Il Bollettino di Dottrina Sociale della Chiesa, è la rivista trimestrale del Cardinal Van Thuân international Network. Viene pubblicato in Italia, in America Latina e in Spagna. Le tre versioni presentano una simile struttura e profondi punti di contatto ma anche un respiro leggermente diverso, poiché oltre ad affrontare importanti argomenti di portata internazionale, si impegnano in riflessioni e indagini legate a particolari contesti. La rivista pubblica articoli di approfondimento e resoconti sullo stato di attuazione della Dottrina sociale della Chiesa nel mondo con uno sguardo particolare sull'Italia. Fornisce anche una serie di strumenti informativi: rassegna delle riviste specializzate, cronaca trimestrale dei principali avvenimenti che riguardano la Dottrina Sociale della Chiesa, recensione di libri e approfondimenti di documenti. Si tratta di uno strumento nato per interpretare e sviluppare con l'aiuto di personalità di fama internazionale le problematiche nazionali e mondiali legate a importanti temi sociali come la giustizia, i diritti umani e la pace. La nuova edizione del Bollettino, rinnovata nella grafica e nei contenuti, si caratterizza per la struttura monografica che individua un diverso "Focus" tematico per ogni numero e lo osserva da diverse prospettive grazie al contributo di importanti studiosi internazionali.
Il presente testo si presenta come un'interessante raccolta di articoli (9 in inglese, 4 in francese, 2 in spagnolo e 2 in italiano) per far comprendere in modo chiaro ed efficace l'importanza dell'acqua nel nostro pianeta e accrescerne la consapevolezza del suo valore, così da promuovere un mondo solidale di responsabilità, sostenibilità e pace. Questo lavoro è curato da Tebaldo Vinciguerra e promosso dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (i cui Superiori, il cardinale Michael Czerny S.J. e suor Alessandra Smerilli F.M.A, hanno scritto la prefazione, in 4 lingue) a seguito di 5 webinar, ispirati dal documento Aqua fons vitae del 2020 e svoltisi nel marzo 2021, iniziati con la Giornata Mondiale dell'Acqua.
Chi sono i senza fissa dimora? Sono persone che si sono ritrovate a vivere sulla strada per un lutto, perché abbandonate o licenziate. Sulla strada hanno scoperto un mondo duro e freddo: un distillato della società "normale" precipitato nel fondo del mondo. In tutte le culture del mondo esiste una concezione dell'abitare: tra i cacciatori esquimesi che vivono in abitazioni di ghiaccio, così come tra i pastori nomadi del deserto che vivono in tende mobili. Per la strada queste persone hanno dovuto imparare le tecniche di sopravvivenza, coprendosi con i cartoni e dormendo nei sotterranei. L'unico spiraglio: i centri di accoglienza. E le storie qui raccontate provengono da lì e dalle case famiglia, luoghi dove ricominciare a vivere.
La convinzione che ha mosso la stesura di questo documento è che l'arte sia da considerare a tutti gli effetti un dono dello Spirito Santo fatto ad alcuni per l'utilità della Chiesa.
Questo documento è un'Istruzione nata da un paziente lavoro sulla vita consacrata che ha preso avvio al termine dell'anno giubilare. In essa gli interrogativi e le aspirazioni che i consacrati avvertono nelle diverse parti del mondo sono messe in evidenza e trovano percorsi di possibili risposte. Il documento è un aiuto e un incoraggiamento per rendere sempre più fedele la particolare vocazione delle persone consacrate e sostenere le loro coraggiose scelte di testimonianza evangelica.