Rivista semestrale della Facoltà di Diritto Canonico San Pio X. In questo numero la parte monografica sarà dedicata al tema della nuova evangelizzazione e della vita consacrata con contributi di Velasio De Paolis, Simona Paolini e Sebastiano Paciolla. Con contributi di Giada Ragone, Luigi Sabbarese e di B.E. Ferme.
La monografia ha ad oggetto l'evoluzione storica della normativa canonica circa la stampa, a partire dal XV secolo fino ai giorni nostri. Attraverso sei capitoli, viene illustrato il passaggio dall'articolato sistema censorio ecclesiastico, che aveva trovato peculiare espressione nell'Index librorum prohibitorum, alla disciplina vigente circa la pubblicazione degli scritti dei fedeli contenuta nel Codice di diritto canonico e nella legislazione speciale sulle competenze al riguardo attribuite alla Congregazione per la Dottrina della Fede.
Il testo, tratto dalla lezione inaugurale di Joseph Ratzinger, continua il discorso di Ratisbona sul rapporto fede e ragione. La concezione biblica di Dio oltrepassa quella dei filosofi, perché è un Dio personale, che ciascuno può invocare, che parla agli uomini e che è diventato uomo. Un Dio che è amore, questa verità è una sfida tanto per la ragione che per le religioni. In tale prospettiva, l'incontro del Vangelo con la filosofia non ha solo un positivo significato dal punto di vista storico, ma può offrire spunti promettenti anche per attuali questioni teologiche, per il dialogo ecumenico e per quello interreligioso.
Il testo intende anzitutto ampliare l'orizzonte della filosofia del diritto con la luce della fede, ricorrendo alle fonti sia della Sacra Scrittura che del magistero della Chiesa, in un fruttuoso dialogo tra ragione e fede. Fa poi oggetto di riflessione lo stesso ordinamento giuridico della Chiesa, che evidentemente è oggetto della teologia, ma neppure questa riflessione può trascurare il dialogo con la ragione. Infine il volume è corredato da un'appendice che raccoglie diversi scritti su temi specifici, con i quali si intende illuminare più diffusamente e dettagliatamente alcuni aspetti trattati nel manuale.
Il saggio si colloca nella prima fase della ricezione francese di Kant ed è rappresentativo di una filosofia del senso intimo dichiaratamente antimaterialistica, ma nondimeno attenta agli sviluppi della fisiologia e della psicologia delle sensazioni. Il dialogo con la posizione kantiana ne fa una di quelle opere che più di altre hanno suscitato l'interesse del neokantismo primonovecentesco, anche in Italia.
La nostalgia della pace interiore e dell'amore perduto ci spinge a ricominciare da capo e riscrivere la vita seguendo le orme di un bambino straordinario che ci precede e che, ad ogni nostro richiamo si ferma, ci porge la sua piccola mano e ci guida a pienezza.
Il fatto che comunque il senso religioso precede la riflessione critica che se ne può fare, significa che appartiene al genere umano in quanto tale e non entra nel paniere della mitologia. D'altra parte, il senso religioso non si riscontra nelle stratificazioni inferiori della vita, quella botanica e quella zoologica. Se ne deduce che l'umanità, nel suo insieme, salvo eccezioni, ha inciso nei cromosomi del proprio essere umano, il senso del Trascendente, dell'Assoluto cui tributare venerazione e adorazione.
Le domande ultime, che l'uomo da sempre si pone, chiedono di poter trovare risposte credibili che abbiamo delle implicazioni nel quotidiano scorrere dei giorni. Con un linguaggio accessibile a tutti, Giuseppe Zenti segue un itinerario che parte dalla questione dell'esistenza di dDio (provocata dall'incontro con Margherita Hack), passando per la domanda intorno all'uomo e al suo destino, per arrivare alla Chiesa attraverso la figura di san Pietro ed il commento dei Salmi e del Padre Nostro. Una raccolta destinata ad un pubblico vasto, non di "specialisti del settore", desideroso di poter trovare una "voce amica" capace di raccontare, nella semplicità, la Verità che risiede nell'intimo di ogni uomo.
C'è un passo nella lettera inviata da san Paolo alla comunità cristiana di Efeso che può sostenere il nostro percorso, personale e comunitario, di ascolto ed approfondimento della Parola. Scrive l'Apostolo, quasi in atteggiamento di preghiera: "…io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell'uomo interiore mediante il suo Spirito. Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e di conoscere l'amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio" (Ef 3,14-19).
Ritrovarsi insieme attorno alla Parola e lasciarsi interpellare e cambiare da essa, in fondo, non ha altro scopo: riscoprire la paternità di Dio e la nostra condizione di "figli", la centralità unica dell'Io filiale di Gesù Cristo e del suo Amore nella nostra vita - ma anche nella lettura meditata e ornate delle Scritture - e l'azione trasformante dello Spirito Santo che "abita" in noi e ci è continuamente donato.
Come discepoli, prima di ogni altra cosa siamo chiamati a scoprire la paternità di Dio e in essa la fraternità reciproca; tutte le varie e distinte vocazioni nella Chiesa non intaccano mail il comune essere figli di Dio e fratelli tra di noi.
Che ognuno di noi possa, infine, arrivare a dire con san Paolo:
"Anch'io sono stato conquistato da Cristo Gesù" (Fil 3,12). E senza mai aver paura di aggiungere: "…ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare <cristo ed essere trovato in lui" (Fil 3,8-9)
dalla Prefazione di Francesco Moraglia
Il libro presenta la normativa e i modi di accreditare l’insegnamento della religione nella scuola pubblica nei 28 Paesi dell’Unione Europea, come pure le politiche educative del Consiglio d’Europa e dell’osce. A partire dalle prospettive emerse nel 2007 da un’indagine del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d’Europa, oggetto del Magistero di Benedetto XVI, evidenzia lo spirito e le argomentazioni con cui la Santa Sede opera presso le Organizzazioni internazionali.
I nuovi orientamenti per la catechesi riconoscono l’importanza di creare un cammino attingendo dal vissuto di ogni giorno. Il testo si prefigge di guidare la creazione di un percorso per giovanissimi e giovani partendo, nello specifico, dai messaggi di Benedetto XVI riguardo alle giornate mondiali (comunicazioni sociali, pace, gioventù, ecc.) e coadiuvati da alcuni testi di Giovanni Paolo II e papa Francesco.