Il percorso di ricerca che si tenterà di compendiare è stato sviluppato attorno al tema processual civilistico-canonistico e, più precisamente, su alcune prospettive comparatistiche degli atti introduttivi con il processo civile telematico e i suoi possibili riscontri all'interno dello ius canonicum. L'obiettivo di tale ricerca è stato quello di individuare modalità, forme e definizioni del processo civile telematico cercando di inserirle all'interno degli schemi già fissi del processo canonico. Sul punto ci si è chiesto quali potessero essere le modalità con cui tale processo andasse ad incidere all'interno del sistema processualistico canonico. De iure condendo sarà premura dei giuristi d'oggi cercare di accostarsi a tale novità e ad una eventuale riforma del sistema informatico, all'interno dello stesso diritto canonico, portando alla luce strumenti e tecniche già previste per altri ordinamenti giuridici consegnando, in questo modo, all'intera comunità un diritto nuovo, agevole in una società in continua mutazione sul versante informatizzato.
Il volume raccoglie gli atti del Convegno della Facoltà di Diritto Canonico San Pio X di Venezia tenutosi il 22 marzo 2022 sul tema "I minori nella Chiesa: prevenzione e tutela", nonché il materiale prodotto e reso pubblico da alcune diocesi della Regione Ecclesiastica del Triveneto a titolo di buone prassi, linee guida per educatori pastorali e codici di comportamento sulla scorta delle disposizioni emanate, sia a livello universale sia dalla Conferenza Episcopale Italiana, nel delicato ambito della prevenzione degli abusi nei confronti di minori nella Chiesa. I diversi contributi riportati in questo testo, frutto dell'impegno di autorevoli e competenti autori, offrono agli operatori del settore un apporto che non si limita al solo contesto canonistico, ma tocca pure il diritto statale, affrontando così la tutela dei minori in senso più ampio, non circoscritta, quindi, all'esclusivo ambito delle condotte contro il VI comandamento del Decalogo.
10 anni fa - il 12 maggio del 2014 - moriva il card. Marco Cè, dopo 23 anni di patriarcato a Venezia e ulteriori 12 di presenza come emerito. Il segno lasciato nella diocesi è stato decisivo e ancora appare in molte persone da lui incontrate e nelle istituzioni da lui volute e guidate. Gli interventi del patriarca Marco nella vita ecclesiale e negli spazi pubblici della città hanno abbracciato molteplici ambiti: dalla Sacra Scrittura ai mass-media, dalla liturgia al mondo sociale e del lavoro, dalla spiritualità al ricco contesto culturale veneziano, traghettando la diocesi dai vorticosi anni '70-'80 del secolo scorso fino alle soglie del secondo millennio. Tutto e sempre a partire da un centro vitale e propulsivo: l'"adorabile persona di Gesù", proclamato e celebrato in ogni circostanza. Frutto della collaborazione di laici e preti suoi collaboratori, questo volume tenta, a partire dal materiale finora disponibile, una prima lettura del suo lungo e variegato episcopato. Prefazione di Francesco Moraglia. Postfazione di Angelo Scola.
In questo volume di conversazioni don Andrzej Kucinski indaga la fede personale e la teologia del cardinale di Curia tedesco Paul Josef Cordes. In un'epoca in cui l'essere cristiani è segnato dal vento contrario, il Cardinale risponde, tra le altre, a domande sulle proprie esperienze di fede, sulla questione di Dio, sugli accenti oggi necessari nella pastorale ecclesiastica e sull'imprescindibilità del ministero sacerdotale. Cordes auspica che Cristo possa tornare a emergere più chiaramente tra i fedeli come fondamento della loro speranza, affinché Dio riacquisti il primato in tutto l'agire cristiano e la Chiesa possa in tal modo offrire al mondo il meglio di sé. Ma per questo abbiamo bisogno del coraggio di essere cristiani.
Il motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus ha apportato cambiamenti concreti e rilevanti al processo matrimoniale canonico nell'ottica di una vera e propria conversione, anzitutto del pensiero e poi delle strutture. Tuttavia, a distanza di anni dalla sua pubblicazione, persistono dubbi sull'applicazione di alcuni aspetti della riforma. Il riferimento è al processus brevior, di cui talvolta si registrano interpretazioni eccessivamente libere e applicazioni concrete discutibili. Da tali perplessità nasce l'idea di affrontare una quaestio discussa dai canonisti e dagli operatori dei tribunali ecclesiastici, vale a dire se sussistano condizioni per la trattazione di cause di nullità matrimoniali riferite al canone 1095 attraverso lo strumento del processus brevior coram Episcopo. Lo scopo del presente studio (che non pretende di fornire soluzioni definitive e indiscutibili), è individuare i presupposti che rendano possibile la relazione tra questo nuovo strumento processuale e il canone inerente all'incapacità consensuale, oltre ad offrire una panoramica sulle innovazioni apportate dal Mitis Iudex e sulle evoluzioni del canone 1095.
Il viaggio attraverso la Sacra Scrittura ci fa conoscere caratteristiche e significati della coppia nella Prima Alleanza che ci permettono di cogliere modalità nuove al fine di attuare una esistenza piena, proprio a partire dal carattere peculiare della nostra epoca: la liberazione della vita dell'amore e della persona. Si tratta di tracciare una possibile modalità concreta di vivere a immagine di Dio nella vita digitale attuale. È la prima volta nella storia della Chiesa che si può parlare in modo così esplicito della modalità in cui i significati di ogni libro della Sacra Scrittura illuminano qualunque aspetto della vita coniugale e familiare. Nasce così un dialogo sorprendente: le nuove dimensioni della vita nuziale attuale fanno scoprire nuovi significati della Parola di Dio, e antichi significati nuziali della Scrittura illuminano nuove dimensioni della vita familiare attuale.
La svolta teologica della fenomenologia francese ha sostituito la categoria dell'essere con la cifra del dono e della donazione. La rivelazione biblica - come scrive Jean-Luc Marion - non si riduce a enunciati, ma convoca e coinvolge il testimone nella scoperta di ciò che viene da altrove, che sorprende ed eccede ogni attesa. Dio si mostra in un evento irripetibile e attraverso evidenze fenomeniche insostenibili da parte di chi pretenda di dimostrare e possedere la verità. Che tipo di filosofia è quella di Marion? Cattorini delinea i rapporti tra fenomenologia ed ermeneutica, e distingue da un lato le dimensioni etiche dell'avvenire di un Dio che ci rivela a noi stessi, e dall'altro i rimandi all'esperienza estetica quale mira intenzionale verso un'icona dell'invisibile. La fine delle illusioni proprie di una filosofia naturalistica e autoreferenziale riapre le connessioni fra amore della sapienza (filo-sofia) e logos della donazione. Dio che è qui (c'è) e ci ha, rivolge un appello, si destina a noi, scuotendoci nell'evento in cui un segno innesca il desiderio d'infinito.
Chi ancora pensasse che il diritto processuale sia arida e tecnica materia scoprirà, nella lettura di questo libro, che le cose stanno diversamente. Per restituire l'atmosfera che si respirava nelle aule giudiziarie agli inizi del mondo ch'è nostro c'era solo un mezzo: quello di lasciar parlare i protagonisti, gli avvocati, i professori di diritto. Documenti inaccessibili al lettore non specializzato, ma così vivi, così carichi di pathos da meritare d'essere riletti, tradotti dal latino all'italiano, divulgati a distanza di secoli. In questo risiede la novità del manuale che qui si presenta: non soltanto uno strumento utile a comprendere taluni aspetti del processo contemporaneo, né ancora un libro che cerca modestamente un proprio spazio tra opere monumentali, ricche di dottrina ma improponibili a un lettore moderno. Chi si è dedicato alla fatica di raccogliere l'estesa documentazione e ricomporla in un quadro d'insieme si riterrà soddisfatto d'aver almeno scostato la tenda d'un sipario dietro il quale palpita una vicenda antichissima e purtuttavia sempre uguale a se stessa.
Il volume raccoglie le ricerche condotte da Nello Cipriani, nell'arco di circa trent'anni, sulla dottrina antropologica di Sant'Agostino, ancor oggi ritenuta dalla maggioranza degli studiosi il frutto dell'influsso neoplatonico sul pensiero del giovane filosofo di Tagaste. Attraverso un'accurata ricostruzione filologica dei testi agostiniani, Cipriani è in grado di documentare la presenza di influssi stoico-aristotelici, giunti ad Agostino tramite le opere di Cicerone e, soprattutto, dell'eclettico romano Varrone, erede del pensiero dell'accademico Antioco d'Ascalona. In particolare, da questi Agostino avrebbe ereditato l'idea dei prima naturae, cioè di quegli impulsi originari iscritti naturalmente nell'animo umano, che lo avrebbero portato a rivalutare - anche alla luce della maturata fede cristiana - sia la dimensione corporea sia la dimensione sociale dell'umano, aspetti delegittimati, invece, dalla tradizione platonica.
Grazie al progresso tecnologico, la capacità produttiva mondiale ha oggi raggiunto livelli mai sperimentati prima, ma con un carico di costi sociali e ambientali sempre più insostenibili; diviene quindi ancora più dirimente l'interrogativo al centro dell'economia sabbatica che è insito nella parola manna: Cosa è questa abbondanza? È vero miglioramento della qualità della vita per tutti, o ricchezza accumulata? Dopo aver illustrato le fondamenta bibliche dell'economia sabbatica incentrata sulla giustizia sociale, derivante dalla storia della manna e dall'osservanza del sabato, si presenta una riflessione critica sull'economia odierna prospettando un quanto mai necessario circolo virtuoso tra abbondanza di vita e condivisione. Prefazione di Gaël Giraud.