
Dopo i calendari di Roma dall’Alto (2015) e di Venezia dall’Alto (2016), il nuovo calendario 2017 propone uno dei soggetti più affascinanti e ricorrenti nella storia dell’arte: gli Angeli. Dalle origini al Medioevo, la figura dell’angelo ricopre molti ruoli, e molti compiti gli sono affidati lungo la storia biblica: l’angelo dell’Annunciazione, l’angelo della Deisis, l’Arcangelo Michele, gli angeli guerrieri e l’angelo al Sepolcro, fino all’angelo che porta la Croce di Cristo.
Che cosa succede quando, dopo tante peregrinazioni, gli Israeliti arrivano finalmente a Canaan e scoprono che lì vivono altre popolazioni? E come riesce Giosuè, con il suo esercito scalcinato, a conquistare il paese? Un biblista di fama internazionale e illustratori d'eccezione si confrontano in un percorso storico alla scoperta dei personaggi della Bibbia. Sulle orme di Giosuè, scopriremo i misteri di città antiche e (quasi) inespugnabili, le tradizioni di popoli bizzarri e minacciosi. Conosceremo le mille peripezie e gli astuti stratagemmi che hanno portato il popolo ebraico a stabilirsi nella terra promessa. Un racconto appassionante alle origini della nostra civiltà e della nostra religione. Età di lettura: da 8 anni.
Chi sono i giudici che Dio sceglie per guidare la guerra di liberazione? E come riescono ad assicurare la pace a un popolo diviso in dodici tribù e minacciato da continue incursioni nemiche? Un biblista di fama internazionale e illustratori d'eccezione si confrontano in un percorso storico alla scoperta dei personaggi della Bibbia. Tra incalzanti battaglie e inattese alleanze, conosceremo la profetessa Debora e la sua grande tenacia, il valoroso Gedeone e la sua sorprendente umiltà, l'imbattibile Sansone e il segreto della sua forza. Un racconto appassionante alle origini della nostra civiltà e della nostra religione. Età di lettura: da 8 anni.
Un'opera da leggere e non solo da studiare, un compendio della letteratura italiana dalle origini a oggi, capace di offrire al mondo della scuola uno strumento agile e completo nello stesso tempo. L'intenzione è quella di aiutare a capire i problemi senza semplificarli fino a sviarne la natura, con l'accento sui punti essenziali e con la dovuta attenzione alla specificità e originalità del fatto letterario rispetto alle altre componenti storiche. A ogni inizio di secolo, o periodo letterario di autonomo rilievo, vengono offerti ampi quadri introduttivi che forniscono un affresco compiuto dei fatti culturali di spicco, in modo che gli argomenti prettamente letterari trovino un'adeguata cornice storico-concettuale. Nel complesso, questa non è un'opera compilativa ma, se così si può dire, d'autore, perché non è rifatta su altre letterature, ha una sua organica linea interpretativa e anche un suo particolare stile espressivo, senza concessioni ideologiche e con molta attenzione posta alle metodologie critiche più innovative.
L'opera di Weisheipl riappare qui ulteriormente aggiornata rispetto alla prima edizione italiana che già teneva conto di revisioni e di ritocchi successivi all'edizione americana. Il lavoro di Weisheipl rimane fondamentale: esso mette a disposizione di studiosi, ricercatori, ma, egualmente, del lettore interessato a una delle maggiori figure del Medioevo e del pensiero cristiano, un'inesauribile fonte di informazioni e di dati sulla sua personalità e sulla sua opera.
La rivoluzione politica non è più al centro dell'immaginario collettivo, i movimenti sociali latinoamericani degli ultimi decenni sono calati nel locale, nelle singole situazioni, e contemporaneamente aperti al mondo, universalistici. Quello contadino lancia lo slogan "Una campagna mondiale di mutuo appoggio tra i popoli rurali", ma ciò avviene ponendo attenzione a non proporsi come modello, guida, centro, direzione etc., per consapevolezza dei propri limiti ma ancor più perché si è consumato del tutto il ciclo storico della sinistra novecentesca focalizzato sulla conquista e l'occupazione dello Stato. La meta a cui si aspira non è un tutto unico, difeso dall'armatura statale, ma un pluriverso, un mondo di molti mondi, una pluralità di identità, di modi di vivere, una molteplicità impegnata nella creazione di un mondo nuovo, che abbia al centro la liberazione della Terra e l'inaugurazione di un'era ecozoica, ponendo fine all'antropocentrismo prima che la sua definitiva affermazione segni la condanna a morte del pianeta. L'assoluta sproporzione delle forze in campo parrebbe rendere vana e velleitaria la proposta che sintetizzando le istanze del pensiero critico latinoamericano viene formulata in questo volume da vari interventi, in particolare nei due conclusivi di Arturo Escobar e Gustavo Esteva. È però possibile trovare uno spiraglio, un passaggio, ripensando il concetto di capitalismo e di capitale, come essi invitano a fare, prendendo le distanze dalle concezioni totalizzanti.
Forse avrei dovuto fidarmi del Game Master, che mi aveva avvertito: - Le Tenebre sono sconsigliate ai minori di 16 anni. Ma quando ha aperto il becco per chiedermi: - Allora, giochiamo, sì o no? Ho risposto sì. Ovviamente. Troppo tardi, il gioco è iniziato... Benvenuti all'inferno! Età di lettura: da 6 anni.
Romano Guardini (Verona 1885 - Monaco di Baviera 1968) è, indubbiamente, uno dei teologi più significativi del Novecento. La sua copiosa opera, che spazia dai temi di natura antropologica e pedagogica a quelli di politica e di estetica, è intessuta della drammatica riflessione sul fondamento della vera identità cristiana. Di fronte all'avanzata delle ideologie totalitarie e alla manipolazione dell'essenza religiosa dell'uomo, Guardini, in dialogo con la modernità, si adopera per superare la riduzione del cristianesimo a dottrina, riaffermandone "l'essenza": Cristo stesso. Luigi Giussani (Desio 1922 - Milano 2005) è tra coloro che colgono la novità di Guardini e dei suoi scritti, letti e studiati già durante la sua formazione seminaristica. Giussani fin da subito condivide l'approccio di Guardini all'uomo e alla storia, la necessità di una ricomprensione e rifondazione dei concetti di fede e religiosità, del superamento della riduzione razionalistica del cristianesimo a insieme di norme o a sistema etico, riaffermandone la sua natura di "avvenimento". In un dialogo a distanza, Giussani rilegge, con accenti personali e innovativi, alcuni temi guardiniani, come la concezione della realtà della Chiesa, del significato della moralità e della cultura, fino a una ripresa del significato del potere e del senso dell'agire umano. L'incontro e il confronto con l'opera di Guardini nella "lettura originale" di Giussani si offre, così, come occasione di approfondimento di alcune categorie-chiave della loro esperienza.
Clive Staples Lewis ci offre in questo volume un brillante, ma anche agghiacciante saggio sulla capacità dell'uomo di distruggere la propria umanità. Sono riflessioni e immaginazioni, visioni di un futuro prossimo e discussioni sul presente. Leggendolo, sembra a tratti di ritrovarsi in uno dei capolavori di fiction di cui è maestro; alcuni critici hanno addirittura sostenuto che questo saggio ne costituisca l'indispensabile controparte. Si tratta difatti di una realtà di condizionamento dell'umano, di svuotamento della sua intelligenza e della sua creatività sperimentabile da chiunque, in cui però la fantasia dell'autore entra prorompente a descrivere, come in un racconto, tutte le conseguenze attuali, possibili e perfino quelle che a volte si ha cura di definire come impossibili.
Il volume raccoglie gli interventi e altri saggi relativi al quinto Seminario internazionale organizzato nel novembre 2014 dall'Archivio "Julien Ries" per l'antropologia simbolica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Milano). "Il mito riferisce avvenimenti che risalgono alle origini, nel tempo primordiale e favoloso degli inizi. Così facendo, esso si riferisce a realtà che esistono nel mondo e di cui esso spiega le origini: cosmo, uomo, piante, animali, vita. Parlando dell'intervento di Esseri soprannaturali, esso descrive l'irruzione del sacro nel mondo" (J. Ries). L'Archivio "Julien Ries" per l'antropologia simbolica ha dedicato il Seminario internazionale 2014 al tema del mito come strumento di mediazione narrativo-simbolica tra lo spazio dell'umano e l'apertura del sacro, centrale nell'opera del grande studioso belga. Il Seminario ha inteso indagare il tema del mito in relazione ad ambiti antropologico-culturali a esso tradizionalmente legati come la religione e la filosofia, e proporre una lettura degli aspetti "mitici" o "mitologici" che agiscono inconsapevolmente in alcune manifestazioni della cultura e della società contemporanee.