La scienza giuridica, anche quella che si occupa specificamente dello studio del diritto nella Chiesa, pretende, come ogni sapere scientifico, di offrire delle spiegazioni unificatrici della realtà studiata. Per questa ragione possono nascere al suo interno delle divisioni in branche, rispondenti non ad oggetti materiali diversi, bensì a dei principi specifici di ogni settore. Il diritto canonico comprende, infatti, diversi rami scientifici: il diritto processuale, retto soprattutto dal principio relativo al diritto al giusto processo; il diritto penale, rispondente alla necessità di sancire giustamente le condotte dannose rispettando al contempo i diritti dei fedeli, ed altre branche ben conosciute. Proprio perché la scienza canonica è divisa in rami, ha bisogno di una "Parte generale" volta ad analizzare gli elementi comuni sottostanti a tutte le branche. Il presente libro, indirizzato principalmente agli studenti della Licenza in diritto canonico, tratta precisamente di queste nozioni basilari, comuni a tutti i settori della iusti atque iniusti scientia.
La giustizia nel culto indica il contenuto essenziale dell'opera: la dimensione giuridica della liturgia esprime ciò che è giusto nella celebrazione del mistero pasquale secondo la concezione classica (greco-romano-scolastica) del diritto. La trattazione mira quindi a evidenziare e analizzare i profili di doverosità intersoggettiva intrinseci ai beni liturgici (i sacramenti, la liturgia delle ore, i sacramentali, ecc.). L'esplorazione in chiave realista della giuridicità liturgica cerca dunque di enucleare la spettanza nella sostanzialità del culto pubblico della Chiesa più che nelle regole o nell'ordinamento.Le quattro parti che accorpano le lezioni delineano un itinerario logico: il profilo introduttivo inquadra ontologicamente, storicamente ed ecclesiologicamente l'influenza del diritto nella liturgia; il profilo statico abbraccia tanto la consistenza e gli elementi della relazione giuridico liturgica tanto i principali beni di rilevanza giusliturgica (ciò che sta al centro della relazione di debito), il profilo dinamico espone la configurazione e realizzazione del giusto. Il nucleo o cuore del libro, anche alla luce dell'impostazione realista, è rappresentato proprio dalla penetrazione dei beni giusliturgici, cioè dall'essenza del giusto (basti pensare ad es. all'organismo sacramentale). La promozione della dignità del culto implica il concorso delle persone giuste.
I documenti del Concilio Vaticano II hanno spesso fatto uso della categoria di testimonianza. Essa è quindi divenuta elemento portante della moderna riflessione teologica sulla comunicazione della rivelazione divina per mezzo della fede. Sulla scia delle note parole di Paolo VI, "l'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri... o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni" (Evangelii nuntiandi, n. 41), nella vita pastorale della Chiesa si afferma con frequenza che l'evangelizzazione odierna si dovrebbe basare principalmente sulla testimonianza, sia perché in essa si rispecchia appieno l'autenticità e la forza incisiva della fede vissuta, sia per evitare il pericolo di intolleranza nella comunicazione della fede attraverso parole di significato potenzialmente univoco. In sostanza, il cristiano è chiamato a evangelizzare principalmente testimoniando la sua fede di fronte al mondo.
La presente opera, che costituisce il terzo dei quattro volumi del manuale di teologia morale "Scelti in Cristo per essere santi", studia la Morale speciale con la metodologia dell'etica delle virtù, assunta e spiegata nella Morale fondamentale e ora ripresa e giustificata sinteticamente nel primo capitolo. Quindi distribuisce tutta la materia attorno alle quattro virtù cardinali. I numerosi e complessi problemi etici legati alla giustizia vengono studiati in tre capitoli. In essi si affronta anche lo studio della bioetica, vista dalla prospettiva della giustizia nei confronti della vita umana. La virtù della temperanza comprende due capitoli, in modo da poter dedicare uno spazio più ampio alla castità. Non vengono trattate invece le questioni morali legate all'amministrazione e alla ricezione dei Sacramenti, perché nell'attuale struttura degli studi istituzionali di teologia esse vengono di solito studiate dalla teologia sacramentaria.
"In unità con la grande tradizione ecclesiale, con il Concilio Vaticano II e con i Sommi Pontefici miei predecessori, ribadisco la bellezza e l'importanza di una vita sacerdotale vissuta nel celibato come segno espressivo della dedizione totale ed esclusiva a Cristo, alla Chiesa e al Regno di Dio" (Benedetto XVI, Esortazione apostolica postsinodale Sacramentum caritatis, 22 febbraio 2007, n. 24). Queste parole illuminano il senso del celibato, un dono che contribuisce ad accrescere l'impegno interiore del sacerdote e rende più credibile la testimonianza evangelica della sua vita. Il presente volume raccoglie la maggior parte degli interventi del XIV Convegno di studi della Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce, tenutosi a Roma nei giorni 4 e 5 marzo 2010. Lo scopo del Convegno è stato quello di contribuire alla riflessione teologica sul celibato, tenendo conto anche del suo versante esistenziale: non è stato soltanto la giustificazione teologica del celibato sacerdotale che si è voluto esaminare, ma anche il celibato sacerdotale nella sua dinamica divino-umana che rende possibile l'attuarsi nella storia del disegno divino. Per tale motivo ad una prima giornata d'impostazione storico-teologica è succeduta una seconda d'impostazione prevalentemente esperienziale. Gli atti qui raccolti offrono sia l'una sia l'altra prospettiva.
Lo studio del 'munus docendi Ecclesiae' (libro III del Codice di Diritto Canonico) è qui presentato in modo sistematico, partendo dalla considerazione della parola di Dio come bene giuridico nella Chiesa. Si passa dunque da un approccio esegetico ai canoni a una trattazione tesa a mettere in luce i principali rapporti giuridici che riguardano la parola divina. Emergono così le principali questioni giuridiche che la Chiesa affronta in questo campo, e che interessano la conservazione, la difesa, l'approfondimento e la diffusione del deposito della fede, di cui sono responsabili tutti i fedeli e, in particolare, i sacri Pastori.
Il presente volume raccoglie le relazioni tenute nel IV Corso di aggiornamento in diritto matrimoniale e processuale canonico, svoltosi presso la Pontificia Università della Santa Croce dal 20 al 24 settembre 2010. Scopo del Corso di aggiornamento è presentare alcuni sviluppi dottrinali e giurisprudenziali relativi al processo di dichiarazione della nullità del matrimonio, come un aiuto rivolto agli operatori dei tribunali ecclesiastici nello loro missione al servizio della verità sul matrimonio.
Manuale di escatologia cristiana pensato principalmente per il primo ciclo di studi di teologia.
Raccolta di studi su Cornelio Fabro e la Filosofia. "Quanto alla filosofia del passato, se si può ammettere che la filosofia è sempre stata in crisi, perchè è suo compito il 'ritornare al fondamento', essa tuttavia finora si riconosceva arbitra della verità dell'essere: fosse pure mediante la decisione di una sospensione o epoché universale. Ora invece la filosofia è arrivata alla crisi che deciderà del suo stesso sopravvivere..."
Lo studio, effettuato su un campione rappresentativo di 31 associazioni che aderiscono al Forum, offre i risultati di un'analisi dettagliata e approfondita sulla comunicazione delle associazioni familiari in Italia. L'obiettivo principale della ricerca, mettere a fuoco l'immagine che la famiglia vuole offrire di sè in alternativa a quella proposta dal mainstream culturale, in particolare quella rappresentata da alcuni mezzi di comunicazione dominanti nella sfera pubblica, è stato suddiviso per obiettivi intermedi.