Colpisce che, nella prospettiva della storia della teologia, la storia e la teologia si presentino come realtà inseparabili, che s’incrociano e si sfidano a vicenda rimanendo in una necessaria coerenza. Oggi più che mai si fa chiara la coscienza che la teologia stessa è in parte frutto della storia e che ha anch’essa una sua storia. La storia bussa alla porta della teologia e chiede la sua attenzione, domandando che il discorso teologico sia completato dell’aspetto storico della teologia stessa.
I contributi presenti in questo libro cercano di mostrare l’impatto reciproco che si verifica tra storia e teologia. Stili e approcci si mescolano—lo storico e il filologo, lo speculativo e il patrologo, il liturgista e l’ermeneuta s’incontrano, si intrecciano, si sfidano e si commentano a vicenda mettendo in rilievo l’importanza e la ricchezza della storia della teologia.
Testi di: M. Sheridan * J. Driscoll * G. Lafont * D. Hombergen * E. Lanne * M. Wallraff * A. Grillo * M. Bielawski * E. Salmann * bibliografia.
Presso la casa editrice Lipa è presente l’Anthologhion di tutto l’anno, in 4 volumi, un’ampia raccolta dei testi più abitualmente adoperati per la celebrazione dell’Ufficio divino bizantino. Dopo la pubblicazione, a motivo del notevole successo che essa ha incontrato anche al di fuori della cerchia dei conoscitori della tradizione liturgica bizantina, si è resa subito necessaria una Guida che descrivesse i vari elementi costitutivi dei diversi momenti dell’Ufficio, mettendo in risalto le linee maggiori della loro struttura interna, tentando di esprimerne il significato e spiegando come i vari elementi si connettono l’un l’altro. Lo scopo della Guida è pertanto di ordine pratico.
Traduzione dall'originale russo di Maria Campatelli.
Finita di scrivere nel 1916, al tempo della prima guerra mondiale, e pubblicata nel 1917 a Mosca, tra la rivoluzione di febbraio e quella d’ottobre, quest’opera è il bilancio intellettuale e spirituale di Sergej Bulgakov alla vigilia della sua ordinazione sacerdotale.
Quale pensiero e quale esperienza ci fanno entrare in contatto con Dio? Come è possibile la religione? Che cos’è la religione in ordine al sentimento, alla morale, al mito, al dogma, alla filosofia in generale? Bulgakov si pone questi interrogativi passando in rassegna le esperienze intellettuali e mistiche più significative dell’umanità. Un’opera fondamentale in cui è possibile riscontrare la gestazione di tutte le tematiche teologiche affrontate dal Bulgakov successivo.
Prefazione di Piero Coda - introduzione di Maria Campatelli
Indice: Natura della coscienza religiosa * Il niente divino * Il mondo * L’uomo.
Niceforo il Solitario è un monaco vissuto nel XIII secolo negli anni tormentati del lento decadere dell’impero bizantino. È autore di un breve, ma prezioso e ormai classico testo della spiritualità, il Discorso sulla sobrietà e la custodia del cuore, entrato nella Filocalia. È proprio attraverso questo testo che si viene introdotti nella Filocalia, raccolta tanto famosa quanto poco studiata e conosciuta. Il testo di Niceforo diviene in questo libro come una finestra attraverso la quale guardare all’ambiente filocalico nelle sue varie dimensioni spirituali, teologiche, storiche. Si viene introdotti nel mondo esicasta sia nel senso storico delle persone, degli avvenimenti, sia nel senso di “mondo interiore” carico di un profondo significato esistenziale anche per l’oggi.
Le forme esterne della Chiesa cambiano sotto l’influsso dei tempi. C’è chi da questo trae la conseguenza che la Chiesa sia una organizzazione artificiosamente inventata dagli uomini, chi si fa prendere da nostalgie per forme che ormai hanno fatto il loro tempo.
Ma qual è la natura intima della Chiesa, la sua essenza vera e spirituale, quella duratura?
Ecco un piccolo libro che in modo semplice, immediato, sintetizza la visione che sta alla radice dell’articolo del Credo: "Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica", cioè una Chiesa che nasce dalla comunione trinitaria, comunità dei salvati dalla Pasqua del Signore che ci dà la grazia di vivere la vita divina.
Un piccolo libro carico della Tradizione, del dato biblico e delle intuizioni delle grandi comunioni ecclesiali.
Indice: Attualità della Chiesa * Chiamati dal Padre, uniti dal Figlio nello Spirito Santo * La risposta alla chiamata di Dio * La santità della Chiesa * La visibilità della Chiesa nella liturgia * L’unità della Chiesa * La Chiesa e il mondo * Amare la Chiesa.
Traduzione degli articoli francesi di Michelina Tenace.
E' una raccolta di scritti di Olivier Clément sulla bellezza e sull'arte. Il rapporto tra bellezza e fede è ambiguo. Un monoteismo rigidopuò denunciare nella bellezza un'idolatria. Ma la fede, liberandosi dal moralismo, può vedere nella bellezza il modo più idoneo per cogliere l'unità, per esprimere e comunicare tutta la profondità e l'ampiezza dell'esistenza. La fede può, soprattutto, trasfigurare la bellezza. Dappertutto, il Creatore e la sua creatura si incontrano in una bellezza non di possessione, ma di comunione. Dappertutto la liturgia abbozza un'arte globale, in cui anche l'estetica diventa contemplazione.
Indice: La fede e la bellezza * A proposito della bellezza. Crisi e promesse * L'arte e la fede * Piccola introduzione alla teologia dell'icona * La bellezza imitazione di Cristo * "La comunione che produce bellezza" * Trasfigurazione * Per una teologia della bellezza * Il Nome e il Volto splendore del Bello.
36 diapositive sulle scene della cappella Redemptoris Mater in Vaticano realizzata dall’atelier del Centro Aletti che si snodano come un itinerario per immagini della storia della salvezza. Accompagna le diapositive un libretto in 4 lingue (italiano, inglese, sloveno, spagnolo) che illustra le scene, suggerendo alcuni dati biblici, teologici e spirituali per l’approfondimento. Uno strumento per la catechesi o per incontri di spiritualità e di preghiera.
La forma delle diapositive, piuttosto che un altro mezzo in sé più concluso, è voluta perché chi ne fa uso abbia una maggiore libertà nell’utilizzo dello strumento.
Traduzione dei testi francesi di Manuela Viezzoli e Maria Campatelli.
Esiste un’identità della teologia morale ortodossa distinta dall’antropologia teologica e dalla vita spirituale? Alcuni articoli di Pavel Evdokimov e l’introduzione che li precede tratteggiano i caratteri tipici della morale orientale. Le domande più urgenti con cui il mondo moderno sfida la teologia morale contemporanea (la specificità della morale cristiana, la fondazione della norma morale, l’autorità morale, la dialettica tra autorità e libertà, il problema della virtù e della retta coscienza) provocano l’antropologia orientale ad una riflessione sull’ethos cristiano.
Saggio introduttivo diSviatoslav Shevchuk
Indice: Introduzione * Articoli di Evdokimov: Il mistero della persona umana, La dialettica della libertà e dell’autorità, C.G. Jung e la teologia, La dimensione sociale dell’ecclesiologia ortodossa.
La liturgia delle ore, come tutta la liturgia cristiana, è una proclamazione escatologica della salvezza ricevuta in Cristo, una glorificazione e un rendimento di grazie a Dio per tale dono. In questo senso originale e primitivo, la liturgia delle ore è oltre il tempo.?Per il cristiano non c'è realmente nessuno spazio sacro, nessuna persona o tempi sacri: tutti sono redenti in Cristo. La liturgia delle ore è allora la celebrazione e manifestazione in momenti rituali di ciò che è e dovrebbe essere il nostro atteggiamento costante in ogni minuto del giorno, in una dialettica continua tra celebrazione e vita: la nostra incessante offerta sacerdotale in Cristo di noi stessi a lode e gloria del Padre, in rendimento di grazie per il dono della salvezza in Cristo. Con questi criteri e una conoscenza delle origini e degli sviluppi delle diverse liturgie cristiane tale che gli impedisce di essere prigioniero di clichés inverificati, Robert Taft, liturgista di fama mondiale, passa in rassegna la storia dell'ufficio divino nelle tradizioni cristiane, seguendo gli sviluppi liturgici della tradizione latina fino alla riforma del Vaticano II. È con questo sguardo che poi offre la riflessione sul significato della liturgia delle ore dei capitoli conclusivi.
Il cuore dell'uomo è un paradiso finché non vi entra un serpente, cioè i pensieri cattivi, le suggestioni, le fantasie malate. E poiché è Dio ad aver creato il cuore, questi pensieri possono venire solo "dal di fuori" e penetrarvi per gradi. P. Spidlík ci presenta in modo accessibile e chiaro le osservazioni degli antichi asceti sulla penetrazione dei pensieri cattivi e l'arte elaborata per il combattimento spirituale, perché il cuore purificato diventi una fonte di rivelazione.