La vita morale è come un cammino o come un'opera d'arte. Questo cammino sarà tanto più soddisfacente e riuscito e quest'opera d'arte sarà un capolavoro, quanto maggiore sarà la consapevolezza, autentica la libertà e formata la coscienza. Questi temi sono approfonditi con un linguaggio e un'analisi adatti anche a chi non è esperto di filosofia e di teologia. Il presente volume è l'ultimo della serie: Corso di Teologia Morale Fondamentale.
La conoscenza di un pensatore e di un santo è strettamente dipendente dalla conoscenza delle sue opere. Questa nuova biografìa di san Tommaso d'Aquino si propone di presentare la sua vita e la sua immensa opera letteraria attraverso una lettura attenta e appassionata delle singole opere, collocandole all'interno del loro contesto storico e dei vivaci dibattiti culturali del XIII secolo. Veniamo così condotti a scoprire un volto di Tommaso d'Aquino affascinante e inconsueto, ben lontano dai soliti clichè oramai stereotipati e storicamente infondati. Ognuna delle sue opere è presentata e analizzata nella sua portata teologica o filosofica ed è datata cronologicamente sulla base degli ultimi studi storici sulla materia.
La "Quaestio disputata de unione Verbi incarnati" è un fedele specchio del metodo teologico di Tommaso d'Aquino. L'autore, Fabio Ruffini, ne dimostra definitivamente la paternità tommasiana. Ne stabilisce un testo prudentemente ponderato sulla base dei migliori manoscritti disponibili, ricorrendo cioè alla più antica tradizione manoscritta parigina - specialmente al cod. Paris, BnF, lat. 15811 (F) - proveniente dal lascito di Goffredo di Fontaines. Per consentire un confronto ben fondato e un'analisi comparata sono riportati anche gli altri testi in cui Tommaso tratta dell'unione del Verbo incarnato e della conseguente questione dell'essere di Cristo, o traendoli dall'edizione Leonina o trascrivendoli dall'autografo e dall'exemplar. Di tutti i testi è offerta una traduzione italiana a cura dell'autore. Fabio Ruffini stabilisce anche la datazione della "Quaestio" sulla base degli indizi di critica esterna ed esamina lo svolgersi del pensiero tommasiano nei diversi testi per rilevarne il metodo, ottenendone un indizio di critica interna. Inedite, infine, nell'Appendice all'opera sono riportate alcune trascrizioni integrali di estratti presenti nel manoscritto F in margine al testo delle "Quaestiones disputatae de anima".
Ci sono giorni in cui non si può stare tranquilli: la punteggiatura delle pagine di agenda corrispondenti riporta alla fine di ogni appuntamento un punto interrogativo. I punti di domanda sulla nostra vita sono fastidiosi, sono come un tarlo che scava il legno per nutrirsi della sua polpa, scavando fintanto che la struttura rimane apparentemente in piedi; ma arriva il momento in cui il nostro legno è indebolito e rischia, svuotato all'interno, di crollare. A volte si riesce a eluderli per un po', adottando varie strategie. Si risponde d'impulso, nel modo più sbrigativo possibile: ho sempre fatto così, gli altri fanno così, mi hanno detto di fare così. Altre volte pensiamo che la domanda sia rivolta soltanto ad altri e si trovi sulla nostra agenda per errore: per fortuna non è successo a me, non mi riguarda... Eppure le domande sono la nostra grandezza, ci aiutano concretamente a uscire dagli stereotipi e dall'anonimato. Le domande sul senso dell'esistenza sono la zattera che traghetta verso il futuro la nostra vita.
Questo libro è nato col singolare scopo di sconfiggere l'immagine negativa della vecchiaia. Non tanto con l'uso di ricette mediche o di farmaci, quanto aiutando le persone che sono o si sentono vecchie a vivere la loro età come un singolare dono per crescere, maturare e continuare a scoprire la vita, che è bella in ogni sua età, ed è tutta e sempre da scoprire. Protagonista del libro è la persona del vecchio, tanto interessante e vivo da potersi chiamare giovane: un giovane che vive motivato e sereno perché ha imparato l'arte di invecchiare bene. L'Autore, Mons. Novello Pederzini, è un sacerdote che, a dispetto dell'anagrafe, si sente più che mai «giovane» e innamorato della vita. In queste pagine egli trasmette tutta la ricchezza che gli viene dallo studio (è dottore in Teologia e in Diritto canonico) e dall'intensa attività pastorale che svolge come parroco a Bologna. È particolarmente impegnato nella nuova evangelizzazione: ha scritto numerosi testi di religione per le scuole, moderni sussidi di divulgazione teologica (l'elenco è alla fine del presente volumetto). Da alcuni anni è una delle voci più attese di Radio Maria. I libri di don Novello hanno una larga diffusione per la chiarezza dei contenuti e per lo stile semplice che ne rendono la lettura facile e comprensibile a tutti. Sono tradotti in varie lingue e diffusi soprattutto oltre Oceano.
«Che roba sarà mai, questi Cinque Passi? ... È davvero un'opera preziosa e insostituibile, questa: esercitare un giudizio sul mondo. Nel seno della Chiesa, bevendo il latte della sapienza bimillenaria della nostra tenerissima madre, ma con gli occhi aperti anche sui giornali, sul cinema, sulla cultura contemporanea. Un laboratorio inedito per stare al mondo con tutte le coordinate per orientarsi sulla mappa. Un conto è cercarle da soli, magari leggendo e informandosi. Un conto è sapere di essere parte di un popolo partito per la stessa ricerca. Io lo trovo prezioso e consolante, e anche se spesso su certi temi ho le idee abbastanza chiare, credo che sia profondamente diverso trovarle esposte in modo organizzato, lucido, intelligente, e davanti a una comunità... Sono un tipo da libro: il libro te lo puoi portare dietro, farci sgocciolare il latte e usarlo come tampone per la mano sporca di fondotinta (sono per un rapporto carnale con i libri). Sono felice soprattutto perché adesso potrò sottolineare, rileggere, saltare, imparare a memoria quello che mi serve, dimenticare tutto il resto. Aspettavo, dunque, che questo libro vedesse la luce. Sono felice anche per tutto il popolo dei cercatori di Dio, quello che ha bisogno di voci chiare e profetiche» (dalla Prefazione di Costanza Miriano)
Con grande semplicità e senza mai banalizzare, proponendo un approccio integrato e multidisciplinare, Harvey spiega con argomenti razionali e di fede le molteplici questioni che ruotano intorno all'attrazione verso persone dello stesso sesso. Sulla base della sua solida formazione di psicologo, professore di teologia morale e direttore spirituale, Harvey non si sottrae al confronto con le opinioni contrarie al bene della persona, le confuta con chiarezza e carità, doti tanto necessarie quanto rare quando si viene a trattare di quest'argomento, su cui anche il mondo cattolico - non la Chiesa - sembra essere ancora molto confuso. Prefazione di Matteo Maria Zuppi, postfazione di Juan José Perez-Soba.
È il commento di Tommaso al Vangelo secondo Giovanni. Consiste nell'analisi del testo versetto per versetto, analisi compiuta usando in prevalenza le citazioni più belle e profonde degli autori cristiani greci e latini dei primi secoli. È una miniera inesauribile di interpretazioni efficaci del Vangelo. L'edizione è integrale, cioè riporta il testo latino di Tommaso con la traduzione italiana a fronte.
È il commento di Tommaso al Vangelo secondo Giovanni. Consiste nell'analisi del testo versetto per versetto, analisi compiuta usando in prevalenza le citazioni più belle e profonde degli autori cristiani greci e latini dei primi secoli. È una miniera inesauribile di interpretazioni efficaci del Vangelo. L'edizione è integrale, cioè riporta il testo latino di Tommaso con la traduzione italiana a fronte.
Breve e densa riflessione sulla vita matrimoniale che getta il cuore oltre l’ostacolo degli interrogativi dell’uomo moderno il quale, abbacinato dai progressi della tecnica e delle scienze quantitative, sembra che faccia sempre più fatica a dare risposta alla sua perenne ed inesausta richiesta di felicità.
Il Cuore Comune è un viaggio antropologico nel cuore dell’uomo e della donna sposati, nella loro capacità di amare, nel loro essere nudi l’uno davanti all’altra, nella loro apertura all’infinito che trova uno sbocco esistenziale nel matrimonio per amore.
Ma, se il matrimonio è via esistenziale alla felicità, come è possibile che invece spesso sia fonte di conflitti, litigi, sofferenze, incomprensioni? E quando ciò accadesse, il matrimonio potrebbe dirsi finito? Ma un matrimonio può veramente finire?
La risposta a queste domande è scritta nella carne sessuata di marito e moglie e nella loro capacità di dare origine ad una realtà ultra-personale nuova ed immortale: il loro Cuore Comune.
Il Cuore Comune è, in definitiva, il centro vitale di quella realtà personale che va al di là delle persone dei coniugi e che li arricchisce nonostante i loro difetti e limiti. La sua costruzione del Cuore Comune è decisiva per la felicità di entrambi.
Ma la vera domanda è: ora che conosciamo la strada per la felicità, la sapremo percorrere?