Imparare a nascere significa attraversare i propri abissi interiori e fare esperienza di una dimensione terapeutica, sorgiva, illuminante, da cui tutto l'operato esistenziale possa riprendere vigore. Significa essere in Dio e lasciare spazio a Dio in noi. È una vera e propria gestazione interiore che coinvolge tutti gli aspetti della vita, una sorta di nuovo inizio della propria storia. Il percorso proposto in queste pagine affronta tematiche differenti, espressione delle diverse tonalità dell'unità: da riflessioni filosofiche all'ascolto delle proprie emozioni, dalla sintesi delle ultime ricerche psicologiche alla mistica orientale, dall'analisi della realtà contemporanea a lampi poetici che sgorgano dal contatto con la fonte dell'essere. Prefazione di Marco Guzzi
Il testo è un aiuto per i bambini - e per gli adulti che li accompagnano - a riflettere su quanto nella vita è veramente importante. Il dono più bello che possiamo fare ai bambini è formarli a scegliere i veri valori: il rispetto, le relazioni positive e, soprattutto, l'amore verso se stessi e gli altri.
Messalino per bambini in edizione economica e in brossura. È aggiornata alla nuova edizione del Messale Romano (2020). Può essere una proposta-regalo da parte di catechisti e/o parroci per i propri ragazzi. È composta di quattro parti: la celebrazione eucaristica: spiegazione e rito; gli atteggiamenti in chiesa e la riconciliazione; le preghiere; l'anno liturgico. Età di lettura: da 6-10 anni.
Perdonare, chiedere perdono, perdonarsi, vivere nel perdono... Un percorso difficile. Questo breve testo è una riflessione per camminare su questo percorso. Nasce da un'esperienza: la sorpresa del ritrovarsi nel cuore di un Onnipotente, indipendentemente da meriti o colpe, diventa la necessità di condividerne la gioia. È un testo da leggere con calma, con pause di riflessione, nel silenzio del proprio cuore. Dedicato a chi ha o sente addosso un dito puntato: che quella mano si apra! Per offrire una carezza o per accogliere un dono!
Padre O'Malley ci è noto per essere il vescovo francescano di Boston. Volto mite e sereno che vive concretamente nelle sue scelte pastorali quanto sentiamo richiedere da papa Francesco alla Chiesa. Questo testo, raccogliendo alcune sue meditazioni rivolte principalmente a sacerdoti e vescovi e attingendo alle sue esperienze concrete, fa emergere i tratti specifici, caratteristici di chi è chiamato a essere discepolo, testimone e ministro del Vangelo nel mondo di oggi. L'essere amici e lavapiedi, in fondo, non è altro se non una chiamata specifica a cui rispondere con gesti e scelte concrete. «L?autore si espone in prima persona, parla di sé racconta di incontri fatti, reinterpreta gli eventi, legge nel tempo i segni del Cristo», scrive il cardinale Tolentino introducendo il libro, «abbiamo sempre la sensazione di trovarci seduti accanto a lui a conversare».
Il libro offre semplici ma significativi insegnamenti per aiutare i bambini a non lasciarsi sopraffare dalle loro paure. Essi possono così imparare a vivere nella fiducia e liberi dal timore. Per farlo però è necessario imparare ad affrontare difficoltà e sfide. Le pagine accompagnano i giovani lettori - e gli adulti presenti nella loro crescita - a comprendere che cosa significhi avere paura e come trovare le modalità pedagogiche per affrontarla.
Sam e Pen sono due fratellini di otto e sei anni. In una calda estate, da vivere tra giochi e tuffi spericolati, tutto va splendidamente a gonfie vele fino a uno strano giorno di luglio, quando Succhiasangue, che aveva già preso i dentini di Sam, iniziò a mangiare anche i suoi globuli rossi. E da quel giorno tutto cambiò... Il tema è difficile, ma va affrontato. La malattia arriva nelle famiglie e ferisce profondamente piccoli e grandi. Ma paradossalmente non poche volte sono proprio i più piccoli a ritrovarsi soli. Soli, perché i grandi trattando la malattia come un tabù non ne parlano. Soli, perché spesso il fratellino o la sorellina affronta la malattia in una città lontana o in un ospedale. E allora anche un racconto può diventare un momento importante per permettere ai bambini di infrangere il muro della solitudine e raccontare le loro paure. Età di lettura: da 6-10 anni.
Agar e Sara, racconto a due voci narranti - sul tracciato dei fatti biblici - a cui si aggiunge, in finale, la voce del patriarca Abramo, «pietra d'angolo» delle due vicende al femminile. Parlano le prime «madri rivali» della Bibbia, che incarnano, rispettivamente, la maternità surrogata e quella negata. Un caso di utero in affitto ante litteram, vissuto dalle due donne con una esplosione di sentimenti contrastanti, raccontato attraverso monologhi con drammaticità... come drammatico e struggente è il monologo di Abramo a fronte del suo silenzio e apparente passività nella vita di Agar, la schiava, e di Sara, la moglie. Tutti e tre compiono un percorso interiore che li condurrà a trovare in Dio la risposta alle proprie inquietudini e a divenire coloro attraverso i quali verrà realizzata la promessa di Dio.
Balò il palloncino, questa volta, atterra a Sempredifretta, una piccola e fumosa città dove la gente corre sempre e non fa altro che guardare gli smartphone. A Sempredifretta non esistono case con i tetti verdi... o meglio, ce n'è solo una, e lì ci abita Alice, una vivace e determinatissima ragazzina alle prese con i boschi, l'ambiente, il verde, la cura della terra, casa di tutti e pianeta delle meraviglie. Alice non è sola. Con lei altri amici, con buffi cappellini, e poi Mister Cuore... invisibile per molti ma capace di dare la giusta carica per affrontare le sfide più grandi. Età di lettura: da 5 anni.
Questa Via crucis si rivolge a tutti, perché, davanti alla sofferenza e alle prove della vita, tutti si pongono delle domande e tutti ricercano delle risposte che possano rasserenare il cuore, delle luci di speranza per guardare al futuro con più ottimismo. La finalità di questo testo, quindi, è di stimolare delle domande e far nascere nel lettore risposte che lo confermino nella fede in Gesù Cristo, morto e risorto per la salvezza dell'umanità. Ogni stazione della Via crucis fa scaturire dal cuore un "perché" stupito, indignato, ma non rassegnato, che chiede una risposta per ciò che contempla.