C'è un momento della giornata in cui la luce sembra mescolarsi all'intonaco della case ed evaporare con infinita delicatezza. Le strade s'illuminano. È l'ora della preghiera. L'ora di Dio nella nostra vita.
La gioia dell'amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa. Come hanno indicato i Padri sinodali, malgrado i numerosi segni di crisi del matrimonio, "il desiderio di famiglia resta vivo, in specie fra i giovani e motiva la Chiesa". Come risposta a questa aspirazione "l'annuncio cristiano che riguarda la famiglia è davvero una buona notizia". Amoris laetitia, 1
Rivista teologica dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose Fides et Ratio"- L'Aquila, n. 1/2012, gennaio -giugno 2012, 'Custodire la famiglia è custodire l'umano'. "
Rivista teologica dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose Fides et Ratio"- L'Aquila, n. 2/2012, luglio -dicembre 2012. "
Pochi conoscono le tradizioni che si nascondono dietro gli attuali usi a tavola. Una storia che dall'antica Roma arriva a noi, anche grazie al passato delle famiglie nobiliari dell'Italia pre-unitaria. Scritto da Gloria Salazar e curato da Sofia Fabrizi, il libro è diviso in due parti. La prima ripercorre la storia degli usi e costumi a tavola; la seconda spiega cosa è rimasto oggi delle tradizioni del passato, che - come sempre - ha molto da insegnare.
In un mondo secolarizzato e plurale, la Parola di Dio continua a proporsi sulle labbra della Chiesa carica di promessa di senso e di verità universale. Questa 'pretesa' sembrerebbe destinata a diluirsi in un contesto affollato da innumerevoli parole differenti sempre più persuasive e affascinanti. La Parola di Dio, sinfonicamente intesa, può ancora essere identificata come tale e tornare ad abitare il nostro pensare e plasmare la nostra quotidianità? Il testo nato sulla scia aperta da Papa Francesco con il Global Compact Education, aiuta a ridestare in noi l'autentico sapore del Verbo di Dio, la sua forza dialogante e pervasiva, la sua fresca bellezza sempre antica e sempre nuova.
Questo libro è scritto per chi sta elaborando un lutto, per chi fa i conti da una vita intera con le conseguenze dannose del disamore o viceversa dell'amore soffocante che ha ricevuto, per chi da sempre ha paura di non farcela, per chi è convinto di non valere nulla, per chi ha fatto del male alle persone che ama, per chi non sa a che santo votarsi per dare un'interpretazione al dolore assurdo che gli è capitato in sorte. Questo libro intende arditamente sostenere che c'è una sapienza che segue il decorso del dolore, che gli è collaterale e che può allargare la nostra capacità di amare e gli orizzonti della nostra speranza.
Il libro ricolloca, a valle di ricerche storicamente e filologicamente fondate, Giacomo Farelli nell'orizzonte artistico del suo tempo, mettendo a fuoco la notevole posizione sociale e professionale del pittore. Cavaliere dell'Ordine di Malta e per vari anni Governatore della Città dell'Aquila, Farelli fu un artista molto stimato dai suoi contemporanei, attivo con successo a Napoli, in Abruzzo, nel Meridione continentale e a Pisa; e registrato in antichi inventari di collezioni in Spagna, in Germania e in Francia.
Una giovane vergine, impegnata in un progetto normale e comune da attuare nella propria, in un angolo sperduto dell'impero romano. Senza particolari titoli o riconoscimenti umani, viene improvvisamente sradicata da se stessa per essere proiettata nel mondo della fede nell'Assoluto, a cui nulla è impossibile. Il tutto sottoposto alla sua libera decisione. Il suo Sì ha aperto orizzonti impensabili, e ha dato nuovo senso a cose antiche. Conoscerla, pregarla, imitarla è aprirci oggi alle esigenze del Vangelo, a una fede non perimetrata su pregiudizi, tradizioni e sistemi umani, alla felicità che si realizza.
Questo libro è il "sequel" di Cristiani contro, uscito con l'Editrice Tau nel 2017 e il sottotitolo: "I grandi 'dissidenti' della letteratura italiana da Iacopone a Umberto Eco". È venuto il momento di aggiungere altre dodici grandi voci di poeti e narratori che dal Trecento ai nostri giorni hanno raccontato la loro esperienza in rapporto al mistero di Dio, al cammino spirituale e istituzionale della Chiesa e alla dimensione del sacro in generale: Dante Alighieri, Nicolò Machiavelli, Torquato Tasso, Giovanni Verga, Grazia Deledda, Clemente Rebora, Cesare Pavese, Mario Pomilio, Luigi Santucci, Italo Alighiero Chiusano, Alda Merini e Andrea Camilleri. Il criterio di scelta e di proposta rimane lo stesso: scrittori e scrittrici che hanno donato alla pagina un approccio problematico e complesso ma sempre originale e creativo al "problema religioso", anche al di là della rispettiva posizione ufficiale o ufficialmente riconosciuta. Lungo questo sentiero, le sorprese e perfino i colpi di scena non mancano certamente. Un ateo o un agnostico può leggere proficuamente i romanzi dei cattolici Pomilio o Santucci e viceversa un cattolico può accostarsi con fiducia a quelli di Pavese e Camilleri. L'esperienza umana, unita alla sincerità e alla coerenza intellettuale, diventa grande letteratura e la grande letteratura non ha confini. Così, spesso lo scrivere "contro" è scrivere "per": per una umanità rinnovata, veramente libera, che fa della fede una dimensione da rispettare profondamente o da vivere in tutta la sua purezza e in tutta la sua credibilità. Resta anche l'invito a scoprire e a riscoprire questi autori in modo autonomo e creativo, senza pregiudizi di nessun tipo; a leggere le loro poesie e i loro romanzi (a volte poco noti o dimenticati) come un grande contributo di civiltà e una inesauribile, fantastica avventura.