Come è possibile trasformare il proprio gruppo di lavoro in un team efficiente e innovativo? Questo testo affronta le principali tematiche relative al lavoro in gruppo: comunicazione, strategie decisionali, problem management, gestione dei conflitti, metodologie creative, ecc. Rivolto ad educatori, formatori, manager, ma anche a tutti coloro che, a diverso titolo, svolgono la propria attività insieme ad altre persone, rappresenta un valido strumento di riflessione e di lavoro.
Purtroppo i prodotti generati dalla cultura ancora faticano ad essere gestiti in una prospettiva di comunicazione aperta a tutti (o quanto meno a molti). Il volume è frutto del desiderio che la cultura - intesa come bisogno, svago, riflessione, crescita, socialità, divertimento - raggiunga le cerchie più vaste di fruitori. A tal fine gli autori illustrano molteplici modalità per gestire questo passaggio.
Questo libro si propone di creare un clima confidenziale tra il lettore ed i principi fondamentali della Metodologia della Ricerca e della Statistica. Grazie a questa impostazione, egli viene condotto nei meandri di queste discipline in modo da diventare l'attore principale nella soluzione dei problemi concreti a cui va incontro chiunque affronti le tematiche della ricerca in generale. Occorre tenere presente che nella metodologia della ricerca non esistono ricette speciali e metodi applicabili a tutto. Esistono invece alcune regole fondamentali e alcuni principi generali che è necessario padroneggiare per poi elaborarli in maniera personale e creativa. Operando in questo modo si impara ad affrontare i problemi della ricerca e della conoscenza in generale. Utilizzando una prosa efficace e mai banale l'autrice ha sviluppato con questo libro uno strumento pratico che indirizzi lo studioso nella individuazione dei disegni sperimentali più appropriati alle proprie ricerche.
I due autori, Pia De Silvestris e Adamo Vergine, propongono qui una sintesi della loro lunga esperienza di psicoanalisti, facendo una vasta riflessione sul pensiero e le sue modalità di costruirsi in forme diverse. Il percorso nasce da un interrogativo sul pensiero religioso che gli autori considerano, alla stregua di qualsiasi pensiero, una funzione particolare della mente umana. Una funzione che si sviluppa senza necessariamente nasca il bisogno di doversi interrogare sulla metafisica dell'esistenza di Dio. Gli autori, infatti, sono portati a riflettere sulla molteplicità enorme dei modi di pensare - dal delirio alla ragione - utilizzando la teoria darwiniana dell'evoluzione che secondo loro è la più appropriata per gli studi psicologici, specialmente per quelli non sperimentali, per non cadere nella rete del trascendente e allo stesso tempo cercare forme di derivati oggettivi dall'esperienza soggettiva così complessa come quella della psicoanalisi.
Un manuale per conduttori di gruppo, è scritto specialmente per coloro che si avventurano nel territorio nuovo e misterioso dei gruppi destrutturati al bivio tra contenuti, processi e contesti. Suggerisce a coloro che si affacciano alla professione, oltre che a quelli che già la praticano, temi e modelli utili per migliorare la propria efficienza professionale. Leggere questo libro aiuta ad apprendere come e perché insieme si sta meglio che da soli e come questo insieme possa essere creato ed utilizzato quotidianamente per stare meglio e per fare stare meglio. Perché la conduzione di gruppo è strettamente legata all'invenzione del benessere e non vi è benessere senza gruppo.
Questo manuale conduce passo dopo passo nel mondo della comunicazione e dell'informazione pubblica, disciplinate dalla legge 150, che diventa il filo rosso di un discorso che mai prima era stato affrontato in modo così organico e attento a tutte le sfaccettature, non ultima l'ICT. Entra sia nei meccanismi della burocrazia italiana che nei processi che governano il newsmaking, la notiziabilità e le opportunità offerte dai molti strumenti informativi qui presentati. Fornisce basi teoriche, informazioni pragmatiche ed esempi pratici di facile attuazione per un addetto stampa che esca dall'angusto ruolo di referente dei mass-media per divenire motore della comunicazione pubblica. Un fornitore di informazioni, non un venditore di notizie, un ascoltatore del cittadino non un funzionario. Un professionista dell'informazione che mette insieme competenze professionali, tecniche culturali, amministrative, giuridiche e informatiche per operare in tempi ristretti e su più fronti informativi. Il volume è una guida indispensabile per i giornalisti che intendono proporsi come addetti stampa ad una p.a., agli addetti stampa che desiderano ordinare le molte nozioni che hanno scoprendone di nuove, ai comunicatori pubblici, agli amministratori e ai politici che ambiscono governare in modo più consapevole i processi comunicativi, agli studenti di corsi universitari e master in relazioni pubbliche.
I grandi mutamenti politici e istituzionali, che hanno sconvolto l'Italia a partire dagli anni Novanta, non hanno ancora trovato un inquadramento analitico soddisfacente. Abbondano metafore alquanto ingannevoli che parlano di seconda e addirittura di terza repubblica, ma si tratta solo di formule ad effetto che non aiutano a comprendere i processi reali. Il libro propone una riflessione d'insieme per interpretare i nuovi paradigmi costituzionali e per scandagliare i soggetti sociali ed economici emergenti che ridisegnano la mappa dei nuovi poteri. Il quadro che emerge dalla ricognizione del caso italiano dopo il collasso dei partiti storici, descrive un lento crepuscolo del politico dinanzi al rilievo preponderante assunto da denaro e media. Il rischio incombente è che la crisi della rappresentanza politica e sociale conduca ad una malattia mortale della sfera pubblica dalla quale possa emergere il capo carismatico quale commissario di una repubblica minata dal populismo e dal leaderismo. La gravità della crisi italiana rilancia con forza le prospettive di un costituzionalismo democratico quale antidoto alla deriva da tempo in atto delle culture istituzionali.
Negli ultimi anni, anche se a fasi alterne, è riemersa la memoria della colonia nella società italiana; a favorire questo ritorno sono state le richieste di riparazioni provenienti da ex colonie o da paesi occupati dall'Italia durante la guerra, in particolare dall'Etiopia e dalla Libia, per i danni economici e morali procurati dalla presenza italiana ma anche l'afflusso, sempre più crescente dalla metà degli anni Ottanta del Novecento, di immigrati africani non solo in Europa ma prima di tutto in Italia, spesso provenienti da paesi ex coloniali. Il presente lavoro, alla luce di fonti inedite conservate presso l'archivio storico della Banca d'Italia, esamina il processo di decolonizzazione e il modo in cui si è articolato in Africa e in particolare in Somalia attraverso la riorganizzazione mondiale del secondo Novecento, che inferiscono sul recente processo di globalizzazione.
Come cambia la comunicazione organizzativa nell'era della crisi globale e del Web 2.0? Le organizzazioni diventano sempre più nevrotiche e frammentarie. La diffusione delle nuove tecnologie ed in particolare degli strumenti Web 2.0 incide in maniera significativa sul modo di comunicare (non solo) nelle organizzazioni. La comprensione dei processi di comunicazione organizzativa passa, quindi, anche dalla migliore conoscenza dei nuovi contesti organizzativi, delle caratteristiche dei nuovi media digitali e degli effetti prodotti dai new media negli atteggiamenti e nei comportamenti individuali e organizzativi. Il testo propone anche una raccolta di casi di successo di innovazione delle strategie e delle pratiche di comunicazione organizzativa. Il testo si rivolge allo studente universitario, al comunicatore d'impresa, allo studente del master, al ricercatore, al docente, al manager e al professionista, insomma, a chiunque sia interessato ad approfondire criticamente la conoscenza di alcuni temi chiave della comunicazione organizzativa, al tempo del Web 2.0.