
Questo libro intende mostrare la non validità di entrambe le posizioni oggi invalse e la necessità di tornare a prendere sul serio l'antica querelle determinismo-libero arbitrio, ripercorrendone con cura alcuni cruciali passaggi argomentativi, tuttora prodighi di insegnamenti.
Attraverso un'attenta analisi della posizione di vari grandi pensatori, classici e moderni, compiuti tenendo sempre sullo sfondo la provocazione derivante dalla celebre tesi socratica circa l'equivalenza tra immoralità e ignoranza, il volume giunge a delineare i vari paradossi che, un po' a tutti i livelli, attendono chi voglia davvero pensare a fondo la libertà dell'uomo.
Il volume ripercorre la storia d'Italia nel secolo appena trascorso, fino ai nostri giorni. Questa è inquadrata nei suoi collegamenti con la storia locale, da una parte, e con la storia europea e mondiale, dall'altra, nei loro molteplici aspetti, da quello religioso a quello culturale, da quello politico a quello economico e sociale. L'autore segue in profondità i grandi temi che hanno segnato il Novecento, ricostruendo fatti, movimenti, personaggi, sulla base di una rigorosa documentazione storiografica, ma anche con grande indipendenza di giudizio; caratteristica questa che lo conduce ad assumere posizioni coraggiose e controcorrente. Uno spazio di rilievo è dato al movimento nazionale, che ha conosciuto diversi orientamenti ed esiti. Esso, pur nascendo nel grande alveo della democrazia innescata dalla Rivoluzione francese, come fattore di riconoscimento dell'identità e dell'autodecisione dei popoli, ora segue un percorso tanto divaricante dalle premesse iniziali, da costituirne il rovesciamento nel nazionalimperialismo (che tanta parte ha avuto nelle tragedie che hanno segnato il secolo), ora, viceversa, si risolve e si espande nella capacità di coinvolgere forze e risorse sempre nuove in una ritrovata universalità.
All'interno delle relazioni tra le persone sta avvenendo un cambiamento radicale di prospettive, contenuti, rapporti; una mutazione antropologica epocale che ridefinisce in termini inediti identità, appartenenze, interdipendenza, reciprocità. Dopo un ampio esame teorico dei concetto di identità, analizzato in rapporto al concetto di cultura, questo libro si sofferma su alcune aree di indagine antropologica di particolare interesse e attualità: i rapporti donna-uomo, che vivono un rivoluzionario processo di ridefinizione delle loro identità culturali; il recupero, se non addirittura l'invenzione, di tradizioni popolari come esigenza di riappropriazione delle proprie radici e definizioni di specificità culturali; l'affermarsi, infine, di identità planetarie conseguenti alla dilatazione degli scenari di riferimento, dove si trovano a convivere, non senza conflitti e apparenti contraddizioni, risorgenti e nuovi localisuri e tensioni verso la mondialità.