Uganda settentrionale. Un corpo speciale di Navy Seals dell'esercito americano viene paracadutato nel mezzo della giungla: l'obiettivo è Caleb Bahame, il signore della guerra che sta decimando villaggio dopo villaggio la popolazione locale. Ma qualcosa nella missione non va come previsto, perché quella squadra di sceltissimi soldati americani, addestrati a uccidere in ogni condizione e a dileguarsi senza lasciare tracce, viene sterminata da una folla di uomini, donne e bambini disarmati. Solo il tenente Craig Rivera si salva, ma una volta rimpatriato si toglie la vita sotto lo sguardo impotente del colonnello Jonathan Smith, medico microbiologo e membro della squadra top-secret Covert-One. Le immagini videoregistrate della mattanza mostrano un gruppo di contadini invasati, macilenti e coperti di sangue, capaci di muoversi con incredibile velocità e apparentemente insensibili alla paura e alle ferite. Giunto in Africa per indagare, il colonnello Smith scopre che la causa di tanta ferocia e resistenza è un parassita che l'intelligence iraniana progetta di impiegare come arma biologica in una serie di attentati terroristici su vasta scala. Smith deve impedire che il piano diventi realtà. Ma il vero nemico si annida molto più vicino di quanto possa immaginare.
Un'inchiesta storica Corrado Augias ricostruisce l'incredibile piano ideato dai servizi segreti tedeschi per spingere il nostro Paese a non intervenire nella Prima guerra mondiale: un progetto, semplice e ambizioso allo stesso tempo, che puntava a corrompere parlamentari e ad acquistare la proprietà di giornali come "La Stampa" e "Il Tempo" per organizzare una grande campagna in favore della neutralità. Attingendo a cronache, documenti della polizia e atti processuali, Augias racconta un oscuro intrigo che intreccia i destini di avidi faccendieri, donne equivoche e giornalisti prezzolati, e i cui contorni appaiono tragicamente simili agli scandali che colpiranno l'Italia a un secolo di distanza. E nell'indagare i retroscena di un sistema politico e giudiziario che - allora come oggi - si dimostrò del tutto inadeguato alla gravità dei fatti, ci riporta alle origini della corruzione che avvelena il nostro Paese.
In questo libro, Vittorino Andreoli si rivolge alla famiglia nel suo complesso, l'organismo fondamentale all'interno del quale si pongono le basi di un sereno sviluppo personale o da cui possono trarre origine conflitti, lacerazioni e traumi destinati a segnare intere esistenze. Il tono scelto da Andreoli non è quello del saggio specialistico: questa lettera comunica pensieri e sentimenti rivolti alla sensibilità di ciascun membro della famiglia. Ognuno è chiamato a mettersi in gioco, a esaminare i propri atteggiamenti e giudizi e le loro conseguenze sugli altri familiari, a riflettere con serenità sulle dinamiche e sui valori che, in modo esplicito o implicito, caratterizzano ogni famiglia.
Ogni genitore si interroga sui modi migliori per educare i propri figli a realizzare i loro talenti e godere della vita nella sua pienezza: in questo percorso di crescita, un ruolo fondamentale è rivestito dall'intelligenza emotiva, cioè dalla capacità di fondere le proprie attitudini con qualità come l'empatia e l'attenzione ai rapporti con gli altri. Psicologo noto in tutto il mondo proprio per i suoi studi sulle relazioni tra genitori e figli, Gottman mostra in questo libro in che modo i genitori possono diventare dei bravi "allenatori emotivi": attraverso limpide spiegazioni e un ampio numero di esempi pratici, l'autore esamina le fasi cruciali dello sviluppo di bambini e ragazzi - dalla gestione dei sentimenti al controllo degli impulsi, dall'importanza dell'ascolto al superamento dei conflitti - e illustra passo dopo passo come trasmettere ai figli le qualità necessarie per crescere più forti e felici.
Francesco d'Assisi: il santo per eccellenza, il santo di tutti i tempi. Lo conosciamo e ritroviamo rappresentato in immaginette oleografiche, protagonista del grande schermo, di storie a fumetti e di racconti per bambini più o meno buonisti. Ma chi era veramente Francesco? Giovanni Nucci ci restituisce un'immagine asciutta dell'uomo Francesco senza indugiare in stereotipi. Ne esce un ritratto secco, laico, senza sfumature. E ci racconta dell'idea di bellezza di Francesco, della sua meraviglia bambina di fronte alla grandezza della creazione. Età di lettura: da 10 anni.
Un addio coraggioso, un inno all'amore e alla felicità, il racconto struggente di chi continua a vivere preparandosi a morire.
Quando Dante, circa sette secoli fa, scriveva "Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!", certo non immaginava che un giorno, precisamente nel 1992, post Tangentopoli, la stessa serva Italia sarebbe entrata in una fase ben più cupa: la Seconda Repubblica. Vedendo arrivare da quella nuova era tanti peccatori, nefasti ma soprattutto incoerenti con il codice morale che eternamente regola l'Aldilà, Minosse si è sentito costretto a chiedere aiuto "a colui che tutto move" implorandolo di creare un Inferno ad hoc. Ed ecco che si è aperta, proprio sotto Montecitorio, una voragine in nove cerchi per i moderni dannati, ciascuno con il proprio contrappasso: dal nemico della Patria Bossi, "dottor di secession, e non d'alloro", obbligato a risalire il Po ultraterreno, a Formigoni, infedele al proprio maestro (don Giussani), relegato su una torre solitaria "poiché cedei a umane voglie io che fui fratello dei fratelli". E, insieme con loro, quasi tutti i potenti dell'Italia recente, in modalità bipartisan, dall'oppositore di natura Vendola a Grillo "non più grillo ma gallo, con cresta alta e petto sempre infori a dir che li politici fan fallo", dal grande illuso Prodi al gran Caimano. In buona compagnia con dannati "pop", emblemi del loro tempo, quali Maradona e capitan Schettino.
Mentre è a caccia di funghi in un giorno d'autunno, Lennart Cederström, ex cantante pop che un tempo sognava il successo, scopre una neonata avvolta in un sacchetto di plastica. Quando soffia nella sua minuscola bocca, un grido sconcertante squarcia il silenzio intorno a lui: dal corpo della bambina abbandonata esce una nota perfetta, un chiaro e limpido mi che risuona nella foresta. Lennart decide di tenerla con sé, il suo nome sarà Theres. Chiusa in un seminterrato lontana dagli sguardi del mondo e dalle sue dissonanze, Theres cresce incapace di manifestare la più piccola emozione, terrorizzata dai grandi e ossessionata dalla musica. La sua voce, magica e sovrannaturale, lanciata dal palco di un concorso per talenti in erba, conquisterà il pubblico, e lei diventerà una stella. Ma dove può condurre l'idolatria, se sfugge al controllo di chi l'ha generata? Se l'idolo ha un disegno spaventoso e la forza della disperazione dalla sua parte? L'amicizia via internet con Teresa, sola come lei, creerà un legame fortissimo, cementato dai versi e dalle note: ormai adolescenti, Theres e Teresa, lupi solitari che ritrovano il branco, sono pronte a dar seguito alla loro sete di vendetta, per sentirsi vive. Tra il realistico e il fantastico, con "Una piccola stella" Lindqvist ha scritto un romanzo provocatorio, una satira dell'industria musicale che diventa pezzo grandguignolesco, ricco di colpi di scena e scioccante, con le sue spaventose creature alla ricerca di un senso di appartenenza, e di amore.