Tito Credaro, sacerdote guanelliano, grande divulgatore della storia e delle opere del Fondatore, ci regala un’ampia e interessante biografia di San Luigi Guanella. Si tratta di una storia vera e documentata, arricchita dai commenti dell’Autore che attualizzano le parole e i gesti del prete di Fraciscio, facendone così un libro adatto a tutti. Se a volte il racconto potrà sembrare frutto di fantasia, dipende solo dal fatto che è l’avventura di un uomo straordinario, la cui esistenza è intessuta di vicende guidate da Dio per compiere una missione speciale.
L’indice del libro: Presentazione; Bibliografia; Piccolo montanaro; Verso la vetta; Il buon pastore; L’Ospizio Sacro Cuore; La Piccola Casa; Per le vie del mondo; Padre e maestro; Pregare e patire; Pane e Signore; Mente e cuore; Tra le braccia del Padre; Conclusione; Appendice fotografica.
"Nutriti da una preghiera che attinge costantemente alla Parola e alla ricca Tradizione spirituale della Chiesa, i due giovani autori ci aiutano a intraprendere 'il santo viaggio' verso Gerusalemme, 'tenendo lo sguardo fisso su Gesù' (Eb 12, 2). Lo svolgersi dell'itinerario quaresimale e il clima spirituale che lo connota vengono infatti illuminati dallo sguardo penetrante dei numerosi discepoli che, lungo i secoli, si sono appassionati per esprimere nella vita una sequela autentica di Gesù. Siamo così raggiunti, nello scorrere delle pagine di questo libro, da parole, immagini, preghiere che divengono risorsa preziosa per il cammino di conversione verso la Pasqua. Eco suggestiva dei linguaggi di coloro che, come Mosè, percorrono le strade della vita 'come se vedessero l'invisibile' (Eb 11, 27). Arriviamo così più consapevoli e preparati alla Cena Pasquale, provando un'intima gioia nel vedersi attesi da Gesù che 'ha tanto desiderato mangiare la Pasqua con noi' (Lc 22, 15)" (Dalla prefazione di don Franco Brovelli)
La "classica" liturgia della Via Crucis proposta ai fedeli, con canti, brani biblici e riflessioni realizzate da Sergio Stevan e Chicca Sacchetti. Le quattordici stazioni sono accompagnate da altrettante formelle artistiche realizzate da Olga Anastassopoulou secondo una moderna interpretazione della tradizionale tecnica iconica.
Un manuale per tutti quelli che si occupano di educazione: genitori, educatori, insegnanti, operatori sociali, religiosi& Uno strumento utile in un periodo di emergenza educativa e di analfabetizzazione genitoriale. Oggi non c'è nessuno che fa una scuola per essere genitori. Ezio Aceti fa una proposta attraverso sei lezioni di una ventina di minuti l'una, registrate nel DVD qui allegato, e dei testi con esercizi ed esempi descritti nel libretto. Queste lezioni sono una scuola per educatori e genitori. Servono a far conoscere in modo semplice come si sviluppano i bambini e i ragazzi per poterli amare di più e meglio. Non è un'opera difficile, ma pratica e accessibile a tutti. Utilizzabile in famiglia o in gruppo. Gli argomenti trattati sono: la panoramica sulla società contemporanea; lo sviluppo del bambino nei primi anni di vita; il bambino nel periodo della scuola materna; il bambino nella scuola elementare; il preadolescente; l'adolescente; i cinque principi educativi dell'autostima.
L'autore scopre per la prima volta la sua vena spirituale, a tratti addirittura mistica. Brevi riflessioni, quasi delle poesie, che squarciano le nubi e creano un canale diretto tra l'esperienza terrena e umana (il mondo, il proprio cuore, le relazioni...) e il cielo abitato dallo Sposo: "Lo Sposo, luce profonda, parla. La sua voce è di un silenzio profondo, avvolgente, caldo. Le orecchie dell'anima gustano i sussulti delle sue parole. Sono parole piene d'amore, dell'amore che Lui, innamorato folle, porge" .Il libretto è arricchito da foto d'autore che accompagnano i testi e rendono questa pubblicazione adatta per tutte le età; un piccolo scrigno da donare a tante persone per varie occasioni.
"Il libro di Fiano è un colpo al cuore perché lui non racconta di numeri, ma di persone con nome e cognome. Eppure, anche se è un libro che parla di morte, Fiano lo riempie di vita, di colori, di profumi. Questo è un libro indispensabile" (M. Renzi). "Questo libro porta un messaggio che oggi più che mai è importante: non bisogna mollare. Mai. Bisogna amare disperatamente la vita, la propria e quella degli altri" (G. Pisapia). Nedo Fiano ebreo, nasce a Firenze nel 1925 e nel novembre del 1943 comincia il viaggio nell'orrore della Shoah. Detenuto ad Auschwitz è liberato l'11 aprile 1945.
È la storia di Omar Turati, un giovane appassionato di musica che, nel pieno delle sue forze e della voglia di vivere, viene colpito da una grave malattia: la Sclerosi Laterale Amiotrofica, che con il passare del tempo gli riduce ogni movimento e in pochi anni lo costringe all'immobilità. Nel 2007 Omar si trova di fronte a una scelta importante: rischiare di morire o sottoporsi a tracheostomia per salvarsi, accettando di rimanere attaccato a una macchina per il resto della vita. A salvarlo saranno l'amore e la musica, ai quali non vuole rinunciare. Immobile a letto troverà ancora la voglia e la forza di comporre testi e brani con il solo movimento degli occhi. Dal suo computer escono ancora oggi note e parole tutte da ascoltare. Non è un credente, ma inizia a farsi molte domande; intraprende un dialogo profondo con Dio e ora l'acronimo SLA significa per lui: Solo Libera l'Anima. Toccante e degno di nota è il suo incontro con il cardinale Dionigi Tettamanzi e poi con il cardinale Carlo Maria Martini, con il quale ha intrattenuto fino all'ultimo un rapporto epistolare e che ha firmato la prefazione a questo libro.
Il Cantico dei Cantici è un libro consacrato all'amore, dedicato a Lei e a Lui, l'eterna coppia che, apparendo sulla faccia della terra, viene avvolta nella felicità dell'amore come riflesso e bagliore dell'amore divino. Come dice l'autore "in verità non si potrebbe immaginare un amore più caldo,più sensuale, più incandescente di quello che vi è cantato, ed è importante che si trovi nella Bibbia, a smentire tutti coloro che si ostinano a immaginare il cristianesimo oppresso nella moderazione delle passioni!"
Non è una comunità di accoglienza. Non è una comunità religiosa. Possiamo chiamarlo un "condominio solidale". Alcune famiglie scelgono di vivere insieme la dimensione originale della "corte", recuperando una vecchia cascina; mettono i soldi in comune, inventano lavori praticabili da tutti, praticano l'accoglienza di chi ha bisogno. Oltre trent'anni fa nasceva così la Comunità di Villapizzone, a Milano; oggi questa esperienza è divenuta "esportabile" realizzando numerose comunità in tutta Italia con centinaia di persone coinvolte. Dietro a tutto questo, un sogno: che sia possibile vivere in questa società i valori dell'apertura, della condivisione, della fiducia e della solidarietà. E una convinzione: che la famiglia abbia bisogno di un'occasione per poter vivere in pienezza tutte le proprie potenzialità, facendo del bene così a se stessa e alla società.
Enrico e Bruno Volpi sono tra i fondatori della Comunità di Villapizzone. Non amano dare ricette, ma offrono la propria testimonianza con una semplicità che può apparire disarmante, ma che è il riflesso della loro spontaneità. Oggi vivono nella comunità di Berzano di Tortona.
Danila e Massimo Nicolai sono tra i pionieri della Comunità di Villapizzone. Massimo oggi è presidente della cooperativa impresa sociale Dimanoinmano.
Padre Silvano Fausti SJ, Padre gaetano brambillasca SJ e padre Filippo Clerici SJ sono i tre padri Gesuiti che hanno dato inizio con i coniugi Volpi alla comunità di Villapizzone.
L'autore "apre il libro dei ricordi" e torna all'epoca in cui era bambino, agli anni a cavallo della Seconda guerra mondiale; un periodo tragico, difficile, ma - visto con gli occhi ingenui e fantasiosi di un bambino -, anche ricco delle cose che sapevano dare il gusto alla vita e che forse oggi si sono smarrite per sempre. L'estate nei prati e nei boschi, le passeggiate col nonno (magari "marinando" la scuola), i giochi e le marachelle con gli altri bimbi del cortile, il volo spensierato delle rondini, la ricerca del carbone cercando di evitare gli spari dei nazisti, la prima gita al mare, la difficile gestione di un pollaio, il mese di maggio, l'amore dei genitori, il Natale sobrio di quegli anni, la mamma & tanti episodi, altrettante perle di poesia e di saggezza. Uno spaccato di realismo su una Italia che, dopo centocinquant'anni dalla sua unità, forse non c'è più ma che ancora vive e rimane nella memoria e nel cuore di chi, come l'autore, l'ha vissuta in prima persona. Un libro dedicato ai ragazzi di oggi, ma che farà assolutamente piacere anche ai bambini di un tempo.