Mentre i sondaggi continuano ad indicare la famiglia come punto di riferimento degli italiani, essa muta rapidamente e profondamente le sue caratteristiche. Rosy Bindi risponde a domande fondamentali per la comprensione delle nuove sfaccettature di questa istituzione della società dando vita ad un percorso di riflessione sul significato di diventare, essere e restare famiglia oggi nel nostro Paese.
La lunga e appassionata intervista a Savino Pezzotta, segretario generale della CISL fino al 2006 e sindacalista da sempre, si struttura come un viaggio per leggere l'impegno sociale e politico dei cattolici italiani dopo la fine della DC. Zavattaro imposta le sue domande in modo da ricostruire le varie tappe di un processo che mira, secondo Pezzotta, ad animare una rinnovata stagione nel mondo politico.
Chi sono le nuove generazioni? Che progetti hanno per il futuro? Quali sono i sogni, le angosce, le sofferenze dei giovani? E come si può comunicare con la tribù del web e dei telefonini? A queste e a molte altre domande risponde, nella completa e stimolante intervista di Francesco Rossi, Mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, profondo conoscitore del mondo giovanile grazie anche all'esperienza decennale come Responsabile della Pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Italiana.
Molte persone conoscono la Bibbia e le storie che vi sono narrate, ma non tutte sanno dove avvenne ciò di cui si parla. Questo atlante, ricco di illustrazioni e mappe, ha il compito di descrivere i luoghi che videro nascere le tre grandi religioni monoteiste (l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam) ripercorrendo in sintesi anche le gesta di Abramo, Mosè, Gesù e Paolo. Il testo (consigliato ai ragazzi dagli 8 ai 12 anni) consente di compiere un viaggio affascinante alla scoperta del mondo della Bibbia, illustrando anche come vivevano gli uomini in quel tempo ed in quei territori.
La suggestione suscitata dalla fine di un secolo induce a bilanci sintetici tesi a cogliere le traiettorie culturali, e non solo quelle politiche ed economiche, che ne hanno segnato il corso. Per quanto riguarda la cultura pedagogica, in generale molto più attenta verso la condizione dei minori, il Novecento si apre con la "rivoluzione copernicana" portata in Europa e negli Stati Uniti dal movimento per l'educazione nuova: una svolta significativa nel modo di guardare ai processi educativi, come all'organizzazione della scuola. Il passaggio dalla Pedagogia alle Scienze dell'educazione non è che una conseguenza del cammino segnato a inizio secolo da Dewey, Claparède, Decroly e Montessori. Ma il Novecento annovera anche altre esperienze legate alla pedagogia dei valori, all'educazione liberale, alla cultura politico-educativa marxista, alla psicanalisi, alle culture anti-autoritarie. Fra tradizione ed innovazione si pongono gli apporti della pedagogia cattolica, aperti al confronto con le altre correnti e sempre tesi a superare relativismi e soggettivismi, guardando all'"altro" come criterio e valore.
Il volume offre una serie di esplorazioni storico-educative, che mettono a fuoco una pluralità di vicende, itinerari e modelli pedagogici che testimoniano l'impegno educativo dei cattolici anche nel settore extrascolastico. Ne risulta un panorama vasto e articolato, in grado di fornire un significativo contributo di conoscenze alla complessa storia dell'educazione cattolica dell'Otto-Novecento.
È merito anche di questo Testo teorico-pratico, già tradotto in spagnolo e in francese, se la grafologia italiana oggi è entrata a pieno titolo nell'ordinamento universitario italiano (con realizzazioni nelle Università di Urbino e LUMSA di Roma) e si è imposta all'attenzione internazionale. L'originale sistema grafologico di Girolamo Moretti - qui presentato sia nelle sue linee teoriche che nella sua viva e concreta applicazione - emerge come disciplina rigorosa e scienza a servizio dell'uomo. L'idea guida di questa nuova edizione rinnovata e ampliata è di rendere il volume sempre più adeguato e direttamente accessibile al lettore e allo studente; nello stesso tempo, di costituire uno stimolante strumento di consultazione per lo studioso e per il professionista. Le novità qualitativamente rilevanti, riguardano in particolare l'inserimento, all'interno degli specimen delle grafie presentate (che, tra l'altro, si impongono per la loro internazionalità), di indici segnaletici di riferimento. Significativo è il parallelo ampliamento delle didascalie delle figure, con riferimenti ad altri segni presenti nelle scritture e alle combinazioni. Nell'ottica di questa lettura contestuale dei segni grafologici, le dettagliate indicazioni operative offerte nella terza e quarta parte costituiscono un contributo sicuramente originale e unico che differenzia quest'opera da ogni altra.
Il volume, attraverso una strutturazione ludiforme dell'attività didattica proposta, delinea l'importanza del comunicare e del parlare nella scuola dell'infanzia e riconosce il carattere trasversale e pervasivo dell'esperienza verbale. Nella prima parte si presentano alcune idee fondamentali per l'educazione linguistica, attraverso il riferimento ai documenti ministeriali. La seconda parte propone itinerari operativi che aiutano i bambini a rafforzare le loro competenze linguistiche e comunicative e a vivere positivamente il primo approccio con la lingua scritta.