Lezionario Ambrosiano riformato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II.
Il volume è il primo dei due dedicati alle Omelie sul Levitico di Origene, 16 discorsi pronunciati dal Maestro alessandrino a Cesarea di Palestina dopo il 245 e a noi giunti nella traduzione di Rufino del 400-404. Il corpus omiletico viene presentato in maniera complessiva nell'introduzione generale, che parte dalla contestualizzazione storica della predicazione origeniana e della traduzione rufiniana e dei rispettivi destinatari; individua i principi ermeneutici e le tradizioni esegetiche su cui si fonda l'interpretazione, talvolta complessa, di un libro biblico che poteva apparire come un elenco di inutili precetti; indaga i grandi temi che percorrono l'intera raccolta, ovvero sacrificio, sacerdozio e purità. Seguono traduzione e puntuale commento storico-filologico delle prime 7 omelie, mentre le restanti si potranno leggere nel secondo volume, la cui pubblicazione è prevista a brevissima distanza dal primo. Ciascuna delle 16 omelie viene, inoltre, spiegata dal punto di vista della struttura e dei contenuti in una breve introduzione mirante a inquadrarla.
Riconosciuto come mediazione al Catechismo CEI per l'Iniziazione cristiana dei bambini, il testo contiene suggerimenti per le attività con i piccoli di sei/otto anni, strutturate in un cammino organico e graduale, e indicazioni sul metodo scelto dall'Azione cattolica per accompagnare i piccoli alla scoperta della fede.
Insieme al testo ci sono Work in progress per la formazione di educatori e catechisti e In famiglia, una Agenda per le famiglie dei bambini. Il testo della Storia è proposto per la prima volta in due diverse versioni ed è stampato a parte: allegato alla Guida, è acquistabile anche separatamente.
Quattro strumenti in uno, a sostegno del servizio educativo per scoprire la bellezza di una proposta creata su misura per ogni ragazzo.
La "Storia" di Eliseo è un'opera poliedrica in cui convivono molteplici generi letterari. È la principale fonte storica per ricostruire gli eventi bellici del 451, che videro gli Armeni scendere in campo contro i Persiani per difendere la propria fede cristiana dalle imposizioni zoroastriane. È anche opera agiografica, che immortala il martirio di san Vardan e dei suoi compagni. È opera teologica, ricca di professioni di fede e formule cristologiche. È opera apologetica, che ci restituisce stralci delle controversie cristiane contro i zoroastriani. Ed è anche un'opera segnata da passaggi di intenso afflato lirico. Il volume fa parte dell'"Opera Omnia" di Eliseo. Accanto al capolavoro principale il volume contiene scritti minori, alcuni dei quali tradotti per la prima volta in una lingua occidentale, che appartengono all'esperienza monastica dell'autore, che rivestono un interesse notevole non solo per la disciplina canonica e la storia del monachesimo, ma anche per alcuni importanti passaggi teologici. Per la prima volta al mondo "La Storia di Vardan" e le altre opere di Eliseo sono riprodotte nel testo critico armeno con traduzione in una lingua moderna (nel nostro caso l'italiano) a fronte.
Questo libro è un vero capolavoro di spiritualità mariana ed è, perciò, veramente "un segreto che riempie di felicità" per coloro che lo conoscono e lo mettono in pratica.
Un segreto di felicità è un filotea mariana integrale che aiuterà il lettore a vivere il Cristianesimo con un serio impegno ascetico – calando la conoscenza nella pratica – per scoprire "Il segreto di Maria", ossia come diventare santi, uniti a Dio in Gesù Cristo tramite la consacrazione a Maria in qualità di suoi schiavi di amore.
L'Autore è padre Francesco Maria Avidano (1894-1971), dei Lazzaristi, la Congregazione religiosa di Sacerdoti fondata da San Vincenzo de'Paoli.
Il libro, concepito da padre Avidano nel 1924/27 e che ebbe l'Imprimatur anche nella IX edizione del 1961, dopo la chiusura del Concilio Vaticano II venne pian piano ritirato dalla circolazione perché non sufficientemente al passo con i tempi moderni; troppo mariano e dunque anti-ecumenico.
Le due colonne portanti su cui si basa questa filotea sono: il Trattato della vera devozione alla Vergine Maria scritto da San Louis Maria Grignion de Montfort (1673-1716) e la Medaglia Miracolosa portata nel 1830 dall'Immacolata Concezione a Santa Caterina Labouré (1806-1876), che ha accompagnato tutta la vita, la spiritualità, l'apostolato e l'insegnamento di padre Avidano e che impregna tutto il libro il quale, se messo in pratica, santifica l'anima, la unisce a Dio mediante Gesù e Maria.
Nel corso di Un segreto di felicità, si troveranno le preghiere più belle della spiritualità cristiana, la spiegazione della devozione eucaristica, l'illustrazione della natura del Santo Sacrificio della Messa; si arriva, quindi, al modo di far bene l'esame di coscienza per confessarsi correttamente e fruttuosamente. Si passa poi alla parte che riguarda le devozioni particolari e più comuni del Cristianesimo ossia alla SS. Trinità, allo Spirito Santo, a Gesù Bambino e ai Santi. Poi si trovano le devozioni mariane principali oltre alla schiavitù a Maria secondo la dottrina del Montfort, che è stata spiegata all'inizio del libro, con una particolare insistenza sulla devozione del Rosario unitamente a quella della Medaglia Miracolosa. Infine l'opera contiene l'Anno santificato, ovvero una parte dedicata a tutte le ricorrenze del cattolicesimo (calendario dei Santi e Liturgico) divise per giorno e mese.
L'opera, contenendo l’ordinario della Messa, è anche utilizzabile per seguire le celebrazioni secondo il vetus ordo. Per le sue misure è facilmente adoperabile fuori dalla propria abitazione.
«In Cristo Oriente e Occidente non sono due mondi divisi; rappresentano piuttosto due civiltà, due mentalità distinte, destinate a completarsi nella Chiesa una. Ma se noi togliamo Cristo a questi due mondi non ci potrà essere alcuna possibilità di unione o d'intesa: Oriente e Occidente rappresentano allora due mondi divisi e destinati a scontrarsi in un urto che elida o l'uno o l'altro e sia, forse, la fine dell'uno o dell'altro». Dalla Prefazione di don Divo Barsotti, 1948)
Con gli "Stromati" Clemente affronta diversi temi teologici, incentrati sulla figura del perfetto cristiano. Nei primi due Libri l'autore valorizza la filosofia pagana, considerata propedeutica alla fede: se nelle intuizioni filosofiche dei Greci c’è stata come una sorta di furto del pensiero biblico come alcuni sostenevano, la Provvidenza, tesa alla salvezza di ogni uomo, ne ha tratto un esito molto positivo per tutti. Il terzo e quarto Libro hanno argomenti più specifici. Il terzo affronta il tema della sessualità umana e della scelta fra verginità e matrimonio: Clemente valorizza ogni aspetto della volontà del Creatore, quindi anche la finalità della differenza sessuale, opponendosi sia agli edonisti sia agli encratiti che disprezzano il corpo. Il quarto libro è dedicato alla testimonianza e al martirio, che non va ricercato, ma accolto per amore.
I malumori e le resistenze dei gruppi che non hanno mai accolto il Concilio Vaticano II, sedati apparentemente sotto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, sono riesplosi con un'intensità nuova alimentata dal vento manicheo e apocalittico che spira in Occidente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001. Nel nuovo millennio occidentalisti e sovranisti, neoconservatori e tradizionalisti, hanno fatto del Papa il capro espiatorio, il responsabile della crisi del cattolicesimo odierno, il relativista buonista dal cuore tenero che, in tempi di guerra, antepone la Misericordia alla Verità. Il volume, con la sua raccolta di scritti, articoli interviste dal 2013 in avanti, accompagna il lettore tra cronaca e storia. Consente di entrare nel vivo di una dialettica giocata senza esclusione di colpi.
Ci sono bar che sono piccole oasi dove ogni tanto irrompe una sapienza pratica che regala a tutti un'occasione migliore per uscire fuori e andare a fare il proprio dovere, con una parola in più sulla vita. Ci sono parole, come l'ebraico dabar, che sono mondi, che ammoniscono su quanto può essere severa la vita e le parole con cui la abitiamo. Questo libro vorrebbe stare all'incrocio tra il bar e il dabar, tra il sorriso dello humour e la serietà delle cose, offrendo quattro chiacchiere su Dio e sulla fede, vigilando speranzosi sulla possibilità di una grazia. Le sezioni in cui è diviso il libro rimandano a quelle tradizionali della teologia, intesa come disciplina scientifica. Dato tuttavia che le cose serie necessitano di un aspetto giocoso, l'ultima sezione è l'«apologetica», ossia quella parte della teologia polemica, speriamo sempre rispettosa, ma vivace, come le discussioni nei bar di una volta, la domenica, dopo la messa. Può sembrare paradossale, ma una buona teologia dovrebbe mantenere una sana inquietudine di fronte alle parole che la tradizione le ha affidato. Dovrebbe avere la stessa accortezza dell'artificiere con la polvere da sparo, o dell'insegnante con l'anima dell'adolescente.
L’autore del bestseller L’opzione Benedetto attinge dalle esperienze dei cristiani sopravvissuti alle persecuzioni sovietiche per avvertire i cristiani dei pericoli all’orizzonte. Per anni, gli emigrati dell’ex-blocco sovietico hanno ammonito Rod Dreher dei segnali rivelatori del cosiddetto totalitarismo “temperato” in via di sviluppo in America e in Occidente – un fenomeno più simile a quanto raccontato ne Il mondo nuovo rispetto a ciò che accade in 1984. Le politiche sull’identità hanno iniziato a invadere ogni aspetto della vita quotidiana, le libertà civili sono viste sempre più come una minaccia alla “sicurezza”. I progressisti emarginano conservatori, cristiani tradizionalisti e altri dissidenti. La tecnologia e il consumismo stanno facilitando lo sviluppo di uno Stato di sorveglianza e la pandemia, dopo aver fatto perdere il lavoro a milioni di persone, ha lasciato l’Occidente esposto a manipolazioni demagogiche d’ogni tipo.