Il volume ripercorre le tappe fondamentali della storia della santità in Occidente dalla tarda antichità alla fine del Medioevo. È articolato su due linee distinte, seguendo da una parte la nascita del culto dei santi e dall'altra la composizione e la diffusione delle leggende agiografiche. Si illustra così il parallelo sviluppo della venerazione, dai martiri delle origini alle esperienze mistiche del tardo Medioevo; delle modalità di canonizzazione, dalla devozione spontanea alla normativa contemporanea; dei testi che parlano di santi, dai primi calendari e martirologi alle grandi raccolte del Duecento, fino all'opera dei Bollandisti. Infine si presentano dodici casi esemplari che, iniziando dalle persecuzioni imperiali e arrivando a Francesco d'Assisi, mostrano la complessa evoluzione nel Medioevo del culto dei santi, della letteratura agiografica e del loro rapporto con la storia. Dodici schede monografiche integrative sono dedicate ad autori (come Ambrogio di Milano e Iacopo da Varazze) e a questioni (come i Dodici, gli apostoli, le fonti francescane) importanti per gli studi agiografici.
Uno studio storico-teologico sul sacramento della Confermazione che approfondisce la celebrazione nel suo complesso individuando nel contesto celebrativo gli elementi necessari ad una piena comprensione. Il punto di partenza è la storia della Parola di Dio in relazione al sacramento della Confermazione partendo dal Lezionario dell'Ordo confirmationis. Successivamente l'autore approfondisce le modalità con cui la Chiesa ha fatto propria la Parola di Dio e l'abbia rielaborata dando vita ai testi eucologici soffermandosi sui testi dei formulari della Messa In conferenda confirmatione. Il cuore del volume è rappresentato dall'esame del rito della Confermazione attraverso i testi eucologici proposti dall'Ordo per l'amministrazione del sacramento e dei gesti e gli elementi tipici che vengono utilizzati per significare il dono dello Spirito Santo. Lo studio è concluso dalle considerazioni dottrinali emerse lungo le diverse fasi del lavoro.
Angeli. Angeli che aiutano, angeli che proteggono. Angeli che assistono, angeli che perdonano. Angeli che vendicano. Aveva mani magiche, Nando Iaccarino, capaci di mettere a punto qualsiasi motore. Fuori della sua officina, pulita e ordinata più di una stanza d'ospedale, facevano la fila gli appassionati di auto e moto d'epoca, perché quello che gli altri avrebbero buttato, lui lo riparava, sempre. Sapeva prendersi cura delle cose, Iaccarino. Ora lo hanno ucciso, e tocca ai Bastardi di Pizzofalcone scoprire chi è stato. Anche se ciascuno di loro sta vivendo un momento difficile, anche se ognuno ha le sue angosce, i suoi dolori, i suoi segreti. Anche se i grandi capi della questura, che proprio non li sopportano, sperano ancora di vederli cadere. Come succede perfino agli angeli.
La città rappresenta l’àmbito per il necessario rinnovamento della Chiesa e della pastorale in senso missionario. L’àmbito in cui vivere una fede che sappia misurarsi con la concretezza quotidiana e dove operare per l’umanizzazione del mondo, tenendo fermi due poli di ascolto e di riferimento: la Parola di Dio e la voce, meglio, le voci della città. Nella città confluiscono, e in essa anche nascono, molte sfide che oggi il mondo si trova ad affrontare, ponendo in modo nuovo la questione dell’uomo e del suo destino. Osserva il prof. Antonio Maria Baggio in Prefazione, che «il risanamento di una città comincia dal risanamento dei rapporti tra le persone», il suo stato di salute dipende «da coloro che ne hanno cura: non si tratta dei governanti o dei sapienti che parlano dall’alto, ma dei cittadini-custodi, coloro che si assumono la responsabilità ciascuno degli altri, che generano le persone alla cittadinanza e insieme cercano di scoprire il “disegno” della città e di custodirlo». La città va ascoltata, leggendo le sue trasformazioni attraverso i volti, nella certezza che, come ha detto Papa Francesco, «il Signore è attivo e all’opera nel mondo».
C’è un’intima connessione tra annuncio del Vangelo e servizio all’uomo nella sua concretezza storica. Uno stretto legame tra edificazione della Chiesa, nella quale è vivo e presente il Cristo risorto, e la costruzione della società, quale città degli uomini redenti dallo stesso Cristo morto e risorto. Il cristiano è chiamato a vivere la città, il suo essere cittadino, con la consapevolezza che è suo compito contribuire a edificarla e che, nello stesso tempo, deve attenderla con speranza, perché l’opera è più grande di quello che viene affidato alle sue mani.
In prima traduzione italiana. Le 24 Omelie sulla Lettera agli Efesini rientrano nel suo più ampio corpus esegetico che copre tutte le lettere paoline. Per Crisostomo, l'Apostolo è un insuperato modello di vita cristiana, esempio perfetto e ineguagliato di predicatore, guida, maestro e pastore. Prova ne è la ricchezza di spunti interpretativi che scaturiscono per Crisostomo dal commento delle Lettere, e che vanno dal tema del peccato al rapporto tra anima e corpo, dalla denuncia della corruzione per avidità della Chiesa alla necessità che regnino tra gli uomini pace, coesione e affetto reciproco, dalle considerazioni sul matrimonio a quelle sull'educazione dei figli, per citarne solo alcuni.
Trascorriamo circa un terzo della nostra vita dormendo, ma ci descriviamo a partire solo dallo stato di veglia, riducendo il sonno a una stazione di servizio per "fare il pieno- e riprendere subito il cammino. Quando il dormire viene alla ribalta è quasi sempre per i noti problemi legati ai "disturbi del sonno-, sicché un terzo della vita o non merita di essere pensato, o è requisito dal medico. Eppure Dio, creando l'uomo e la donna, li ha immaginati contraddistinti anche dal dormire. Questo dettaglio vorrà pur dire qualcosa! Avrà pure qualcosa da dire il fatto che Gesù Cristo, il Salvatore del mondo, abbia vissuto almeno tre anni (i suoi primi!) passando gran parte del tempo dormendo, come ogni bambino. Partendo da tali considerazioni, il presente volume propone un'originale lettura del rapporto sonno-fede. A ben guardare, le Sacre Scritture dedicano molta attenzione al sonno, all'insonnia, alla sonnolenza e alla pigrizia, alla notte, al sogno. Parlano di fede e incredulità anche a partire dall'esperienza del dormire. Il grande insegnamento che ne deriva è che dobbiamo imparare ad "abbandonarci- al sonno, nella consapevolezza che mentre noi dormiamo in pace, Qualcuno si prende cura di noi, della nostra vita e del mondo.
Basta un'occhiata al banco di una libreria, un rapido zapping alla TV o su Internet per notare l'onnipresenza del tema «felicità». Tale abbondanza lascia anche perplessi, perché significa che non siamo felici o mai come vorremmo. La felicità è alla base di ogni azione quotidiana: come mai allora così pochi si sentono felici? Forse perché la felicità disdegna la compagnia alla quale è solitamente associata (ricchezza, benessere, sicurezza, piacere), per prediligerne un'altra, a prima vista incompatibile (tristezza, austerità, gratuità, empatia). E sembra farsi trovare quando ci si occupa di altro.La felicità è un riflesso eloquente del mistero della vita. Paradossale, illogico e affascinante.
Un testo sull'ecclesiologia di comunione e il presbiterio. Prefazione di Luigi Conti. Un approfondimento della realta' del presbiterio che ha come punto di riferimento le lex orandi e in particolare il rito delle ordinazioni presbiteriali della Chiesa italiana. Viene ripercorso tutto l'iter che, a partire dal Concilio, ha voluto e realizzato la riforma del rito stesso. La convinzione da cui parte lo studio e' che anche dalla lex orandi e' possibile trarre indicazioni preziose per la lex credendi. Dopo aver presentato un quadro della vita dei preti italiani come emerge da alcuni recenti studi e aver visto come il Vaticano II ed i documenti successivi del Magistero hanno presentato il tema del presbiterio, viene abbozzata una teologia del presbiterio tentando una proposta che tenga conto anche delle possibili concretizzazioni per il nostro oggi della liturgia, della vita e della spiritualita'.
"L'autore offre al lettore due saggi di natura storica sul Sessantotto, con un approfondimento sulla vicenda della «città-stato» di Fiume. L'elemento che accomuna i due testi è il tema della «Rivoluzione» e della «Contro-Rivoluzione», che l'autore mutua da Plinio Corréa de Oliveira. Formicola tratta del Sessantotto e di Fiume con abbondanza di riferimenti e con spessore di riflessione. Fra i maestri che ispirano le sue valutazioni vi è Eric Voegelin. Non mancano numerosi richiami ad altri autori, cattolici e non, come pure al Magistero della Chiesa. Questi scritti di Giovanni Formicola provocano una riposta, che potrà essere di adesione o di rifiuto, di accettazione o di critica; tuttavia, di certo non possono essere ritenuti insignificanti, né improduttivi. Essi invocano una presa di posizione e, di conseguenza, un impegno personale. Per quanto riguarda il Sessantotto, Formicola vi vede la «cifra» storica del tragico realizzarsi dello spirito rivoluzionario nel XX secolo." (dalla Prefazione di don Mauro Gagliardi). Epperò non chiude alla speranza, non solo teologale. Gli effetti di certe premesse ideologiche ormai sono vita vissuta, ed è difficile che l'uomo voglia perseverare ancora a lungo tra le macerie di un mondo senza e contro Dio.
"Questo mio libro si propone di narrare la vita dell'uomo Michelangiolo, d'indagare, attraverso le vicende, le amicizie, le inimicizie, le debolezze, le sventure, le ascensioni e le confessioni, l'animo suo, il suo carattere, il suo spirito." Del Michelangiolo sublime artista rinascimentale la storia ci ha consegnato innumerevoli testimonianze, ma cosa s'intravede dell'uomo oltre la perfezione delle sue opere? Una biografia in equilibrio tra la solidità dei fondamenti storici e la cordialità della narrazione, in cui trovano finalmente spazio gli "umani rapporti" di questo titano circondato da amici piacevoli, mecenati devoti, discepoli fedeli e ingrati, collaboratori oscuri e famosi, ma anche nemici, invidiosi e traditori. Giovanni Papini, lo scrittore e polemista più dissacrante della letteratura italiana, si fa "umile storico di un uomo di genio" per incontrare il maestro del Rinascimento e una galleria di personaggi a lui legati ma dimenticati dai biografi del passato.
L'autore ricostruisce la vicenda dei primi cinquant'anni del movimento pentecostale in Italia dall'arrivo dei primi italiani, migranti di ritorno dagli Stati Uniti, fino alle durissime persecuzioni patite dai pentecostali durante il fascismo anche a causa della famigerata circolare Buffarini Guidi che segnò una sistematica e violenta discriminazione. Gli effetti di quella circolare ministeriale si protrassero incredibilmente anche nel primo decennio della Repubblica italiana, dimostrando di essere più forti degli stessi diritti sanciti dalla Costituzione. Una vicenda grave e dolorosa nella quale emergono storie e figure di una resistenza religiosa esemplare che affronta aggressioni fisiche, arresti, carcerazioni e confino senza perdere la fede in una possibile e desiderata convivenza pacifica. Con una prefazione di Walter J. Hollenweger, professore di Teologia nell'Università di Birmingham.
Scientismo, interdisciplinarietà, umanizzazione della salute, denaro, antropologia, deontologia
“Chi sa solo la medicina, non conosce la medicina” “Il bravo medico filosofa e rende medico il suo paziente” “I medici sono oggi una minaccia per la salute” Una riflessione sui fondamenti metodologici della medicina e della psicologia, sui limiti della scienza e sulle trappole delle industrie farmaceutiche. Una critica a ogni terapia poco umana, a ogni relazione di cura preoccupata più di affari che di salute e diritti del paziente (senso dell’esistenza compreso). Una lettura interdisciplinare basata sulla concezione dell’uomo nella sua unità psicosomatica e integralità ambientale e spirituale, senza di cui ogni caregiver fallisce il suo compito (medicina olistica). Rivolto a studenti e operatori delle relazioni di aiuto/assistenza, il volume insegna a vedere in chi ha bisogno un nostro prossimo, anche perché siamo tutti un po’ malati e abbiamo bisogno tutti di comprensione e carità.
Giovanni Chimirri (1959), ha studiato filosofia della scienza, etica teologica e psicologia in varie università italiane e straniere conseguendo cinque lauree. Membro di società scientifiche, direttore di collane, redattore di riviste, coautore di miscellanee ed enciclopedie. Fra i suoi libri: Ragione e azione morale (1997), Psicologia del corpo (2004), Trattato filosofico sulla libertà (2007), Psicologia della nudità (2010), Siamo tutti filosofi (2011), Teologia del nichilismo (2012), Psicologia del piacere e mistica dell’eros (2015), Persona al centro (2016), Psicopatologia della personalità (2019), Filosofia del corpo e psicologia del benessere (2019).