Siamo nel pieno di una crisi economica, politica, morale e ambientale che pare inarrestabile. L'Occidente sembra destinato a impoverirsi e a diventare trascurabile, mentre i Paesi dell'Est e del Sud del mondo continueranno a crescere. In Europa si fanno sempre meno figli, e aumentano le malattie non comunicabili e le cosiddette «malattie del benessere». Assieme alla nostra umanità, stiamo perdendo ciò che ci caratterizza e ci rende speciali: la nostra cultura, il nostro spirito, il contatto con la natura. Viviamo secondo quello che Eliot ha definito il principio del profitto e della perdita, governati dalle sole logiche dell'economia. In un vivace scambio di spunti e di riflessioni, Francesco Borgonovo, giovane e brillante giornalista, e Claudio Rise, noto psicologo-analista junghiano, ci forniscono gli strumenti per comprendere i mali della contemporaneità. Muovendo dalla psicoanalisi, dalla sociologia e dalla filosofia, ma anche dal pensiero di poeti e intellettuali come Ezra Pound, Thomas Stearns Eliot e Henry David Thoreau, delineano la fisionomia di una civiltà decaduta e ci mostrano, al contempo, la via per un possibile riscatto. Se è vero che nuvole fosche hanno coperto l'orizzonte, non tutto è perduto. Possiamo ancora cambiare il corso di molte cose, e tornare, infine, «a riveder le stelle».
Umberto Eco ha raggiunto fama mondiale come romanziere, intellettuale pubblico, esperto di filosofia medievale, semiologo e studioso di letteratura, arte, storia. Ma, prima di tutto questo, è stato un grande maestro, all'università e fuori. Claudio Paolucci del professor Umberto Eco è stato uno degli ultimi allievi e suo collaboratore all'Università di Bologna. Ma, prima di tutto questo, è stato un ragazzo che nel 1997 si presenta al ricevimento docenti per mettere in dubbio alcune idee di 'Kant e l'ornitorinco'. "Quel professore, che era incidentalmente l'intellettuale italiano più famoso del mondo, passò ore e ore a discutere con un ragazzo di ventiquattro anni con un look che lo disturbava moltissimo". I pilastri del lavoro di Eco sono stati per decenni l'amore per i dubbi e la fiducia nella negoziazione, l'attitudine a gettare ponti tra idee, persone e istituzioni diverse, l'ironia e il riso come test dell'ordine esistente, ma anche la limpida vocazione alla didattica e alla ricerca. In questo libro, Paolucci tenta una prima ricognizione dell'eredità (filosofica, pubblica, umana e intellettuale) di Umberto Eco, mostrando le strette relazioni interne tra le sue differenti attività: la teoria semiotica e la pratica di romanziere, l'analisi dei mass media e l'amore per il Medioevo, il gusto per la barzelletta e la serietà con cui prendeva il suo lavoro di professore.
Il nostro tempo è caratterizzato dall'apatia, dalla disgregazione sociale, da una sorta di individualismo autistico, che determina enormi difficoltà, se non un vero e proprio senso di disagio. Ci muoviamo nel nostro piccolo e insignificante giardino, che a noi sembra invece necessario e sufficiente, almeno per contenere il nostro ego. Basta avere gli occhi fissi al nostro smartphone e il gioco è fatto: l'automa che è in noi ha il suo bel campo d'azione e non ha bisogno di altro. Cos'è la vita? Quali origini ha? In essa prevale il bene o il male? Possiamo essere felici o la nostra essenza è ineluttabilmente segnata dall'inquietudine e dal vuoto esistenziale? Le riflessioni si intersecano con la storia di tre donne, tre amiche che dall'infanzia alla maturità si confrontano costantemente alla ricerca, instancabile, del proprio equilibrio. Dai dialoghi dei protagonisti emerge tutta l'essenza della loro esistenza, trascorsa nel tentativo di sconfiggere il degrado psicologico che vive l'essere umano nell'epoca postmoderna.
La malattia che diagnostica il medico, scegliendo tra i differenti tipi di patologie studiate sui manuali, è altra cosa da quella, molto concreta, che colpisce il singolo malato. Il rapporto tra medico e paziente è un problema fondamentale della medicina. Chi lo trascura è un medico dimezzato.
Infatti, la natura dell’attività clinica può essere fraintesa proprio in conseguenza dei suoi successi tecnologici. Spesso da un medico riceviamo solo un foglietto con l’indicazione delle indagini cliniche prescritte. Si dimentica che una diagnosi non può essere eseguita in maniera puramente meccanica ma richiede l’uso della logica e dell’intelligenza del medico, per arrivare a formulare un’ipotesi e a comprendere fino in fondo il malato.
La mancanza di questa consapevolezza è all’origine di molte incomprensioni e il problema viene qui analizzato anche alla luce delle particolari interazioni che la medicina ha con ciò che è umano.
Strutturato in tre sezioni autonome, il volume affronta la recente riforma del processo canonico per la dichiarazione di nullità del matrimonio a partire dal Motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus del 15 agosto 2015. Nella prima parte sono illustrati i principi ispiratori della riforma nel contesto dell'esperienza sinodale e, in modo speciale, i criteri fondamentali per una rinnovata pastorale giudiziale e per una corretta impostazione dell'indagine pre-processuale. Nella seconda viene descritto lo svolgimento del processo di nullità matrimoniale secondo la procedura ordinaria e straordinaria (ovvero tramite il processo più breve o documentale), segnalando i più significativi risvolti di natura pastorale e giudiziale che le singole fasi presentano. L'ultima parte è dedicata a un'ampia rassegna dei capitoli di nullità invocati con maggiore frequenza presso i tribunali ecclesiastici: per ciascun motivo viene presentato l'inquadramento giuridico delle principali questioni di natura sostanziale e probatoria, e il testo di una decisione emessa dal tribunale di prima istanza del Vicariato di Roma.
Dedicato alla complessa dottrina giuridico-canonistica, questo manuale è frutto di una già considerevole esperienza didattica in materia. Si caratterizza per chiarezza ed esaustività. Al lettore vengono forniti elementi utili a tradurre in pratici strumenti operativi la normativa canonica vigente sui Processi, limitatamente alla parte prima e seconda del libro VII del Codice di Diritto Canonico (corrispondente ai cann. 1400-1670). Oltre al commento dei singoli canoni e alla rassegna delle opinioni della dottrina, numerosi esempi pratici aiutano a rendere concreti i concetti espressi. Un breve "formulario" in appendice al volume fornisce uno schema aggiornato dei principali atti processuali concernenti le cause per la dichiarazione di nullità matrimoniale. Completano l'ampia trattazione molteplici citazioni giurisprudenziali di ambito canonico e, ove compatibili, di ambito civilistico.
"Il 'Quaderno' Finanza ad impatto sociale soddisfa una duplice esigenza. Quella di offrire una sorta di explicatio terminorum a beneficio di tutti coloro per i quali il linguaggio della moderna finanza appare (ancora) un linguaggio esoterico. Lodevole è perciò lo sforzo profuso da Claudia Gonnella e Silvia Cerlenco per cercare di chiarire il significato e l'uso dei tanti termini del nuovo vocabolario finanziario. Inoltre, questo testo è di grande aiuto per comprendere la portata e il significato della valutazione d'impatto sociale (VIS) come elemento che caratterizza l'agire dei soggetti del Terzo settore. È questa un'esigenza molto avvertita dopo che con la L. 106 del 2016 il Parlamento ha approvato la delega al Governo per la prima riforma organica del Terzo settore. In questa legge viene introdotto per la prima volta l'obbligo, per gli enti del Terzo settore, di dare conto dell'impatto sociale delle attività da essi realizzate. Preziosa è, pertanto, l'iniziativa che la Fondazione Tertio Millennio ha voluto porre in essere, pubblicando questo piccolo ma denso manuale". Dalla Prefazione di Stefano Zamagni.
Che cosa significa precisamente studiare Gesù di Nazaret e il suo movimento secondo una prospettiva storica? La storia è una via efficace per comprendere uno dei personaggi più affascinanti e influenti di tutti i tempi? Cosa ci si può attendere dallo studio storico della figura di Gesù? Qual è il rapporto tra fede e storia? Questi gli interrogativi ai quali il volume intende dare una risposta. Le voci di alcuni dei migliori specialisti del settore si alternano a presentare un'esposizione documentata e sintetica dei risultati della ricerca su Gesù, attraverso l'analisi delle fonti, spiegando i termini del dibattito in corso in Italia e difendendo con passione e rigore le ragioni del metodo storico.
Nel nostro tempo sentiamo parlare dei pirati che infestano alcune coste dell'Oceano Indiano e la nostra memoria si rivolge facilmente alla pirateria classica in età moderna. Questo libro risale ben più indietro nella storia e racconta la prima lotta documentata tra uno Stato e i banditi del mare: i pirati contro Roma. La fine della Repubblica coincise per Roma con un incremento dello sforzo per il controllo delle coste del Mediterraneo. Si trattava non solo di confrontarsi con una perenne e storica piccola interferenza di navi di poco conto, ma di domare un nuovo e virulento fenomeno: sulle coste desolate dell'Anatolia, in Cilicia, nasce una pirateria fatta non di individui ma di popoli interi, con città, porti e arsenali. Questa insidia si combinò alle altre difficoltà dello Stato romano, per diventare nel I secolo avanti Cristo un fattore determinante nelle carriere di uomini come Pompeo e Cesare, che si misurarono contro i predoni del mare senza esclusione di colpi, con cinismo e con grande attenzione alla comunicazione nei confronti dell'opinione pubblica in patria. A partire da una rigorosa disamina storiografica, l'opera racconta i viaggi, le navi e i tesori dei pirati del Mediterraneo, accompagnando a quest'analisi il racconto degli sforzi del Senato romano per eliminare gli irriducibili predoni della Cilicia.
"Uno sguardo teologico sulla vita delle comunità religiose è quanto mai necessario oggigiorno, in un tempo in cui sembra purtroppo prevalere una lettura funzionalista o meramente psicologica delle relazioni comunitarie. I superiori timorosi o amanti dello statu quo ne potranno trovare stimolo a riappropriarsi della cura spirituale di coloro che gli sono affidati. Gli energici difensori della legge uno sprone alla discrezione e alla carità paziente Acquaviva ci aiuta a ricordare che non può tenersi in piedi una comunità di fratelli senza padre, né una comunità di "padri" totalmente assorbiti dagli "affari fuori casa", dove oramai nessuno guarda più l'altro con lo sguardo buono e sanante di Dio." (Dalla Presentazione di don Giuseppe Forlai)
Bloch ha definito la musica il sognato castello, il brivido interiore, il razionale dell'irrazionale, le ardenti braccia del desiderarsi a casa, l'humanum utopico del mondo, quell'appello lanciato verso ciò che manca. L'originalità del suo pensiero è nell'aver individuato il profondo legame tra musica, filosofia e speranza, all'unisono con quanto affermato da Nietzsche, Cioran, Marcel, García Morente e Claudel.