Il Mirabile Periodo è quel periodo fondamentale nella formazione del bambino, in termini di personalità e acquisizione di quei valori che, come ha dimostrato anche la scienza, resteranno un riferimento per tutta la sua vita adulta. Un vero e proprio tesoro educativo nel quale la madre dona tutta se stessa al servizio di una famiglia in cui tutti, sul suo esempio, raggiungeranno la maturità necessaria per entrare al servizio dell’intera società. Quest’opera si propone di aiutare e sostenere quanti intendono imprimere un nuovo corso alle proprie teorie sull’educazione, da impartire sin dal periodo del concepimento prenatale e lungo tutta l’infanzia, fino ai quattro anni di età. Simili sollecitazioni interrogano profondamente le principali istituzioni pubbliche e religiose, chiamate ad assistere, sotto tutti i punti di vista, la donna in quanto madre nella sua presa di coscienza del suo diritto-dovere di occuparsi dell’educazione del proprio bambino, in un unicum inscindibile sin dal suo concepimento.
Cosa lega indissolubilmente l’irrequieta Sissi, la sfortunata Carlotta, la tragica Giovanna la Pazza, la fiera Maria Teresa, l’arciduchessa Sofia e la fragile Maria Luisa? Romana de Carli Szabados ripercorre l’appassionata e struggente vita di molte donne celebri in un arco temporale che va dagli albori del Medioevo alla dissoluzione dell’Impero austroungarico dopo la Prima Guerra Mondiale, rivisitando la Storia dal loro punto di vista di mogli, madri e amanti. Molte sono le rivisitazioni, a cominciare dalla figura di Lucrezia Borgia, a cui l’autrice toglie la tradizionale etichetta di donna crudele e la ritrae come l’infelice vittima delle trame politiche della sua famiglia e la madre che sarebbe morta di parto, a soli trentanove anni, a Ferrara come moglie di Alfonso I d’Este, assidua frequentatrice di conventi e monasteri al punto da diventare terziaria francescana. Un’esistenza che la unisce, idealmente, a quella esemplare di Zita, serva di Dio, ultima imperatrice d’Asburgo e moglie di quel Carlo I che sarebbe stato beatificato da Giovanni Paolo II. Non solo regine e imperatrici, però: il volume include anche il ritratto di appassionate donne italiane.
Questo è un libro sull’anti-relativismo. È un libro per tutti coloro che non si rassegnano alla mentalità oggi dominante, secondo cui è impossibile cercare qualcosa di vero e di significativo per ciascun essere umano. Non è forse vero che oggi bisogna accettare qualunque scelta di vita altrui – o di non vita – come meritevole di tutela, altrimenti si è prevaricatori e irrispettosi? Che appaiono come nuove frontiere di conquista il diritto all’eutanasia e all’eugenetica? Che alla famiglia si vuole equiparare il matrimonio gay? Che è un tabù nominare la legge 194 e dire che l’aborto è la soppressione di una vita nascente (ormai neppure i cattolici arrischiano più tanto)? Che ha più attenzione la festa di Halloween del Natale? Che si giustificano la poligamia o la sottomissione della donna e l’incesto quali espressioni di una diversa cultura? Che nell’evoluta Europa si vogliono eliminare i crocefissi, per un malinteso rispetto delle coscienze, in nome di un’astratta fratellanza universale, mentre nel mondo muoiono – dimenticati da tutti – i nuovi martiri cristiani? È in atto una “rincorsa a trasformare in diritto qualunque nuovo desiderio. Questo libro è dedicato a chi non vuole veder atrofizzato il desiderio di verità, di giustizia, di felicità, che risiede nel cuore più profondo di ogni uomo.
Chi sono “le vecchie zie”? Sono il simbolo di coloro che, con pazienza, intelligenza e fede, ricostruiranno il mosaico della Tradizione. Tassello per tassello, figura per figura, senza la necessità di troppa teoria e senza sentirsi in dovere di giudicare i compagni di strada. Rifacendosi al titolo di un celebre pamphlet di Leo Longanesi, Gnocchi&Palmaro mostrano come saranno proprio loro, “le vecchie zie” a indicare quale sia la strada giusta per porre riparo ai disastri che il neomodernismo ha portato dentro la Chiesa cattolica. E, dicono i due autori, lo potranno fare per il semplice fatto che vivono di Tradizione, quindi hanno il privilegio di evitare di perdere tempo a parlarne. Con questo nuovo libro, che inaugura la collana “I libri del ritorno all’Ordine” da loro diretta per Fede & Cultura, Gnocchi&Palmaro susciteranno come sempre scompiglio e più di una reazione scomposta in campo progressista. Ma questa volta sapranno essere urticanti anche nei confronti di certo tradizionalismo e certi tradizionalisti. Per fare veramente “ritorno all’Ordine”, bisogna prima avere il coraggio e la lucidità di fare chiarezza anche nel proprio campo.
San Filippo Neri (Firenze 1515 - Roma 1595) prima di morire fece bruciare tutti i suoi scritti e di lui oggi possediamo solo poche lettere autografe, alcuni Detti raccolti dai suoi sodali, delle Giaculatorie date alle stampe e tre poesie, delle quali è persino incerta la paternità. Non abbiamo la possibilità, quindi, di confrontarci con scritti che ci aiutino a esprimere la sua esperienza mistica. Questo testo è un tentativo di analizzare la figura del Santo a partire dagli episodi mistici più significativi. Attraverso la ricerca nelle fonti, soprattutto i Processi di canonizzazione, si enuclea la fenomenologia dei classici episodi di natura mistica e si analizza la sua vita alla luce della novità apportata dalla sua spiritualità e delle influenze, poco conosciute, su tutti i riformatori del Cinquecento. Se da una parte vi è una difficoltà evidente a una comparazione del Neri con i mistici a lui contemporanei, data l'esiguità degli scritti da lui lasciati, d'altra parte Egli si situa in una posizione fondamentale e del tutto peculiare. Il presente studio si propone di far conoscere meglio questo grande uomo, santo, profeta della gioia cristiana, che tanto ha ancora da dire agli uomini del nostro tempo. Ma soprattutto il nostro intento è quello di porre il Neri alla pari dei grandi mistici della Riforma, e dare ragione della sua grandezza spirituale e mistica "che ebbe le sue più alte espressioni specialmente nella celebrazione della Messa" (Messale Romano).
Da uno dei massimi neotomisti del secolo scorso una breve esposizione dei pilastri della sintesi filosofico-teologica di San Tommaso d'Aquino. Spesso regna parecchia confusione nel mondo filosofico e teologico riguardo quali siano i principi reggitori dell'impianto tomista. Questa riedizione, completamente revisionata e ripristinata, si impone come una guida sicura, elaborata dal genio di un indiscusso maestro quale padre Reginald Garrigou-Lagrange, alla scoperta dei pilastri della sintesi filosofico-teologica di san Tommaso d'Aquino, qui condensati nella diade atto-potenza e nel concetto ontologico di essenza.
Parlare oggi del Concilio Ecumenico Vaticano II significa inserirsi in un dibattito acceso. Pare che il confronto con esso implichi il prendere posto in un'aula parlamentare: chi sta alla destra, difensore di una tradizione che ne sarebbe uscita vituperata, chi sta alla sinistra, convinto che tale evento abbia aperto una "breccia di Porta Pia" nel monolitico edificio ecclesiale, consentendo di reinventarne dottrina, morale, liturgia e disciplina. Quale parte scegliere? Su quali basi? Nessuna delle due: sembrerebbe una condanna a un definitivo silenzio. Tuttavia il cattolico ha una luce, un criterio di discernimento, che gli consente di pronunziarsi in materia con equilibrio e serenità: il Magistero del Papa e dei vescovi in comunione con Lui. L'autore del libro intende contemplare il XXI Concilio Ecumenico della Chiesa Cattolica nella sua continuità con l'insegnamento di sempre, assumendo come criterio ermeneutico guida il Magistero autentico della Chiesa, che da allora sino ad oggi non ha mai smesso di far sentire con chiarezza la propria voce. "Non sarebbe perciò nel vero chi pensasse che il Concilio rappresenti un distacco, una rottura, ovvero, come qualcuno pensa, una liberazione dall'insegnamento tradizionale della Chiesa, oppure autorizzi e promuova un facile conformismo alla mentalità del nostro tempo, in ciò ch'essa ha di effimero e di negativo piuttosto che di sicuro e di scientifico, ovvero conceda a chiunque di dare il valore e l'espressione che crede alle verità della fede.
Una conversione straordinaria dopo 20 anni di militanza nel più anti-cristiano partito italiano. Pannella, la Bonino e il potere. Una vicenda equivoca e ambigua. Raccontata da chi ha lavorato con loro per vent'anni, che all'improvviso riconosce l'esistenza della Verità e comprende che la sua vita non ha più senso in quella realtà.
Quando la morte separa anche la fede è scossa. Il romanzo profetico della religione fai da te dello spiritismo, del new age. Un'avvincente avventura, dall'Autore del best seller Il Padrone del mondo", in cui Cristo trionfa." In uno scenario di inizio Novecento il geniale Benson delinea una trama semplice e ricca di suspence, che sottende temi ancora attuali: l'indifferenza religiosa e la poca preparazione di molti credenti lasciano prosperare una religione 'fai da te', forme di magia, spiritismo e truffe ai danni dei più deboli.
La famiglia, i suoi nemici, il tentativo di dissolverla e testimonianze eroiche di famiglie unite grazie all'amore di Dio. La difesa della famiglia è ritenuta noiosa, facile argomento di campagne elettorali e di prediche no nsempre efficaci. La fede è in difficoltà, molti battezzati vivono come se Cristo non esistesse" e molti uomini "come se Dio non esistesse". Una inesorabile dissoluzione sembra aver colpito al cuore Dio e la famiglia, l'uomo che vuole fare a meno di Dio si vuole fare come Dio, l'antica ribellione che ritorna. "