. Il problema della possibilità di un linguaggio religioso-teologico diviene il problema della possibilità e della realtà dell'oggetto stesso della teologia, che è Dio. La lunga introduzione affronta il problema dal punto di vista storico e contenutistico. La prima parte consiste in una fenomenologia del linguaggio inteso come espressività e si svolge in una brillante trattazione fenomenologica dei processi linguistici. La seconda parte ricerca, nel linguaggio, il luogo per la possibilità di un parlare su Dio, quali ne siano le regole e le leggi. Nella terza parte, l'autore tratta del parlare di Dio in linguaggio umano e ne cerca la possibilità nel linguaggio stesso, esaminato nelle prime due parti.
Descrizione dell'opera
Il prodotto è costituito da due cofanetti indivisibili che propongono in CD formato MP3 dieci lectio che commentano il Vangelo di Luca, tenute a Camaldoli rispettivamente dal 2 all'8 luglio 1989 e dall'1 al 7 luglio 1990, già disponibili in audiocassette.
Sommario
1. Emmaus (Lc 24,13-35). 2. L'annunciazione a Maria (Lc 1,26-38). 3. La vedova di Naim (Lc 7,11-17). Simone e la peccatrice (Lc 7,36-50). 4. Il buon Samaritano (Lc 10, 29-37). Marta e Maria (Lc 10,38-42). 5. La pecora smarrita e la dramma perduta (Lc 15,1-10). Il figlio ritrovato (Lc 15,11-32). 6. Avvolto in fasce, deposto in una mangiatoia (Lc 2,1-15). Maria conservava tutte queste cose (Lc 2,15-21). 7. Gesù a Nazaret (Lc 4,16-27). Lo cacciarono fuori dalla città (Lc 4,28-30). 8. Padre, sia santificato il tuo nome (Lc 1,1-4). Bussate e vi sarà aperto (Lc 11,5-13). 9. L'amministratore disonesto (Lc 16,1-9). Il ricco senza nome (Lc 16,19-31). 10. Zaccheo (Lc 19,1-10). La parabola delle mine e il pianto di Gesù su Gerusalemme (Lc 19,11-28.41-44).
Note sull'autore
INNOCENZO GARGANO, monaco camaldolese, è stato maestro dello studentato generale camaldolese fino al 2005. Risiede a Roma nel monastero di San Gregorio al Celio, del quale è priore amministratore. Professore straordinario di patrologia al Pontificio Istituto Orientale, insegna storia dell'esegesi dei Padri presso il Pontificio Istituto Biblico. È impegnato da decenni nella lettura della Bibbia in prospettiva patristica e assieme al popolo credente. Ha pubblicato: La teoria di Gregorio di Nissa sul Cantico dei Cantici. Indagine su alcune indicazioni di metodo esegetico, OCA, Roma 1981; con Tomás Spidlík, La spiritualità dei Padri greci e orientali, Borla, Roma 1983. Dirige l'edizione latino-italiana delle Opere di Pier Damiani, Città Nuova, Roma. Ha collaborato a varie opere collettive e dizionari di teologia e spiritualità. È stato direttore di Vita Monastica fino al 2006. Ha fondato i Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli. Presso le EDB ha pubblicato una trentina di volumi di Iniziazione alla «Lectio divina» (1988-2011), una serie di «Lectio divina»sia in volumetti che su audiocassette/CD, la trilogia Camaldolesi nella spiritualità italiana del Novecento (2000-2002) e la serie delle Letture semplici delle lettere di Paolo (2006-2009).
Descrizione dell'opera
Ogni sei mesi la rivista presenta la raccolta completa degli Atti dei convegni di studio sull'Antico e sul Nuovo Testamento, organizzati a cura dell'Associazione Biblica Italiana (ABI) con la partecipazione dei migliori docenti delle università ecclesiastiche e statali. Ricerche storico bibliche pubblica inoltre gli Atti delle Settimane bibliche dell'ABI.
Uno strumento scientifico indispensabile per chi si interessa agli sviluppi che il messaggio biblico ha conosciuto nella storia e vuole tenersi aggiornato; importante per studiosi e docenti, necessario per istituti di ricerca e biblioteche.
Disponibile anche in abbonamento (vedi sezione Riviste).
Sommario del n. 1-2/2012
Genesi 1-11 e le sue interpretazioni canoniche: un caso di teologia biblica. Introduzione (E. Manicardi). TAVOLA ROTONDA INAUGURALE: GEN 1-11 TRA ESEGESI E SCIENZA. Gen 1-11 e il «naturalismo duale» (U. Amaldi). L'uomo biblico e la scienza moderna (G. Ravasi). I. GEN 1-11 NEL CANONE CRISTIANO ANTICOTESTAMENTARIO. Gen 1-11: un testo sacerdotale e i suoi complementi (J.-L. Ska). Alcune osservazioni sull'origine post-esilica di Gen 1-11 (F. Giuntoli). Gen 1-11 nel quadro del Salterio: Sal 8 e Sal 36 (T. Lorenzin). Gen 1-11 nel Salterio: un approccio canonico (G. Barbiero). L'uomo nella teologia sapienziale della creazione. Confronto con Gen 1-11 (M. Gilbert). «Quando il Signore creò dal principio le sue opere» (Sir 16,26a). Indagine su Sir 16,26-17,14 (A. Passaro). II. GEN 1-11 FUORI DAI CANONI EBRAICO E CRISTIANO. L'immortalità tradita. La rilettura di Gen 2-3 in Filone di Alessandria (Opif. 151-152) (C. Termini). La trasgressione di Adamo e la torre di Babele nella rilettura di Filone di Alessandria (F. Calabi). Fra sciamanesimo e misticismo. Funzioni del mito delle origini del male nella letteratura enochica (P. Piovanelli). Tra Persepoli e Gerusalemme: creazione e origine del peccato alla luce di alcune tradizioni persiane (M. Settembrini). SECONDA TAVOLA ROTONDA: GEN 1-11: RACCONTO, STORIA E TEOLOGIA. Racconti di creazione. Generi letterari e messaggio (I. Cardellini). Racconto, storia e teologia nella prospettiva di un teologo sistematico (A. Nitrola). III. GEN 1-11 E IL CANONE DEL NUOVO TESTAMENTO. «Dal principio della creazione» (Mc 10,6; 13,19). La ri-scrittura marciana della Genesi (F. De Carlo). Bivblo" genevsew": la cornice letteraria di Matteo e Gen 1-11 (M. Crimella). Uso e abusi di Gen 1-3 nell'epistolario autoriale di Paolo (A. Pitta). Dalla creazione alla nuova creazione. L'uso paolino di Gen 1-11 (F. Bianchini). Noè e il diluvio: indagine sulla ripresa neotestamentaria di un tema genesiaco. Un caso di teologia biblica (S. Grasso). Il lessico biblico del diluvio (D. Candido). Postfazione (L. Mazzinghi). Abstracts delle Comunicazioni libere (M. Marcheselli).