«Li guardiamo e basta» ripete Helen a Sam, suo figlio, per la centesima volta dal mattino. Lei e suo marito non sono tipi da gatto. Il fatto che stiano andando a vederne una cucciolata non vuol dire niente. Ma il ritornello si inceppa di fronte al colpo di fulmine tra il bambino e quel batuffolo di pelo nero: tra due mesi Cleo arriverà a casa loro.
Pochi giorni dopo, però, tutto va in frantumi. Mentre si lancia a soccorrere un uccellino ferito, Sam viene investito da un’auto sotto gli occhi del fratellino Rob. La famiglia si cristallizza su quell’istante. Dopo, nulla più conta, figurarsi una gattina che doveva essere il regalo di compleanno di Sam. Quel gatto viene da un altro mondo, un mondo che non esiste più, e non ha senso che resti.
Helen sta per rimandarla indietro, ma è proprio allora che lo vede. Vede suo figlio Rob sorridere, per la prima volta dal giorno dell’incidente.
E se Cleo fosse un dono lasciato da Sam?
Con il passo vacillante, il pelo gonfio, la coda a radar e un caratterino di tutto rispetto, nel giro di poche ore Cleo trasforma la casa in un territorio di caccia, dispensando guai, tenerezza e buonumore a non finire. E a colpi di fusa lenisce a poco a poco le ferite. La sua saggezza antica protegge per anni tutta la famiglia, accompagnandola nei molti cambiamenti che la aspettano. Perché da vera gatta sciamana sa che anche dietro l’angolo più buio può brillare la felicità.
Durante una riunione di classe, le Tea Sisters trovano per caso una misteriosa lettera: si tratta di una dichiarazione d'amore che qualcuno dei loro compagni, che si firma misteriosamente "Romeo", ha perso senza accorgersene! La notizia fa subito il giro del College e tutti gli studenti, incuriositi, cercano di scoprire l'identità del romantico poeta. Ma non solo... Tutti si chiedono anche chi sia la fantastica ragazza descritta nella lettera! Vanilla pensa subito che il giovane poeta si rivolga proprio a lei, ma dovrà presto ricredersi. Saranno le Tea Sisters a scoprire l'identità dei due giovani e a concludere la vicenda con un... dolce finale! Età di lettura: da 6 anni.
Si chiama Nicola Legrottaglie ed è nato a Gioia del Colle nel 1976. È difensore titolare in una delle squadre più blasonate della serie A, la Juventus, ma a chi oggi gli domanda: «Chi sei?», risponde senza indugio: «Sono fratello Nicola, ho incontrato Gesù, leggo la Bibbia».
Come calciatore, ha raggiunto l’apice della carriera nel 2003, quando è stato acquistato dalla società bianconera. Al trionfo in campo si è subito accompagnato il successo mondano, condito da larga fama, belle donne e tanti soldi. Tanto da diventare presto il “fighettino” con le mèches bionde e la fama di tiratardi. Fino a quando un incontro gli cambia la vita: quello con Gesù, che gli fa riscoprire la gioia di credere, di pregare e di vivere rispettando i comandamenti. La sua conversione diventa materia di gossip su tutti i giornali. Ma Nicola non si cura delle voci e delle maldicenze, poiché deve mantenere una promessa fatta da bambino: aveva detto a Dio che, se lo avesse fatto arrivare in serie A, gli avrebbe reso testimonianza. È quello che ha deciso di fare raccontando in questo libro tutta la sua storia.
Il silenzio della Foresta Vivente è attraversato dai tamburi di guerra: i fieri Nai-Lai hanno deciso di ribellarsi alla Principessa Yara. Per difendere la pace, la principessa lancia una sfida al capo della tribù dei Nai-Lai: una gara di tiro con l'arco deciderà le sorti del regno. Durante l'incontro, Yara centra il bersaglio senza sbagliare, ma viene colpita al cuore da Vannak, l'affascinante rivale! Mentre gli echi di battaglia lentamente si spengono, il Saggio dei Coleotteri Cobalto viene rapito, e la preziosa lastra d'argento del Regno delle Foreste scompare misteriosamente. Tutto lascia pensare che anche qui, come negli altri regni, il Principe Senza Nome abbia messo in atto i suoi oscuri piani di vendetta. Per la coraggiosa Principessa delle Foreste è venuto il momento di unirsi alle sue sorelle e fronteggiare una minaccia che affonda le radici nel tempo.
Impenitenti, sarcastici, ironici, velenosi, ma anche inaspettatamente poetici: gli scritti satirici di Vauro riverberano il suo sguardo graffiante sull’Italia, la nostra politica, il pantano nostrano e internazionale. Sono – ognuna a suo modo – dichiarazioni d’amore: non quello sdolcinato buono al più per incartare cioccolatini, né quello interessato a cui si intitolano partiti. Sono scritti corsari, pirateschi arrembaggi dialettici, dichiarazioni d’amore molesto.
Se avete fatto le ore piccole pur di non rinunciare al piacere liberatorio della satira di Vauro ad Annozero, se avvertite il bisogno di un prontuario di resistenza umana per non affogare nell’onda di melma che minaccia di sommergerci, questo è il libro che aspettavate. Un concentrato di pensieri, parole e disegni, corrosivo antidoto alla catalessi mediatica.
Una doppia avventura, piena di mistero, attende Geronimo Stilton e la sua famiglia... Pare che a Lago Lago sia stato avvistato un terribile mostro gigante e la Gazzetta del Ratto, il giornale di Sally Rausmaussen, ne da subito la notizia. Geronimo parte immediatamente con la sua famiglia per cercare di fotografarlo, ma le cose non vanno proprio come previsto... Una serie di coincidenze lo insospettisce e Geronimo presto scoprirà che sotto questa strana storia, c'è un grosso imbroglio. Un'altra stratopica avventura lo aspetta, invece, al nuovo Centro Commerciale Battetti di Topazia, dove una bizzarra e irrefrenabile voglia di ballare, cantare e... comprare ha contagiato i clienti, diffondendosi in tutta la città! Strano, molto strano! Chissà quale mistero nasconde il nuovo Centro Commerciale della città? Due storie da brivido, che fanno rimanere i piccoli lettori col fiato sospeso fino all'ultima pagina, garantito al formaggio! Età di lettura: da 6 anni.
A Medjugorje la vita di Paolo Brosio ha avuto una svolta inaspettata e sconvolgente, che ha radicalmente cambiato il suo modo di essere. Sulla collina delle apparizioni di Medjugorje la Madonna ha abbracciato la sua esistenza, facendogli vivere l’esperienza della conversione, della misericordia e della tenerezza di Dio.
Ricco di gioia per questa rinascita interiore, il celebre giornalista e conduttore televisivo – dopo una crisi esistenziale dovuta a un periodo di dolore e sofferenza – ha sentito forte il desiderio di narrare l’incontro con Dio e con la Regina della Pace e di condividere la gioia di sentirsi amato dal Cielo. Ha cominciato così a tenere incontri pubblici, a fare presentazioni del suo libro A un passo dal baratro – che in poche settimane è diventato un bestseller e un caso editoriale da 200.000 copie –, a invitare amici, conoscenti, personaggi pubblici dello sport, dello spettacolo e del mondo imprenditoriale, ma anche lettori e semplici fedeli a seguirlo a Medjugorje in pellegrinaggio.
Da questa intensa attività è nata una ricca trama di nuovi amici, incontri, segni e miracoli che, ancora una volta, Paolo ha sentito il desiderio di raccontare ai suoi moltissimi lettori: il miracolo della Madonna capace di guarire le ferite di ogni cuore trafitto.
Ci sono sogni che determinano tutto il corso di una vita e il sogno di Maria è quello di diventare una grande cantante lirica. Non è poi un’ambizione strana nel suo caso: non solo Maria è dotata di una voce che ha un’estensione incomparabile, ma proviene da una famiglia dove la musica ha giocato una parte importantissima. Sia la nonna che la mamma sono state due cantanti famose e apprezzate, anche se quest’ultima ha dovuto smettere per via di un incidente. Alla fine dell’Ottocento, Maria cresce a Firenze affidata alle cure della nonna, ma proprio il giorno in cui compie tredici anni, la tranquillità della sua vita si spezza brutalmente. La nonna muore e con lei sparisce l’unico punto fermo a cui era legato il suo futuro. Non solo, ma quella morte rivela che sono spariti anche i soldi che potevano garantire a Maria una certa sicurezza e che, da quel momento in poi, le toccherà dipendere interamente dagli altri. Ma Maria ha un carattere forte e una grande capacità di adattarsi alle situazioni, come se si tenesse sempre un po’ in disparte per poterle valutare meglio e percorrere la via più giusta, e quindi passa da una all’altra delle amiche a cui la nonna l’ha affidata con una grazia e una leggerezza non comuni. Certo, ci sono domande che l’assillano, domande che non hanno ancora una risposta. Una per tutte, perché sua madre non l’ha tenuta con sé? Eppure è come se sapesse che prima o poi i misteri si chiariranno e che l’unica cosa che conta veramente è prepararsi a quello che sente essere il suo destino, diventare la più grande interprete della Sonnambula, che costituisce uno dei banchi di prova delle soprano di tutti i tempi.
Sullo sfondo della grande musica, che tanta parte ha avuto nel panorama italiano dell’epoca, la storia avvincente e toccante di una bambina indimenticabile.
«Dentro ognuno di noi c’è una voce che ci critica e punta a sminuirci. Spesso ci spinge a fare paragoni tra la nostra vita e quella degli altri, e vuole farci sentire invidiosi. Gli altri sembrano avere di più, l’auto più nuova, un lavoro più interessante, maggiori possibilità economiche, ci appaiono più sicuri di sé, o più fortunati.
Per far tacere quella voce, basta ricordare a sé stessi che i pensieri negativi danneggiano una sola persona: voi. Quel che si può fare invece è un elenco di tre cose belle che vi sono successe nella giornata.
Io l’ho fatto, e una volta iniziato, ho realizzato che ne avevo molte di più: ho lasciato passare un’auto in coda e l’autista mi ha sorriso, ho dato un morso a una mela fragrante, ho chiamato il tecnico per la lavastoviglie dopo mesi di rinvii, ho regalato un mazzo di fiori a una persona che li ha apprezzati tantissimo... E la vostra lista di piccoli piaceri potrebbe essere anche più lunga.
Il profumo di pane appena sfornato, una passeggiata a piedi nudi sulla spiaggia, dormire in lenzuola fresche di bucato, un bambino che affida la sua mano nella vostra, comprarsi un paio di scarpe, uscire una sera con le amiche, sfogliare una rivista. Siamo circondati da una rete di piccoli miracoli e meravigliose delizie. Il segreto è aprire le braccia e accoglierle.»
Inghilterra, 1176. I resti riportati alla luce dall’incendio appiccato all’abbazia di Glastonbury risalgono a un tempo lontano, i cui confini si perdono nella leggenda. Lo scheletro più grande, imponente per altezza e dal cranio sfondato, fa pensare a un grande condottiero ucciso in battaglia da un nemico spietato. Accanto a quello, un altro più piccolo, forse di donna, che reca le tracce di un’orrenda mutilazione.
Il ritrovamento dei due scheletri in un’unica bara accende la fantasia popolare: in molti ritengono che possa trattarsi delle spoglie di Artù e Ginevra. Se la voce si rivelasse vera, sarebbe la fine per le speranze dei ribelli gallesi, i quali, restii a riconoscere l’autorità dei dominatori inglesi, attendono ancora il ritorno di re Artù che, secondo il mito, non sarebbe morto, ma riposerebbe ad Avalon, pronto a ricomparire per scacciare i nuovi invasori. Ovvio, quindi, che il re inglese Enrico II non veda l’ora di esporre pubblicamente la salma come prova della morte di Artù, per soffocare le insurrezioni una volta per tutte. Prima, però, deve accertarsi che le ossa appartengano davvero al suo lontano predecessore. E c’è solo una persona cui può affidare quel compito: Adelia Aguilar, “signora dell’arte della morte”.
Esperta di anatomia e dissezione, più di una volta Adelia si è rivelata fondamentale per la risoluzione di delitti insidiosi per la Corona. Tuttavia, questa volta le si prospetta una missione più ardua del solito: non solo perché non dispone di mezzi utili alla datazione degli scheletri, ma soprattutto perché quei resti potrebbero celare misteri ben più recenti e inconfessabili di quelli avvolti nella leggenda. E qualcuno potrebbe arrivare a uccidere pur di lasciare sepolta la verità.