
Non è facile definire la Cappella Sistina perché è tante cose insieme. È un luogo sacro: è da cinquecento anni la sede del conclave e, insieme, è la Cappella Magna, utilizzata dal pontefice per le cerimonie solenni. È uno stupefacente racconto per immagini che inizia con la Creazione e si conclude con il Giudizio universale. Ma non è solo questo. È la massima espressione della pittura del Rinascimento. E uno dei più importanti tesori artistici del mondo. E la meta di milioni di visitatori ogni anno. Ed è l'opera più famosa e completa di un genio, Michelangelo. Ma è anche il frutto del mecenatismo di grandi papi e della collaborazione di altri sommi artisti, da Perugino a Botticelli, da Ghirlandaio a Raffaello. In questo volume, Alberto Angela ci accompagna in un viaggio in cinque tappe per scoprire come ha preso forma questa grandiosa creazione dell'umanità. Con il linguaggio divulgativo che lo ha reso celebre, Angela racconta episodi storici e retroscena di questa straordinaria avventura creativa, descrive le tecniche e illustra gli affreschi, svelandone anche i dettagli e consentendo così a tutti di immergersi in una delle esperienze più significative della nostra cultura. Introduzione di Antonio Paolucci.
In un suggestivo romanzo, ambientato nell'Inghilterra di Elisabetta I e di Maria Stuarda, Benson affronta e descrive il travaglio interiore che lo aveva portato alla conversione. Attraversato da due fili conduttori: la dialettica lacerante dell'uomo che quanto più è proteso alla ricerca della verità tanto più percepisce il dramma dell'ingiustizia e del peccato; la domanda che dà il titolo al romanzo, e che esprime l'insopprimibile esigenza dell'uomo di vivere pienamente solo nel seguire un'autorevolezza oggettiva. Proprio questa fu la chiave che aprì Benson alla Chiesa cattolica, l'unico luogo in grado di offrire questa Autorità liberando l'uomo dalla disperante solitudine del proprio criterio soggettivo, tipica del protestantesimo. Introduzione di David Rondoni.
In questo libro si parla di un abbraccio: quello che Papa Francesco, Omar Abboud e Abraham Skorka si sono scambiati davanti al Muro del Pianto di Gerusalemme durante il primo viaggio del Pontefice in Terra Santa. Un gesto spontaneo e genuino compiuto da amici che da sempre condividono un dialogo fecondo pur professando fedi differenti, testimoniando una modalità unica di vivere l'esperienza religiosa. Antonio Spadaro indaga le ragioni profonde che hanno ispirato il viaggio di Bergoglio e, attraverso lo sguardo inedito di un ebreo e un musulmano che il Papa ha voluto vicini, ripercorre i gesti e le parole di quei giorni, segnati in Medio Oriente da tensioni crescenti: la visita al Santo Sepolcro, alla Moschea della Cupola e alla Grotta della Natività, l'incontro con i bambini dei campi profughi palestinesi e l'omaggio alle vittime dell'Olocausto al memoriale di Yad Vashem. Fino all'invito rivolto ai leader di Israele e Palestina: "Venite a pregare a casa mia". Scegliendo quella dell'amicizia e dell'empatia come strada privilegiata, Francesco ha scardinato tutti gli schemi, mostrando al mondo come per conquistare la pace non bastino accordi politici o diplomatici ma occorra un cambio di mentalità radicale che porti a non veder più nell'altro un nemico. Perché "la vita è un cammino, un cammino lungo, ma un cammino che non si può percorrere da soli. Bisogna camminare con i fratelli alla presenza di Dio".
Chi sono gli oligarchi, sono loro il motore della storia? O la massa dei molti? È questo forse il dilemma principale per chi si cimenti nella ricerca storica. Per Luciano Canfora scrivere storia vuol dire lottare contro gli effetti del progressivo allontanamento dai fatti: in tale lotta "il pathos narrativo, la partecipazione emotiva, non il volgare patetismo, non sono un cascame del lavoro storiografico ma al contrario l'indizio della perdurante vita del passato dentro di noi". Compito dello storico è dunque quello di districarsi tra i documenti e le invenzioni letterarie, in bilico sul limitare di congetture che tentano di scrutare ciò che le fonti non dicono. In queste pagine l'autore interroga l'antichità a proposito di grandi questioni sempre vitali, se non addirittura pungenti, come la giustizia, la cittadinanza, la libertà, il falso: ricordandoci che l'aver avuto ragione "è esso stesso un elemento storico, cioè soggetto al mutamento".
Cresciuti negli anni Ottanta, troppo giovani per il vinile ma troppo vecchi per la Rete, eternamente in attesa, i quarantenni di oggi sfoggiano miti così educati da passare inosservati: hanno sostituito Che Guevara con l'Uomo Tigre, Martin Luther King con il professor Keating de L'attimo fuggente, la rivoluzione con la desolazione. Condannati all'equilibrismo, in perenne fuga per il pareggio, protestano, mugugnano, ma alla fine si assolvono. E spesso si rassegnano a bordo campo, "come quei calciatori che entrano nei minuti di recupero e neanche toccano palla". In un ritratto impietoso e autoironico interamente aggiornato per questa edizione con un nuovo capitolo introduttivo e una riflessione sul governo Renzi - Andrea Scanzi racconta sogni e tic, traumi e ambizioni della "generazione di mezzo". E oggi che i nati negli anni Settanta stanno arrivando al potere, l'autore fa emergere la loro incapacità di rompere davvero gli schemi, di uscire dal falso rinnovamento del "gattopardismo 2.0". Perché, alla fine, "anche quando sembra alzarsi dalla panchina, la mia è una generazione che si caratterizza per il moto apparente. È un tempo in apparenza nostro, ma in realtà sempre loro. È un appalto non subito, ma inseguito. 'Non è tempo per noi, e forse non lo sarà mai': per scelta nostra, più che per costrizione altrui".
La sera, dopo un'intensa giornata di studio o di lavoro, abbiamo spesso il desiderio di leggere per svagarci, per rilassarci, per viaggiare con il pensiero. "Il libro della sera", con la guida di Guido Davico Bonino, ci conduce in un percorso di letture che ci tiene compagnia per tutte le sere dell'anno: dal 1° gennaio al 31 dicembre, passi tratti da capolavori di ogni tempo e paese, dai più celebri ai più singolari. Un vero e proprio viaggio nell'anima dell'uomo, senza limiti di luogo, attraverso le parole di poeti e pensatori, giornalisti e scienziati, filosofi e politici, per tornare su passi noti e prediletti e scoprirne di nuovi e insoliti.
La Bibbia è costituita da centinaia di storie e di personaggi che hanno formato la nostra civiltà. Per credenti o meno, leggere quei racconti è come intraprendere un viaggio straordinario nel pensiero, nell'arte e anche nella fantasia. Philippe Lechermeier ci invita a farlo con una riscrittura personale ma sempre fedele di quel patrimonio immenso, realizzata attraverso una molteplicità di stili e di voci che si intrecciano e si compongono come un grande affresco narrativo. Con lo stesso spinto rispettoso e in totale libertà creativa, Rébecca Dautremer amplia gli orizzonti della sua arte e ci conduce all'interno degli episodi biblici con grandi tavole a colori e rarefatti disegni a matita e inchiostro. Illustrazioni di sognante leggerezza che infrangono con grande poesia l'immaginario abituale.
Maria "ci aiuta a crescere, ad affrontare la vita, a essere liberi". E "ci porta per mano all'abbraccio del Padre". Lo dice Papa Francesco. La Vergine, per i credenti, non è solo madre: è sorella e amica, compagna di viaggio. Bella, splendente, vicina a noi, gioiosa e piena di speranza. Non si contano le sue virtù: umile, docile, obbediente, accogliente, fedele, paziente e tenera, misericordiosa, capace di ascolto, dolce, premurosa, attenta. Ma anche coraggiosa e combattiva. L'amore per la Madonna è una componente centrale della spiritualità di Bergoglio, e culmina nella devozione a "Maria che scioglie i nodi", che si sta diffondendo in tutto il mondo. In un volume illustrato, che segue la pubblicazione di "Francesco uno di noi", sono raccolti le invocazioni e i riferimenti mariani contenuti nei discorsi nelle omelie e nelle preghiere di papa Francesco. Per imparare anche noi a lasciarci "guidare da lei".
Quando la Dresner Industries presenta la sua ultima creazione, il Merge, un dispositivo destinato a rivoluzionare il mondo e a rendere obsoleti il computer e lo smartphone, il colonnello Jon Smith di Covert-One viene incaricato di valutare la sua possibile applicazione militare. Subito, Smith si rende conto che - grazie al potenziamento della vista, al controllo in tempo reale del campo di battaglia attraverso un display sofisticato, alla garanzia di una mira pressoché perfetta e all'inviolabilità del sistema - il Merge è il precursore e il protagonista assoluto di una tecnologia che cambierà per sempre la nozione stessa di guerra. Una tecnologia che per nessuna ragione dovrà mai cadere in mani nemiche. Intanto, sulle montagne dell'Afghanistan, l'agente della CIA Randi Russell scopre che un villaggio è stato teatro di un massacro e che tutti i miliziani morti erano equipaggiati con tecnologia Merge, ancora sconosciuta all'Intelligence. Russell e Smith cominciano allora a indagare sulla carneficina, ma l'indagine viene prontamente bloccata da qualcuno che sembra far parte dei gradi più alti dell'apparato militare, e che agisce all'insaputa dello stesso Presidente. Il Merge è davvero così sicuro come sostiene il suo ideatore? E perché il Pentagono sembra così ansioso di mantenere il segreto più assoluto sul suo sviluppo? Smith e Russell sono determinati a svelare la verità. Anche a costo della loro stessa vita.
Non si è mai pronti all'incontro che ti segna per la vita. Tanto meno se, come Billy e Marta, non hai neanche vent'anni e il futuro è tutto da costruire. Ma tra loro si scatena qualcosa che va oltre l'età, oltre un'estate in Versilia e la voglia di piacersi. Sono due opposti che si attraggono, lei sognatrice e amante dei libri, lui ambizioso e in carriera, eppure hanno le stesse paure, la stessa testardaggine e un identico slancio nella passione. Però è troppo presto per scegliersi davvero, così si separano odiandosi. Per molti anni non una parola, solo ricordi. E quando Marta parte con suo padre per il lago di Iseo, lo fa quasi controvoglia. Non è un momento semplice, soprattutto con il compagno Stefano, che promette ma non divorzia dalla moglie. Lei non immagina che il caso le ha preparato la sorpresa più grande. In un agriturismo disperso tra le colline ritrova Billy, e di nuovo è guerra e desiderio. Sarà solo la prima resa dei conti, perché loro due sono destinati a farsi male, a ritrovarsi, a perdersi ancora. E a sfidare il destino, all'infinito.