Il volume, che coniuga la storia dell'educazione e della pedagogia con quella della cultura italiana tra Ottocento e Novecento, focalizza l'attenzione sul periodo del modernismo. Partendo dallo studio di Fogazzaro, Gallarati Scotti, Semeria e Murri fino a Tocco e Prezzolini, la ricerca mette in luce come questi intellettuali abbiano recuperato figure-chiave dell'età medievale, fornendo modelli di comportamento fungibili sul piano dell'educazione e dell'autoeducazione. Da questo intervento nasce una pedagogia della libertà che vuole ripsondere alle sfide del nietzschianesimo: il Santo come alternativa al Superuomo.
Gli Atti del Convegno di Scholé, che si è tenuto a Brescia nel 2007, affrontano un tema di grande attualità attraverso le voci di numerosi studiosi di ispirazione cristiana. Una serie di proposte più che di risposte per affrontare uno dei problemi educativi più avvertiti dai giovani di oggi: l'incapacità di saper compiere scelte per la propria vita che siano motivate e vaIorialmente orientate.
Manuale che intende portare alla luce gli elementi concettuali e metodologici di base della filosofia teoretica, elementi per cui essa si contraddistingue e si differenzia dalla filosofia in generale. La filosofia teoretica, infatti, è una continua e inesauribile riflessione sull'intero dell'esperienza e prevede una ricerca metodologica attraverso differenti approcci. Questo volume vuole aiutare il lettore a muovere i primi passi nell'analisi filosofica guidandolo attraverso i diversi paradigmi, i modelli ermeneutica della cui costruzione si riportano anche le fonti.
Questo volume muove dell'analisi di un modello di vita nel disimpegno per arrivare a prospettare la vita come incontro nel senso di conrealizzazione che parte del riconoscimento della differenza come valore. Da questo approccio nasce la proposta di strutturare una pedagogia dell'incontro che, diversamente dalla pedagogia dell'accoglienza (che si limita all'assimilazione del diverso), stimoli il soggetto alla flessibilità, cioè non solo a ricevere ed accogliere ma anche a modificare se stesso per permettere il vero incontro con l'altro.
Pierbattista Pizzaballa cerca di indagare tanti aspetti diversi legati alla storia dei luoghi in cui visse Gesù di Nazareth, mentre Edio Costantini parla dello sport come fattore educativo.
Questo nuovo contributo ha lo scopo di aiutare gli insegnenti a condurre un'esperienza scolastica che favorisca le integrazioni. Dall'analisi delle tesi di noti studiosi sono stati ricavati gli orientamenti educativo-didattici più opportuni per poter effettuare un lavoro in grado di soddisfare i bisogni degli allievi e si è dato spazio in particolare ai temi della motivazione scolastica e delle necessità come punti nodali per la progettazione, la conduzione e la verifica dei processi formativi volti a gestire le integrazioni.
Un saggio pedagogico che affascina anche per la casualità della scoperta: tra le carte di Marcello Peretti, infatti, è comparso miracolosamente questo scritto che fa idealmente rinascere la figura di Bernanos. Rievocando la sua appassionata ricerca della risposta al bisogno di identità e di senso delle giovani generazioni, Peretti ridona vigore alla profetica sfida dell'insigne pedagogista.
Partendo dal presupposto che la scuola si possa definire ""buona"" quando diviene luogo di esperienze significative, il volume prende in esame le principali linee di tendenza internazionali che sono alla base delle più recenti riforme scolastiche e si interroga sulle implicazioni che ne derivano nel contesto del mondo scuola a livello applicativo. La tesi di fondo è che solo una scuola che sia insieme comunità professionale ed educativa possa affrontare le nuove sfide del cambiamento, evidenziando e valorizzando il filo rosso dell'innovazione.
Tra le tante emergenze di cui si è parlato in questi anni, quella educativa è sicuramente una delle più preoccupanti: essa indica il clima di smarrimento etico delle nuove generazioni che può esplodere improvvisamente in situazioni di grave disagio. In questo volume 13 educatori colloquiano con Paola Bignardi facendo emergere l'urgente esigenza di assumere in forma nuova il difficile ma entusiasmante compito di educare.
Questa intervista a Ferruccio de Bortoli traccia una panoramica sulla situazione attuale dell'informazione giornalistica e sul suo futuro. Cosa vuol dire essere giornalisti? Come si adegua l'informazione alle nuove tecnologie? Quale sarà il futuro dei media in un mondo dominato dalla multimedialità? Domande che trovano risposta nel puntuale e preciso discorso di chi ha contribuito negli ultimi trent'anni a scrivere la storia del giornalismo nel nostro paese.