Dalla sua nascita, nel 1948, lo Stato d'Israele è costantemente al centro dei conflitti nel Medio Oriente e della politica internazionale. Il confronto con la comunità palestinese, che continua a insanguinare questa terra, spinge moltissimi a schierarsi pro o contro, senza provare a comprendere le effettive ragioni di quanto sta avvenendo. Partiamo allora da alcuni passaggi nodali, nella demografia, nell'economia e nella geografia, per conoscere meglio la storia di un paese estremamente complesso, vivace e differenziato, attraverso le sue tante trasformazioni. Così facendo, questo libro identifica gli elementi più importanti dei cambiamenti d'Israele e fornisce al lettore le chiavi fondamentali per interpretarne le recenti evoluzioni.
Una delle certezze più diffuse nella nostra civiltà occidentale è la mela del peccato originale. Eppure essa non è presente nel racconto biblico. Chi ha messo la mortifera mela nel giardino dell'Eden? Quando nacque questa diceria e perché si è diffusa? Smontare un mito del genere appare un'impresa impossibile. Ormai le varie ipotesi sulla sua origine (greca, celtica, latina...), benché tra di loro alternative, si sono alleate, quasi a sostenersi a vicenda. L'autore, nei panni di un investigatore, segue gli indizi e ascolta i testimoni che consentono di ricostruire com'è nata questa opinione. Con un rigoroso metodo filologico seleziona e analizza l'abbondante materiale raccolto alla fine del volume, ma presenta in modo semplice e accattivante la ricostruzione dell'indagine. I problemi affrontati stimolano anche una serie di osservazioni sul metodo storico e filologico. Questa riflessione è un invito alla cautela di fronte alle opinioni comuni e alle ricostruzioni storiche. I cosiddetti "dati- non sono fatti oggettivi, ma sono costruiti secondo una precisa visione del mondo, di cui a volte neppure lo stesso storico è consapevole. I colpevoli della mela sembrano gli studiosi, ma forse loro stessi sono stati ignare vittime del caso.
Il metodo di Betania è un innovativo progetto di Pastorale familiare dedicato alle coppie, frutto di anni di sperimentazione e già operativo in alcune parrocchie italiane. È uno strumento vivo e prezioso che si avvale di una molteplicità di strumenti formativi, sia cognitivi che emotivi, che spaziano dalla Lectio divina al "Laboratorio psico-spirituale- affrontando tematiche di varia natura e, non ultima, la Dottrina Sociale della Chiesa affacciata sulla Postmodernità. In questo libro viene proposto in modo operativo, in 4 cicli, con pratiche schede di lavoro a disposizione dei presbiteri e degli operatori di Pastorale familiare, per accompagnare gruppi di coppie dopo il matrimonio, nel loro percorso di vita e di fede e anche nelle loro fatiche e momenti di difficoltà. Propone una Pastorale familiare incarnata e scevra da assolutismi e idealizzazioni, nella linea conciliare, in sintonia col magistero di Papa Francesco. Una Pastorale familiare fondata sul primato della relazione, dell'ascolto, dell'accoglienza e dell'accompagnamento, come suggerisce il Capitolo VI dell'esortazione post-sinodale Amoris Laetitia.
Assumere l'identità di Ildegarda, viaggiare attraverso di lei, essere lei è un'esperienza che non lascia immutati. Ildegarda cambia chi le si accosta: ma, se una persona è in grado di cambiare gli altri a distanza di quasi un millennio, significa che ha vissuto la sua vita in modo da immettersi nel «vento» dell'eternità. Questa donna, nata nel 1098, entra nel monastero benedettino di Disibodenberg nel 1106, a soli otto anni: non significa che fosse destinata a diventare monaca, ma solo che vi compiva i suoi studi, com'era in uso fra le ragazze di buona famiglia del tempo. Sceglie liberamente di prendere i voti, e trascorre in monastero tutta la sua esistenza, con l'eccezione dei viaggi di predicazione che compirà in età matura. Dal 1148, anno in cui viene resa pubblica per la prima volta una parte della sua opera, inizia una carriera straordinaria anche per un leader religioso dei nostri tempi. È mistica visionaria, grande scrittrice, profetessa, predicatrice, musicista, medico e alchimista, studiosa enciclopedica, capo spirituale di una comunità religiosa che è nello stesso tempo centro d'arte e di cultura. Fonda due monasteri, percorre predicando tutta la Germania, è in contatto con re, imperatori, papi, abati e badesse. Scrive poesie, composizioni musicali e un vastissimo epistolario. È anche un imprenditore che amministra terreni e beni immobili e dà lavoro a intere famiglie di contadini e artigiani. Ildegarda, che si definiva «creatura umana di forma femminile» è stata ogni cosa possa essere una creatura umana.
Il saggio di Claudio Daniele recupera il concetto teologico, derivato dal contributo riflessivo di sant'Alfonso Maria de' Liguori, per cui "la gloria di Dio rappresenta la felicità dell'uomo". La trattazione mette a fuoco come il desiderio, quale istanza antropologica fondamentale, ancora oggi, grazie al contributo della filosofia e della psicanalisi, può essere ricompreso positivamente nella riflessione teologico-morale come pienezza di felicità. La questione a cui si tenta di delineare una risposta è la seguente: l'uomo ancora oggi desidera essere felice e realizzato, come la riflessione teologico-morale può aiutare a ricomprendere questo desiderio in chiave positiva di promessa? Si tratta di una ricerca nell'ambito della teologia morale, che si fonda su criteri di scientificità e rigore analitico, nell'ottica di un discorso interdisciplinare, di dialogo e confronto con i saperi, in particolare con il prezioso contributo della tesi psicanalitica di Jacques Lacan.
Meister Eckhart, il predicatore filosofo domenicano, riveste senza dubbio un interesse attuale soprattutto se, per capire la sua speculazione, si assume come fondamentale il concetto di "distacco", inteso come lasciare la presa dal mondo materiale e dalle passioni, o di "abbandono", come "lasciar andare" in un sereno allontanamento; questi sono i termini chiave della mistica speculativa che vede, nella filosofia medioevale renana e in Meister Eckhart in particolare, la massima espressione. In questo lavoro si sono ricercati possibili nessi tra alcuni costrutti teorici relativi a diverse elaborazioni teologiche di stampo meditativo-speculativo e l'esistenza di una linea di continuità che ha attraversato il pensiero filosofico dal periodo ellenistico alla contemporaneità. Prende corpo un messaggio che ci giunge come un'esortazione. Un messaggio al cui interno si intravede la necessità di una filosofia, di una pratica filosofica, che si renda idonea a fronteggiare nuovi ambiti esistenziali e di pensiero che vediamo emergere tra le pieghe di una postmodernità e che, avendo segnato indelebilmente la storia recente, sembrano avviare l'uomo verso una nuova posizione nel mondo.
Viviamo in una civiltà delle immagini, che con la loro enorme diffusione, pervasività e potenza, dalle quali derivano vantaggi e pericoli, sono diventate uno dei temi privilegiati dai filosofi. Questo studio riporta l'attenzione su una dimensione spesso trascurata dell'immagine, quella ontologica, attraversandone le principali declinazioni, da Platone fino agli autori più recenti, e cercando di mettere in luce la possibile funzione di "incremento ontologico" che le immagini assolvono quando non sono semplici copie, ma interpretazioni che mostrano la realtà in modo nuovo. In particolare quando hanno una portata rivelativa, in virtù della quale, manifestando la loro relazione con l'originario, arricchiscono la manifestazione dell'originario stesso. Tale funzione si giustifica in una concezione immaginale dell'essere, ricondotta all'ontologia della libertà, per la quale l'immagine è costitutiva dell'essere stesso.
In un mondo sempre più arroventato da una febbre violenta, la meditazione nata in Oriente sembra essere la via più efficace per promuovere quei valori della calma, dell'armonia, della non-aggressività ora più che mai necessari. La sua pratica si sta infatti sempre più diffondendo anche nel nostro paese. Questo volume illustra le principali tecniche della meditazione orientale secondo l'insegnamento delle grandi scuole del passato - dal taoismo allo zen - o dei maestri del presente, come Ramakrishna o Krishnamurti, senza dimenticare un accenno anche allo sciamanismo o ai metodi meditativi di cristianesimo, ebraismo e Islam: vie diverse che giungono alla stessa meta. All'interno di queste tradizioni spirituali e religiose, che differiscono per fattori storici e culturali ma che racchiudono un nucleo comune, Claudio Lamparelli va alla ricerca di un metodo per raggiungere la serenità dell'animo.
Il catalogo Gigante della cartamoneta italiana consta di ben quattrocentoquattro pagine a colori ed è editato, annualmente sin dal 2004, dall'omonima azienda che opera nel mercato numismatico dal 1967. Il catalogo descrive e valuta, nei vari stati di conservazione, tutti i biglietti di banca e le banconote italiane stampate in Italia ed all'estero dal 1851 ad oggi. Nel catalogo, sono state inoltre inserite le emissioni d'occupazione tedesche, per quanto riguarda la prima guerra mondiale, ed alleate, per quanto riguarda la seconda guerra mondiale.
C'è un nuovo arrivo: Teo! Lui è un gattino e viene presentato a Oliver, il cagnolino di casa. Oliver e Teo si annusano, si guardano e giocano tutto il giorno. Diventano con il tempo i migliori amici del mondo, ma un giorno un piccolo incidente fa schiantare a terra Teo, che viene portato immediatamente dal veterinario. Oliver non vede più Teo, lo cerca disperatamente in tutta la casa (nella sua cesta, in camera da letto, perfino in bagno), ma non lo trova ed è terribilmente triste, tanto che lo attende davanti alla porta di casa tutte le mattine, tutti i pomeriggi e tutte le sere. Tornerà Teo a casa? Potranno continuare a giocare insieme? Un delicatissimo albo illustrato sull'amicizia. Età di lettura: da 6 anni.
Erich Przywara fu gesuita, musicista e intellettuale. Nacque nel 1889 in una piccola città di nome Katowice, all'angolo dei tre imperi prussiano, russo e austro-ungarico. La complessità che ha marcato fin dagli albori la sua terra e il suo sangue è diventata presto il paradigma per il "permisero dell'analogia", una logica capace di raccogliere - senza annullarla - la varietà del mondo, e di legare - senza assorbirlo - il mistero di Dio e dell'uomo. In questo libro abbino raccolto la sfida di Pryzwara, cercando di onorarne la levatura teorica e lasciando aperte alcune provocazioni.