Chi ricopre una posizione di potere nella Chiesa deve sapere che essa non è di sua proprietà, ma un dono, pertanto non può abusarne.Il discorso sugli abusi sessuali sui minori nella Chiesa cattolica offre diversi spunti di riflessione che in questo libro sono riassunti in due tematiche principali: la questione del potere spirituale e gerarchico, con riferimento al clericalismo, e la necessità di una formazione umana completa che abbia a fondamento la persona.Dunque, per colpire la piaga alle radici e porsi sulla strada della prevenzione, la proposta di questo libro è che la Chiesa dovrebbe agire nel campo della formazione umana che, in modo multidisciplinare con gli altri campi formativi, può conseguire in una definizione chiara e trasparente dell'identità vera del chierico, ai fini della riscoperta della vera natura del ruolo e dell'autorità di cui sarà investito.
Un'eredita' plurale e interconnessa con l'ampia famiglia della pace: Mazzolari, Del Vasto, Capitini, La Pira, Giovanni XXIII, Milani, Luther King, Romero, Garcia Villas, Turoldo, Balducci, Mayr, Langer, Giovanni Paolo II, Bettazzi e papa Francesco.
L’educazione affettiva resta un tema non affrontato perché non è facile parlare di amore con i bambini per noi adulti, eppure li lasciamo esposti a trasmissioni televisive che più che parlare d’amore fanno da agenzie matrimoniali o a fatti di cronaca dove amori malati consegnano loro vissuti patologici.
Avvertiamo un po’ tutti la necessità di avere uno strumento attraverso cui i bambini e i ragazzi, insieme agli adulti di riferimento – madri, padri, nonni, maestri, operatori dei Servizi Sociali e Sanitari, bibliotecari, ecc. –, possano parlare dell’amore per imparare a concepirlo, gestarlo, farlo nascere, crescere, curarlo quando si ammala, aspettando che gemmi e fiorisca in primavera, dia i suoi frutti d’estate, appassisca in autunno, geli
d’inverno. Questo libro è lo strumento pensato per parlare d’amore ai bambini della scuola materna e della scuola elementare. Le storie e le illustrazioni sono arricchite da una parte di accompagnamento alla lettura per supportare i genitori, gli insegnanti, gli adulti di riferimento, a costruire un universo di senso attuale intorno a un tema così complesso dicendo ai bambini dell’amore, di ogni tipo di amore, senza tacere e senza inutili giri di parole, con quelle più adatte per aiutarli a crescere innamorandosi dell’amore che ‘tutto può e tutto muove’ nel rispetto della libertà dell’altro.
"Via, lontano da me [...] perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato." (Mt 25, 41-44) "La Chiesa che è in Italia ha perso lo slancio che sostiene e rende vivo, credibile, l'annuncio del Vangelo. È vero: ci sono vescovi e preti che si impegnano e pagano di persona. Ma è la Chiesa italiana che non ha voce profetica, ripete schemi organizzativi, lancia sterili proclami. E sta ferma. Papa Francesco nella primavera del 2017 si è recato sulle tombe di due 'preti scomodi', Mazzolari e Milani. Ci sono voluti cinquant'anni perché la loro voce, che ha ridato ai poveri la parola, risuonasse forte nella Chiesa e nella società. Ma, ci sono ancora tanti poveri che non possono parlare, che sono costretti al silenzio. Mi riferisco agli sposi costretti a vivere quasi di contrabbando la paternità responsabile; ai divorziati e risposati, alla galassia di gay, lesbiche e transessuali che invocano, talvolta in maniera scomposta, il riconoscimento all'esercizio di una sessualità che allarga la sfera dell'amore umano, mi riferisco alle tante comunità ecclesiali che invocano un 'pastore"' che viva con loro, che non si limiti ad una fuggevole celebrazione di riti sacri (perché non riproporre l'esperienza dei probati viri uxorati?) Dovremo aspettare altri cinquant'anni? O lo Spirito suonerà la sua tromba e farà sentire forte il suo invito ad essere chiesa che cammina senza fare passi indietro?"
L'uso della metafora, all'interno di una concezione simbolica di comunicazione e della cura, è una tecnica importante. Come utilizzarla e in che misura dipende dal singolo caso clinico, perché non è mai un'applicazione banale come se fosse la panacea di tutti i mali e necessita di un'elaborazione attenta e profonda. Questa pubblicazione vuole mettere al centro la capacità di intervenire in modo sistematico su tutte le funzioni mentali, concorrendo ad attivare tutte le risorse della nostra mente, verbali e non verbali, all'interno di un progetto di terapia. Un progetto che ha certamente come capisaldi fondamentali la diagnosi, la relazione, l'insight, la comprensione dei processi inconsci, il superamento delle resistenze al cambiamento e l'attivazione delle potenzialità personali. E soprattutto la consapevolezza che la Persona del terapeuta è il soggetto e il fondamento d'integrazione di modalità diverse di intervento secondo una logica multifattoriale di conoscenza degli elementi che concorrono al disagio e delle tecniche per affrontarli. Un libro a più voci risultato di anni di lavoro e di ricerche tra professionisti diversi, che vuole essere anche l'avvio di un percorso ancora più condiviso, che ora avvertono il bisogno e la necessità di andare oltre le barriere delle diverse scuole e di diversi approcci. La riflessione sulla Metafora esprime una ricerca sul piano clinico volta ad individuare modalità per comunicare con il paziente in modo efficace, facendo leva su tutte le sue risorse, anche con l'immaginazione ed il linguaggio simbolico. Un libro fondamentale per chiunque intenda affrontare le professioni di cura.
Continua
"Ti raccontiamo alcune pagine di Anna Frank, una ragazzina ebrea di 13 anni, figlia di un ricco banchiere tedesco." Il diario di Anna Frank tradotto in simboli dai giovani adulti della comunità Arca di Bologna per la nuova collana INBook Parimenti. Proprio perché cresco dedicata a lettori con disabilità cognitive. Un testo celebre che, grazie a questo nuovo adattamento nato sotto la supervisione del Centro Studi INBook, potrà essere portato nelle scuole e nelle comunità educative così che la sua lettura risulti finalmente accessibile a quel pubblico di giovani adulti, anche stranieri, che si approcciano con difficoltà ai testi tradizionali.
Dopo averci deliziato con La Psicantria e La Psicantria della vita quotidiana, Palmieri e Grassilli si cimentano ora con La neuropsicantria infantile e con il mondo della sofferenza emotiva infantile.
Perché c’era bisogno di questo libro-Cd? Perché se la musica e la canzone possono rappresentare un mezzo straordinariamente efficace per guardare ai disturbi psichici adulti in modo caldo, empatico e sufficientemente “leggero”, a maggior ragione questo può valere per i disturbi psichici dell’età evolutiva, contrastando auspicabilmente le pesantezze, l’ignoranza, le inquietanti aree di ombra e i pregiudizi che ancora esistono intorno a queste problematiche.
Attualmente, il 15-20% della popolazione tra 0 e18 anni manifesta un qualche tipo di difficoltà di carattere e che di questi solo il 10-15% viene preso in cura da servizi pubblici e privati. Il restante rimane impigliato in modo vario nella sua condizione psicopatologica. La bassa percentuale di casi che arrivano ai servizi psichiatrici mette in luce un problema sociale tanto ovvio quanto preoccupante: i bambini con un disturbo psichiatrico non sono in grado, da soli, di cercare aiuto. A differenza degli adulti, essi dipendono dai grandi per quanto riguarda la percezione del bisogno e l’accesso alla terapia.
Inoltre, se non sono adeguatamente individuati e trattati i disturbi psichiatrici infantili gravi non vanno di solito incontro a remissione spontanea e finiscono per produrre uno scarso adattamento nell’adolescenza e nella vita adulta.
Tutto ciò rende evidente quanto sia importante dar voce all’infanzia e alla sofferenza infantile.
Di qui l’importanza di questo volume-Cd: mettere al centro dell’attenzione, non solo degli specialisti ma anche del lettore/ascoltatore comune, il tema dell’infanzia, delle possibili forme di sofferenza infantile, con la loro ricca, variegata e talora sorprendente espressività sintomatologica. Cercando, se possibile, di farlo in modo sensibile e genuino, con un linguaggio immediato e vicino al mondo dell’infanzia.
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"Quando sarò vecchio racconterò anch'io una storia ai miei figli. Di questa storia al momento conosco solo l'inizio. La fine non è stata ancora scritta."
Questo libro di Matthew Fox è un vero e proprio manifesto che sconvolge e reindirizza le ragioni per cui si educa. Come sosteneva Heschel – citato da Fox quasi a premessa del testo – “non è vero che imparare serve a vivere, perché imparare è vivere”. Per questo, assumendo che l’educazione sta attraversando ovunque e da tempo un profondo momento di crisi, la chiave suggerita da Fox è reinventare il vivere su questa Terra, e vivere questo come un processo continuo di apprendimento. È importante assumere come principi nella lettura di questo libro che l’educazione non riguarda i bambini ma gli adulti, non è esclusiva della scuola ma è importante che la scuola insegni il gusto e la gioia, l’utilità e l’efficacia di vivere la vita come apprendimento. Che cioè educhi allo stupore di cui la modernità non si è occupata molto fino ad ora, dedicandosi più ad addomesticarlo che a ravvivarlo, più a sfruttarlo che ad apprezzarlo.
Ci sono modi diversi per raccontare le storie di vita di persone che sentiamo... Ecco forse basta scrivere solo "sentiamo" per avvertire tutto intero il movimento che alcuni destano con forza dentro di noi. La loro storia si può raccontare e scrivere mettendoli al centro di un canovaccio oppure si può raccontare di quello che accade alle vite degli altri grazie alla vita di quello solo. Oltretutto è questo: una biografia delle vite che hanno in modi diversi incrociato la vita di don Tonino Bello. Perché, come scrive Michele Santeramo, "ci sono vite che cambiano le vite".