Questa decima edizione del "Corso di istituzioni di diritto privato", oltre che aggiornata alle ultime novità legislative, si presenta ampliata nel contenuto e arricchita con un nuovo capitolo dedicato all'Impresa, al fine di offrire agli studenti universitari una migliore visione complessiva del sistema di diritto privato. Per il resto, il manuale mantiene le sue caratteristiche peculiari: dimensioni contenute, linguaggio rigoroso, evidenziazione dei collegamenti tra i diversi istituti e sottolineatura degli aspetti sistematici, nella convinzione che, sbiadite le informazioni, allo studente possa e debba restare almeno la formazione. Il manuale è corredato dagli "Esercizi di diritto privato": una serie di quesiti "interattivi" a risposta multipla reperibili on-line su apposito sito internet.
Questa nuova edizione del Manuale tiene conto delle più recenti novità legislative che hanno interessato la materia del Diritto commerciale, tra le quali vanno segnalate le nuove disposizioni sulla s.r.l. PMI (d.l. 50/2017), la riforma delle imprese sociali e del terzo settore (d.lgs. 112/2017 e 117/2017), la nuova disciplina delle società forensi (l. 124/2017), l'avvio della riforma delle procedure concorsuali (l. delega 155/2017), l'attuazione delle Direttive MiFID2 (d.lgs. 129/2017) e PSD2 (d.lgs. 218/2017).
"Riferiscono persone vicine al Presidente Giorgio Napolitano che egli, negli anni del suo mandato, cercava suggerimenti e informazioni sull'estensione dei suoi poteri e sui modi corretti del loro esercizio leggendo frequentemente la voce 'presidente della Repubblica' scritta per 'L'enciclopedia del diritto' da Livio Paladin. È questa una notizia che riesce utile per aprezzare la riproposizione in edizione riveduta e corretta del 'Diritto costituzionale' di Livio Paladin, che Ludovico Mazzarolli e Dimitri Girotto si sono assunti generosamente il compito di curare." (Dalla prefazione di Sergio Bartole)
Con una esposizione chiara, arricchita da consistenti riferimenti bibliografici, sono trattate l'attualità e le ragioni dello studio del diritto canonico, le differenze con gli altri diritti religiosi e con i diritti statali. Dopo i riferimenti storici, ampio spazio è dedicato al sistema delle fonti, alle persone fisiche e giuridiche, al governo della Chiesa universale e particolare, al matrimonio canonico, al diritto patrimoniale, al diritto penale, al processo, alle cause di canonizzazione. Le "Lezioni di diritto canonico" affrontano infine la disciplina delle relazioni tra la Chiesa e gli Stati, con riferimenti anche al diritto dello Stato della Città del Vaticano. Il volume si rivolge innanzitutto agli studenti universitari, ma può essere utile anche a studiosi e operatori del diritto interessati ad avere una conoscenza generale del diritto canonico.
Il tema del volume è Il problema delle persone giuridiche in diritto romano.
Il manuale "Fondamenti di diritto della previdenza sociale" si propone di offrire una trattazione chiara e per quanto possibile completa del diritto della previdenza sociale, con un'attenzione non solo ai temi più tradizionali della materia (il sistema pensionistico) ma anche ai più recenti sviluppi in tema di misure assistenziali, ammortizzatori sociali e Welfare in generale. Il volume si presenta aggiornato ai più recenti e significativi interventi normativi, oltre che al dibattito dottrinale, con puntuali e ricche indicazioni bibliografiche che continuano a essere di grande utilità per la ricerca in quanto segnano, in qualche modo, la storia della letteratura del diritto della previdenza sociale.
"È con piacere che presentiamo ai colleghi - che ci onorano con la loro stima, la loro fiducia e i loro preziosi suggerimenti - e agli studenti, una sesta edizione della 'Tradizione giuridica occidentale' considerevolmente rinnovata rispetto alla precedente, pubblicata nel 2014. Alcune parti del Manuale sono state semplicemente aggiornate, ma altre sono state riscritte. Fra queste, ricordiamo il paragrafo sul 'dialogo fra corti' nel primo capitolo, le pagine sulle codificazioni germaniche nel secondo capitolo che escono riequilibrate dagli interventi effettuati, e la sezione sull'amministrazione della giustizia in Inghilterra la cui riscrittura tiene conto del consolidamento delle grandi riforme che si sono susseguite a cavallo fra il secondo e il terzo millennio. Ci piace tuttavia sottolineare come le modifiche più importanti riguardino il quinto capitolo. Caterina Mugelli ha riscritto la sezione dedicata all''incontro' con il diritto cinese, e le siamo sinceramente grati per aver voluto dare alla luce una nuova versione di tale sezione terminandola pochi giorni prima di dare alla luce Giovanni. Deborah Scolart, che ringraziamo con particolare calore per avere accettato di entrare a far parte della squadra del Manuale riscrivendo la sezione sui Paesi islamici. Come di consueto, infine, abbiamo rivisto le appendici dei materiali: alcuni documenti, rivelatisi di non grande utilità didattica, sono stati espunti, ma qua e là ne sono stati aggiunti di nuovi, che contiamo possano suscitare interesse. In parti colare, sono state aggiunte nell'appendice del terzo capitolo importanti sentenze della Corte suprema degli Stati Uniti, alcune recentissime altre di considerevole valore storico." (dalla premessa alla VI edizione)
Nel corso degli ultimi anni ha acquisito una crescente rilevanza - specie in un'ottica di completamento di quanto offerto, in maniera sempre più selettiva, dal sistema nazionale di sicurezza sociale - il welfare aziendale. Con tale espressione si fa riferimento a quell'insieme di beni, prestazioni e servizi offerti dall'azienda ai propri dipendenti, al fine di migliorarne la vita, tanto privata quanto lavorativa: si spazia dalle misure di vario tipo finalizzate ad offrire un sostegno al reddito familiare, allo studio, alla genitorialità ed alla tutela della salute, fino alle agevolazioni di carattere commerciale ed alle misure destinate al godimento del tempo libero. Il volume anzitutto delinea, in un'ottica comparata, lo stato dell'arte ed il quadro regolativo (legislativo e contrattual-collettivo) che sottostà alla governance del fenomeno in Italia, Spagna, Germania, Svezia ed Ungheria. In secondo luogo, esso esamina, attraverso un'analisi empirica, le esperienze più diffuse e consolidate nel settore dell'artigianato toscano, allo scopo da un lato di mettere in luce le prestazioni più utilizzate e le aree di intervento che sono, invece, lasciate scoperte, e dall'altro di ricostruire, attraverso lo studio del comportamento degli attori coinvolti, i processi che favoriscono il cambiamento, il tutto con un approccio critico volto ad evidenziare i punti di forza del sistema che si è venuto assestando e ad elaborare soluzioni innovative per superare gli elementi di criticità.
Questo volume è innanzitutto una sfida. Mentre entra in attuazione il nuovo Regolamento europeo per la protezione dei dati personali, che ha come obbiettivo alzare la tutela per aumentare la fiducia nella circolazione dei dati e nell'economia digitale, qui si cerca già di andare oltre. Il GDPR è uno sforzo enorme per passare dalla concezione statica del dato come proprietà della persona, a quella dinamica che vede il dato, anche personale, come linfa vitale della quarta rivoluzione industriale. Siamo ormai nel tempo dell'intelligenza artificiale, delle macchine intelligenti, dell'internet delle cose. E possibile che il GDPR possa rafforzare la fiducia delle persone proteggendo i loro dati anche nel nuovo mondo della IA? La risposta che questo volume dà è positiva, proprio grazie alla flessibilità e lungimiranza della nuova regolazione. Ma il viaggio da fare, una volta passate le colonne d'Ercole del vecchio mondo conosciuto, è lungo e periglioso. E non riguarda solo la protezione dati ma gli enormi cambiamenti che coinvolgeranno tutta la nostra vita e le nostre società. La prima parte del libro è dedicata a testare la forza innovativa del GDPR, e la sua capacità di tutelare non solo i dati ma i diritti e le libertà delle persone anche nel nuovo mondo della IA. Nella seconda parte, più attenta alla regolazione e all'impatto della tecnologia sul nostro modo di vivere, dieci studiosi offrono il loro contributo per aiutare a capire cosa sta succedendo. Dunque questo volume è anche un viaggio verso nuovi orizzonti, che vogliamo intraprendere con i nostri lettori. Il GDPR non è una normativa burocratica. Esso protegge, per la sua parte, il presente e il futuro. Rispettarlo in modo proattivo è per le imprese un investimento, per la PA un dovere, per tutti un modo per salvaguardare la nostra libertà e la nostra humanitas.
Il rapporto tra scuola e religione riflette, come in un caleidoscopio, le tensioni e le sintonie delle relazioni tra Stato e Chiesa nell’età moderna, e genera equilibri differenti secondo le forme di Stato che si succedono do- po le rivoluzioni democratiche del secolo XVIII, nonché l’influenza che le ideologie laiche, confessionali, o antireligiose, esercitano sul sistema politi- co di ciascun Paese. I conflitti sulla scuola non sono elementi marginali di una società; essi investono la formazione delle nuove generazioni, il concet- to di laicità dello Stato, il livello di libertà religiosa riconosciuto ai cittadini, ai giovani, alle famiglie. Riguardano, in definitiva, le relazioni di libertà, es- traneità, sottomissione, che s’intrecciano tra coscienza, individuale e collet- tiva, e religione, che incidono sulla democraticità di un ordinamento.
Il libro di Rita Benigni affronta in un’ottica storico – giuridica un tema centrale del Diritto ecclesiastico, per individuare le ragioni dei conflitti e degli equilibri che si realizzano nella legislazione scolastica nei tempi della modernità. Il testo affonda le radici, e ambizioni, nella metodologia storici- stica propria della scuola di Francesco Ruffini, Arturo Carlo Jemolo, Pietro Agostino d’Avack, e dei loro allievi, e si muove in una linea evolutiva che costituisce, probabilmente, la novità più rilevante per lo studio dei modelli educativi europei dopo il testo classico di Anna Talamanca sull’esperienza italiana. Nella mia lunga esperienza di studio, ho affrontato più volte la que- stione scolastica sin dalla mia prima monografia su “Ateismo e libertà reli- giosa”, e ho avvertito spesso l’esigenza di un’analisi e una riflessione siste- matiche sul tema: il libro di Rita Benigni costituisce oggi uno strumento in- dispensabile per comprendere come s’è sviluppato il rapporto tra scuola e religione nelle dinamiche della modernità, sino ai giorni nostri.