
Prima opera esegetica di Ambrogio (difficoltà e soluzioni nell'interpretazione di Gen 2,8 - 3,19) che si rivela capace di utilizzare l'allegorismo di Filone in maniera originale, ed elabora una antropologia fondamentalmente serena. Prelude al dibattito agostiniano su grazia e opere, ma non guarda tanto al danno prodotto dal peccato sulla natura umana, ma piuttosto alla imago Dei, l'elemento divino. Satana non ha il potere di abbattere il nostro spirito, a meno che noi non lo vogliamo. Emerge il tema del felix culpa: il peccato ha provocato la risposta divina di un più grande amore. Il testo non è solo la riedizione economica del volume pubblicato nel 1982: è stato arricchito di un nuovo commento e aggiornato secondo le più recenti ricerche.
C'era una volta un paese in cui tutti gli abitanti avevano un cuore bene in vista. Tutti eccetto uno: il signor Pum. Ognuno poteva far vedere il proprio cuore, ma lui no. Era buono, ma era nato così: strano!
Di questa diversità Pum si vergognava e voleva starsene sempre da solo. Scappava da tutti anche se tutti cercavano di coinvolgerlo. Un giorno però, per ringraziarlo di una sua gentilezza, un bambino gli fa un regalo speciale: un cuore.
Da quel momento, grazie a quel gesto piccolo, ma significativo, il signor Pum scoprirà di avere amici speciali ai quali non interessa quello che hai, ma quello che sei.
Come ci sente a essere esclusi sempre da tutti? Cosa succede quando la solitudine ti rende invisibile? Come reagisce un cuore ferito? Isetta, la nuvoletta protagonista della storia, sceglie di farsi notare attraverso i dispetti. Ogni qual volta vede qualcosa di bello o qualcuno felice riesce sempre a trovare il modo di guastare le feste e distruggere l'allegria.
Crede di non piacere a nessuno e pensa che divertirsi rovinando le cose e indispettendo gli altri sia l'unico modo per essere presa in seria considerazione. Eppure un giorno qualcosa cambia. Grazie a Davide e ai suoi amici, Isetta scoprirà che stare insieme è più bello. Giocare invece di distruggere rende tutti felici.
E questa sarà una bella lezione anche per le sorelle nuvole che, fino a quel momento avevano solo saputo giudicarla.
Zefiro è un pangolino che vive nella foresta, con nonna Flora e tanti amici. È il più piccolo del villaggio e, per sembrare grande e coraggioso, inventa strani travestimenti da supereroe. Un brutto giorno, un gruppo di uomini attacca il loro villaggio. Tutti i pangolini vengono presi, chiusi nelle gabbie e portati in città. Tutti, ma non Zefiro. Sarà lui a partire per la città, sfidando i pericoli e imparando che non servono travestimenti per essere coraggiosi. Bisogna solo scoprire la forza che si ha nel cuore. Solidarietà, coraggio, amore familiare, amicizia, autostima: sono i valori messi in campo. Inoltre la storia permette di affrontare con i bambini il rispetto degli animali e dei loro habitat naturali. Pretendere di portare in casa qualsiasi tipo di animale del mondo, non è mai la cosa più giusta. Età di lettura: da 5 anni.
Quali sono le parole che più di altre aprono imponenti sipari nel mondo della comunicazione? Le Autrici del volumetto ne hanno focalizzate dieci, scegliendole tra le più conosciute, le più problematiche, le più ambivalenti. Le hanno rese un ponte per entrare in modo consapevole e critico nel mondo della comunicazione digitale, per capirne i meccanismi, per scegliere chi essere e come essere in rete, per imparare a costruire "uno stare in rete" sensato, positivo e cristiano.
Le dieci parole scelte sono: social, loggare, spam, share, taggare, cookie, fake, selfie, like, virale. Per ognuna di queste parole le Autrici affrontano quattro prospettive: 1. parola alla parola (definizione del significato proprio del termine); 2. parola della rete (il suo senso nell'uso quotidiano in rete); 3. la parola e la vita (le sfide su cui giocarsi); 4. una Parola di vita (possibili input tratti dalla parola di Dio).
Il 2030, secondo gli scienziati, sarà l'anno in cui non sarà più possibile tornare indietro e salvare il respiro della Terra. I cambiamenti climatici sul nostro pianeta diventeranno irreversibili innescando conseguenze disastrose per le nostre vite e soprattutto per quelle dei nostri figli. Cambieranno gli scenari economici e la vita così come la viviamo oggi.
È una denuncia della situazione della Terra oggi per provocare il cambiamento. L'obiettivo è quello di rendere visibile l'invisibile attraverso elementi che permettano a ciascun lettore di cogliere quei piccoli ma sostanziali cambiamenti che sono sotto i nostri occhi, nelle nostre vite di tutti giorni e che, proprio perché ci accompagnano quotidianamente, facciamo fatica a vedere. Una via di mezzo tra il saggio e il racconto: episodi, eventi e... saggi.
Il testo invita a leggere e pregare la Parola di Dio, affinché illumini il cammino di ogni persona. Il suo taglio narrativo stimola nel lettore il desiderio di accedere personalmente al testo biblico: nasce così il dialogo con il Signore. Infatti, lo Spirito che ha ispirato le Sacre Scritture è lo stesso che abita nel battezzato. Il continuo «esodo» al quale è chiamato ogni cristiano quando prende in mano le Scritture, viene percorso in questo libro attraverso la vicenda di personaggi del libro dell'Esodo: Mosè, Aronne, Giosuè, Maria, il popolo, il Faraone e... Dio stesso. Anche Lui, che non ha ricusato di farsi personaggio fra gli altri, per mostrarsi come «vicinanza» e «presenza salvifica» nella storia.
In Mauritania da secoli convivono berberi e neri. I primi sono la minoranza dei quattro milioni di abitanti del Paese, i secondi sono oltre due terzi della popolazione. Nonostante la schiavitù sia stata abolita nel 1981, attualmente circa trecentomila neri sono schiavi dei berberi. Si tratta soprattutto di donne e bambini: costretti a un lavoro massacrante, non pagato, sono oggetto di violenze e soprusi, non possono studiare né decidere di andarsene. Le autorità politiche e religiose locali tendono a schierarsi dalla parte dei berberi. Nel 2008 Biram Dah Abeid, nero nato libero, ha fondato l'«Iniziativa per la Rinascita del Movimento Abolizionista» (Ira), movimento nonviolento contro lo schiavismo in Mauritania. Imprigionato più volte, nel 2014 si è candidato alle elezioni presidenziali ed è deciso a ripresentarsi nel 2019. Inserito dal Time tra le cento persone più influenti del 2017, nella primavera dello stesso anno è stato intervistato dall'autrice, che nel libro racconta anche la sua storia.
Attraverso alcuni testi sul senso dell'amore e del matrimonio, l'album invita a scoprire il valore della vita da accogliere sempre; a valorizzare ogni giorno, evidenziando il positivo che offre; a scoprire nelle piccole cose la felicità e alimentare la speranza. Un piccolo viaggio alla ricerca delle cose che contano in contrapposizione alle apparenze, al successo, all'egoismo, al ritmo incalzante che travolge e lascia dentro un vuoto; un viaggio nella consapevolezza che ogni esperienza vale la pena viverla, perché la vita è un dono e condividerla è ancora più bello. I testi tratti dalla Bibbia, dal rito del matrimonio, dalla tradizione poetica in genere e dal magistero di papa Francesco sono arricchiti da eleganti illustrazioni.
Il testo dà corpo a 100 domande: quelle che di solito ruotano in testa a tutti quando si parla di Dio. La creazione, il male, la fede, Gesù, la vita, la malattia, la Chiesa, Maria, il peccato, la preghiera: sono sezioni attorno alle quali l’Autrice ha radunato le 100 domande, proponendo risposte brevi e precise, con un linguaggio fresco e brillante.
Questo rende il libro uno strumento efficace per accompagnare soprattutto i più giovani a scoprire gli aspetti fondamentali della fede cristiana, soprattutto quando sono s dati dalla concretezza del vivere quotidiano.
Ogni risposta, è arricchita da rimandi biblici o frasi famose o testi del Catechismo della Chiesa Cattolica o poesie o quanto, di volta in volta, Roberta Vinerba ha considerato opportuno proporre per allargare gli orizzonti del lettore. Spicca in modo deciso la concretezza esistenziale delle risposte che, pur fondandosi sulla dottrina della Chiesa, aiutano una concreta e vitale maturazione della fede.