Nell'attuale momento storico le difficoltà della famiglia appaiono percezione comune, legate tra l'altro alla liquefazione dei legami intra ed extra familiari in un rapporto di reciproca causazione. È convinzione condivisa dagli autori di questo testo che tale crisi non deve esser vista solo negli aspetti negativi. È lecito interpretare infatti l’emergenza contemporanea in un’ottica ‘positiva’: è proprio nella crisi che si vedono «emergere» possibilità inedite. Diviene dunque sempre più urgente offrire un sostegno qualificato ai coniugi e ai genitori, creare delle vere e proprie scuole e luoghi di educazione dove promuovere una nuova cultura che aiuti a trovare le ragioni delle proprie scelte di vita formando una coniugalità consapevole e una genitorialità condivisa.
Si esce dalla lettura di Come l’acqua... con delle sensazioni forti, come quando si viene fuori da uno di quei fiumi rigeneratori presenti in ogni cammino di iniziazione. Il corpo che vibra e le gocce che giocano sulla pelle narrano dell’acqua che scorre, della dolcezza del fluire ritrovato, della forza che proviene dagli argini, dell’impeto come energia che attraversa gli ostacoli.
Leggendo si impara tanto su come, nella teoria e nella prassi della Gestalt Therapy, si lavora (o meglio: si entra in contatto) con i bambini. E non solo con loro. E non solo nel setting terapeutico o educativo. Perché i bambini ci aiutano a crescere. E forse, per far crescere la «nostra statura prossima» (quella di cui parla mirabilmente Mario Luzi), abbiamo bisogno di raggiungere ogni bambino ferito nel suo dolore, nella sua disperazione, e di coinvolgerlo (e coinvolgerci) nella danza relazionale che dentro il suo corpo vibra e preme per fluire. Come l’acqua...
Parlare della fede e soprattutto presentarla ai giovani non è mai facile e oggi deve fare i conti con i linguaggi del mondo giovanile che a prima vista appare distante dalle grandi domande del credere. Il volume, attraverso brevi flash che presentano aspetti della vita, delle emozioni e dei sentimenti, cerca di aprire una porta, di instaurare un dialogo con i giovani d'oggi, aprendo finestre sul loro mondo e sulle loro domande, provando a spalancare loro la porta della fede, la sola capace di far luce sulla realtà e dare un senso alla storia.
Età di lettura: da 3 anni.
Ambrogio era un importante governatore dell'Imperatore Romano e Dio lo chiamò a diventare Vescovo di Milano. Come un discepolo fedele camminò seguendo il Vangelo e, come un vero pastore, guidò il suo popolo. Età di lettura: da 5 anni.
«L'unzione dello Spirito Santo configura il presbitero a Cristo sacerdote e lo rende capace di agire nel nome di Cristo Capo. Essendo cooperatore dell'ordine episcopale, egli è consacrato per predicare il vangelo, per celebrare il culto divino, soprattutto l'Eucaristia da cui trae forza il suo ministero, e per essere il pastore dei fedeli.
Pur essendo ordinato per una missione universale, egli la esercita in una Chiesa particolare, in fraternità sacramentale con gli altri presbiteri, che formano il "presbiterio" e che, in comunione con il vescovo e in dipendenza da lui, portano la responsabilità della Chiesa particolare»
Seguendo un'ispirazione del cuore, Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, ha coinvolto persone di tutte le età, di culture e religioni diverse nella sua rivoluzione d'amore. Età di lettura: da 6 anni.
Ripercorrendo l'inedita esperienza missionaria di fra Francesco da Mistretta e fra Lodovico da Laurenzana, il libro rilegge, recuperando fonti inedite, le seicentesche missioni in Etiopia affidate da De Propaganda Fide ai frati minori strictioris observantiae dopo l'espulsione dei portoghesi e dei gesuiti. Lasciandosi avvincere dalla narrazione, si scoprirà gradualmente come tale vicenda non sia un episodio seriale che poco aggiunge alla conoscenza storica: al contrario, ogni missione è una storia a sé e la spedizione di Francesco da Mistretta e compagni ben individua il tentativo del pontificato Chigi (1655-1667) di fare una 'missione altra' rispetto al passato, per ritrovare fuori Europa quella centralità diplomatica oramai persa in Occidente dopo la pace di Westfalia (1648). E fra i chiaroscuri tracciati dall'ostruzionismo delle potenze europee e di altri ordini religiosi, si impone la luminosa figura di un piccolo fraticello siciliano che, armato solo della fede e di un poco di santa ingenuità, dimentico delle fatiche e dei ritardi del viaggio, incurante dei pericoli che lo attendono nella missione, nelle sue lettere osa definirsi figlio di un Dio che lo "porta come una madre nelle sue braccia" facendolo speditamente volare, attraversato il Mar Rosso, nella sua amata 'terra promessa'.
Le condizioni di natura sociale, politica ed economica che caratterizzano le strutture della nostra convivenza mondiale hanno in vario modo riproposto il tema del bene comune. Il testo propone una ricerca, organizzata dalla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, che attraverso la collaborazione di diversi studiosi e docenti, ha permesso di verificare il riferimento al bene comune e la sua implicazione etica all'interno della complessità pluralistica odierna. La teologia è strettamente legata alla sfida che il bene comune pone come centrale istanza di responsabilità. Essa non può non partecipare alla vita delle società in termini critici nei confronti di ogni riduzione privatistica e individualistica, mentre si occupa del tema nella prospettiva profetica dell'annuncio e del coinvolgimento delle coscienze nell'educazione e nella formazione.
Un ricco repertorio di attività, giochi ed elaborati per i tempi e le feste dell'anno liturgico. Schede che il catechista può utilizzare adattandole liberamente al proprio percorso ogni volta che serve... Età di lettura: da 6 anni.